MARIA DI RAZZA a “LA PRIMA COSA BELLA” A POZZUOLI 28 FEBBRAIO 2014

La prima cosa bella from Maria Di Razza on Vimeo.

 

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E’ una donna poliedrica con una grande passione ed una preparazione tecnica acquisita passo dopo passo, corso dopo corso, esperienza dopo esperienza, cimentandosi con aspetti diversi dell’organizzazione e della realizzazione cinematografica, imparando a costruire se stessa stando sul pezzo senza risparmiarsi. La sperimentazione tecnologica sempre più sofisticata è uno degli aspetti che la stimola a mettersi continuamente in discussione: Maria Di Razza abita a pochi passi dal vulcano Solfatara e ne ha acquisito la vivacità e la potenza. Da casa sua, dove mi riceve, si gode una splendida vista sul Golfo di Pozzuoli, si domina un panorama mozzafiato che va da Capri (una delle inquadrature del suo film su Ipazia è ripresa proprio da quel balcone) a Miseno, Bacoli, Procida ed Ischia. La incontro per ultima e di sera perché impegnata nel suo lavoro principale, per il quale è preoccupata perché si prevedono a giorni tagli nel personale e già è in cassa integrazione, e forse anche perché vuole farmi vedere alcune sue ultime produzioni che sta realizzando insieme a Costantino Sgamato, che fra tutti mi sembra il minimo comune denominatore e non di certo quello che a Napoli chiamano in senso spregiativo “petrusinu ogni minestra”. Costantino di cui parlerò più ampiamente in altro articolo è sempre pronto a cimentarsi tecnologicamente e con il suo “genio” nella realizzazione di prodotti da parte dei più valenti film makers flegrei. Da sola Maria Di Razza riesce in ogni caso a realizzare piccoli prodotti pubblicitari (ne ha preparato uno per il 28 febbraio da mandare “in loop” su dei monitors nel corridoio a pianterreno di Palazzo Toledo prima dell’incontro che è riservato a questo gruppo di magnifici realizzatori). Si diverte con la centralina di montaggio per mettere insieme degli spezzoni cinematografici di film girati a Pozzuoli e lavora molto anche con l’animazione sempre in collaborazione con la Brainheart di Costantino Sgamato. C’è agitazione in casa di Maria: i figli si vanno preparando a seguire la partita del Napoli con lo Swansea. Cerco di accelerare intorno a quello che mi interessa sapere; Maria l’ho seguita già mentre ero a Prato, ho visto il suo “Ipazia” del 2007, un prodotto video che pur essendo un’opera prima rivela già una concreta capacità di padroneggiare il mezzo cinematografico; forse anche perché già quel lavoro è frutto di un’equipe di competenze le più variegate e diversificate e punta molto sul valore dei “volti” e delle espressioni utilizzando una sceneggiatura mai sovrabbondante ma essenziale e funzionale al raggiungimento della “sintesi”. E’ di certo un video didattico ma io che in questi anni di lavoro nell’ambito scolastico e culturale cinematografico ne ho visti a migliaia, ed anche di amici competenti, posso dire a ragion veduta che è fra i migliori prodotti in circolazione e sarebbe opportuno proporlo come base di discussione su temi come l’integralismo culturale politico e religioso, veri e propri nemici della Cultura e della Conoscenza. Parole come STUDIO – VERITA’ – SAGGEZZA aprono il video e poi FATICA – AMORE della BELLEZZA – UMILTA’ – FASCINO della CULTURA – la CULTURA che fa superare tutte le barriere e poi la sottolineatura del “genere” che va a sconvolgere un ordine gerarchicamente maschilista. Altro tema simbolico è il “radicamento culturale” difeso da Ipazia che rifiuta di andare in esilio e sfida orgogliosamente il potere, avviandosi in chiusura alla morte. Ed è così che, infine, mentre seduta davanti alla centralina va definendo il prodotto pubblicitario per “La prima cosa bella” del 28 febbraio, le pongo alcune domande. Intanto sulle sue passioni cinematografiche e si parla di Alfred Hitchcock, e sulle sue passioni in assoluto e si accenna alla Matematica ed al Cinema. Mi parla poi del suo nuovo lavoro, un corto di 8 minuti sull’uso eccessivo ed a volte dannoso non solo psicologicamente ma anche fisicamente della “chirurgia plastica”; e di un altro ancora che è in progettazione su “La terra dei fuochi”, che presenterà inevitabilmente uno scenario apocalittico e degradato della Campania: in effetti più che un documentario pensa ad un ritorno al narrativo. Eh già, un “ritorno” dopo “Ipazia”. Perché Maria Di Razza negli ultimi mesi ha fatto incetta (io perlomeno ne ho perso il conto) di premi con “Forbici” un corto di tre minuti e 22 secondi su un tema che è quello della violenza sulla donna. Il video che è costruito con la tecnica dell’animazione e vede fra i suoi realizzatori, pensate un po’, Costantino Sgamato, che ha partecipato anche alla sceneggiatura, è stato prodotto da Antonietta De Lillo nell’ambito del suo Film partecipato “Oggi insieme domani anche” un’idea di film collettivo coprodotto con gli stessi autori.
In questo articolo inserisco il breve filmato di presentazione della prima giornata de “La prima cosa bella” che Maria ha preparato e poi il trailer di “Forbici”. “Ipazia” lo trovate su Vimeo.

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