L’immagine conclusiva de “L’Atalante” ci riconduce al senso profondo di uno degli elementi cardine del film, alla presenza dell’acqua nel suo elemento fluviale, flusso morbido che trascina e conserva, orienta e dissolve. L’acqua porta via…; ma anche l’acqua porta a ( a qualcosa, a qualcuno, al mondo, a un “altro mondo, ecc…) L’acqua porta attraverso. Il fiume è un elemento di congiunzione, di legamento, di attraversamento, dunque di trasmissione e di evoluzione. L’acqua non è una cornice scenografica, un tranquillo ambiente naturale in cui si collocano le vicende, o, addirittura, paesaggio indifferente. E neanche è un elemento di quieto e sereno “trascorrere”, ma è elemento di modificazione e trasmissione a/traverso e sulla superficie che muta restando apparentemente immodificata……. (da VIGO di Maurizio Grande – Il Castoro Cinema aprile 1979 n.64 pag. 112)