EN ATTENDANT (MA NON GODOT)

fATTORIA

 

FATTORIA 2
Fattoria 3
 

 

 

Il mio amico Lucio si è affrettato (ha fatto bene e gli sono molto grato) a dire che non condivideva ma pubblicava il mio  post. E’ inequivocabile che non si possa rendere chiaro a chi non  ha vissuto dall’interno alcune stagioni importanti della Politica italiana il “malessere” che si prova nel vedere mettere in discussione alcuni capisaldi della Democrazia italiana da parte di una “maggioranza” di beneficiati dalla Politica che tartufescamente si ergono a rinnovatori e demagogicamente si presentano come “riformatori” annunciando quotidiane rivoluzioni che cambieranno il volto del Paese sostituendo le facce ma non modificando di una sola virgola i “metodi”. La velocizzazione delle scelte nasconde soltanto la volontà di eliminare del tutto la discussione.  Certo, è vero che il popolo ha chiesto a gran voce che si arrivasse più rapidamente all’operatività; ed al popolo occorre dare ragione e corrispondere alle sue richieste. Tuttavia bisogna anche dire che se si discute meno si abbassa il livello numerico di chi “partecipa”: il popolo anche questo vuole in alcune occasioni e chiede che vi sia qualcuno che queste decisioni sappia prenderle rapidamente. Lo chiamiamo “uomo forte” oppure “despota” ma è la stessa cosa; è in ogni caso uno che si circonda di persone fidate e che con queste poche intende governare con piglio decisionista. Di fronte a questa “mutazione antropologica” collegata all’assenza di capacità critiche autonome (la gente in effetti non ne può più degli abusi perpetrati a suo danno da parte della maggioranza dei “politici di mestiere” ed è disposta acriticamente a sopportare che uno di essi si erga a paladino provvisorio dei suoi interessi). Questo è quello che accade forse anche a te, caro Lucio? anche se tu hai bisogno di giustificarlo dottamente? Incontro molte persone che non riescono a spiegarsi il mio “dissenso” profondo; anche te, caro Lucio non lo puoi spiegare. Potrei farlo solo io, perché è mio il “mio” malessere, il mio profondo disgusto nei confronti della stessa minoranza del PD che si è piegata in cambio di posti da contrattare. E’ questa la “nuova” Politica? è questo il nuovo corso? il “rinnovamento”? non c’è niente di nuovo. L’ho scritto e lo ribadisco. Mi si rilegga fra trent’anni!