VIAGGIATORI – una serie di racconti – CLOUDY SUN terza ed ultima parte

Cloudy sun

Cloudy sun – terza ed ultima parte

Il giorno dopo lo vissero in modo altrettanto intenso visitando i College più importanti con i loro ambienti interni ed esterni, la loro Storia e, dopo il lunch lussuoso e goticamente affascinante come quello del giorno prima, volendo consentire un po’ di libertà ai loro ospiti, Giulietta, che intanto si era fornita di cartina topografica, disse che lei ed Armando quel pomeriggio sarebbero andati da soli ad esplorare gli ambienti; e così fecero. Attraversarono alcuni parchi e si inoltrarono nel Midsummer Common arrivando fino alle rive del Cam ma dall’altra parte rispetto a quella dove abitavano i loro amici. Di là l’acqua era bassa e consentiva esclusivamente ai punt, barconi piatti, di percorrere il corso del fiume; di qua era navigabile ed infatti c’erano delle meravigliose barche “case galleggianti” dotate di molti comfort, alcune delle quali erano anche in vendita. Su molte di esse c’erano animali di affezione, soprattutto gatti e qualche cagnolino. Lungo il corso del fiume si allenavano squadre di canottaggio al ritmo che urlava il capo voga ed a riva si snodava una ciclopedonale che, a quel che si leggeva dalle guide, arrivava fino al mare toccando altri centri importanti, come la medievale Ely. Ripresero la strada del ritorno dopo aver acquistato dei dolcini e del buon vino francese a Sainsbury e, dopo aver attraversato il Cam, notarono un insolito assembramento di persone ma anche di fotografi e poliziotti. Insolito perché, anche se erano lì solo da due giorni, per Giulietta ed Armando era chiaro che a Cambridge non c’erano grandi movimenti e sembrò tutto abbastanza straordinario. Si dovettero avvicinare, anche perché la gente sostava proprio sul percorso obbligato che dovevano fare per ritornare al cottage; ed Armando si ritrovò ad essere coinvolto da una signora con un profluvio di parole incomprensibili; Giulietta capì ma non poté evitare che Armando ingenuamente accompagnasse quello sfogo con dei sorrisini. La signora si allontanò sdegnata dal suo comportamento; le aveva confessato ritenendolo uno del gruppo, che, mentre era lì a partecipare a quel sit-in, perché di questo si trattava, le avevano trafugato la bicicletta. Ma come mai quelle persone così per bene stavano lì? L’Hotel Hilton che affaccia proprio sul Cam aveva presentato alla Town Hall un progetto di ampliamento verso il Coe Fen, un appezzamento di terra incolto alle spalle del Fitzwilliam. Questo, dunque, il motivo per cui protestavano. Poi, ad un certo punto, i pacifici poliziotti e gli attenti fotografi si spostarono verso un gruppettino di persone (due-tre) che spingevano un anziano signore in una carrozzina pluriattrezzata. Lo compresero ben presto sia Giulietta che Armando: era Stephen Hawking, l’astrofisico più famoso del mondo per via dei “buchi neri” e altro, condizionato solo nel fisico da una malattia invalidante per i movimenti. Hawking apparve a suo agio in mezzo a quella folla pacifica ma estremamente chiara nelle vertenze proposte. Giulietta ed Armando si mescolarono ad essa, partecipi della protesta, si fecero addirittura fotografare dai reporter e, quando la sera rientrarono al cottage, ne parlarono a lungo con i loro amici. Il giorno dopo dovevano ripartire e, così, dopo la cena, rigorosamente italiana con un’eccezionale “carbonara” ed un arrosto con contorni vari, Giulietta rientrò in camera da sola per preparare le valigie, mentre Lucio, Francesca ed Armando continuarono a discutere su come fosse la vita a Cambridge e su quanto mancasse l’Italia ai due studiosi; esclusero però nella maniera più assoluta di ritornare per loro volontà, vantando i servizi di altissima qualità della fu “perfida” Albione e denunciando le profonde difficoltà della Cultura italiana e le colpe della Politica che non dà spazio al merito e umilia le giovani generazioni che ha contribuito a formare. Francesca parla di “genocidio della Cultura” ed Armando non può che darle ragione, amaramente ragione. Lucio sollecita Armando a ritornare ancora per qualche giorno, per più giorni; gli chiede anche perché non si trasferisca insieme a sua moglie, visto che sono soli – le case costano anche meno che a Milano o a Roma – e potrebbero curare la loro sete di conoscenza in un ambiente ricchissimo di stimoli. Ma Armando non se la sente e sa che anche Giulietta è con lui: il Paese – dice – con un lieve rammarico ma anche con una profonda consapevolezza – ha bisogno di antichi testimoni. Il giorno dopo partiranno, portandosi dietro il ricordo di tre splendide giornate a Cambridge.
Il mattino dopo la BBC, come di consueto, trasmette le previsioni meteorologiche: sul Regno Unito c’è “cloudy sun”, un sole nuvoloso: il tempo, soprattutto per gli inglesi è bello così.

Joshua Madalon

FOTO per Blog

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