CARO PIPPO CIVATI, per ora STAI SERENO! ci vediamo (forse) dopo le Elezioni

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CARO PIPPO CIVATI, per ora STAI SERENO! ci vediamo (forse) dopo le Elezioni

Civati è coerente ma, tardivo (altri sono ancora lì appesi come le cozze), non mi coinvolge nell’immediato. Io sono già uscito dal PD del “renzismo” ed ho giocato la mia “coerenza” senza alcuna pretesa. Non mi affanno nemmeno con il dire che non rientrerò nel PD e confermo che non esprimerò nemmeno il mio consenso a quel “rassemblement” di Sinistra composta da troppe anime e figure che hanno già in precedenza provato a stringere accordi troppo tatticamente ambigui con questo PD “metastatico”. Non diserterò le urne il 31 maggio e voterò per un Partito di opposizione che abbia nelle sue linee una caratterizzazione, pur timida, di Sinistra. Troppo “calde” le vicende degli ultimi mesi per consentirmi di accogliere in modo positivo la “scelta di Pippo” ammesso che questa sia chiara, ma finora…..
Ho avvertito nell’immediato le “trombe” di giubilo di una parte residuale di Sel; occorrerà di certo pensare ad un “soggetto nuovo” che sia in tutta evidenza di Sinistra; non sarà facile con le “facce e le teste” che conosco. Bisognerebbe con grande coraggio ri-declinare la Sinistra portandola in modo netto fuori dalle secche degli oltranzismi “religiosi” e della pratica dell’Ipocrisia, malattia genetica della Politica, elementi entrambi fondanti non scritti ma affermati costantemente. Penso all'”onestà” che è parola, in particolare in tempi come questi di “campagna elettorale”, abusata. “Onesto” nel caso specifico è colui il quale dice quello che pensa soprattutto allorquando sa che ciò che pensa e dice potrà nuocere soprattutto a se stesso. Un partito “onesto” è quello che si forma riconoscendo ai suoi soci la libertà di poter affermare e praticare le proprie idee. Se questo Partito si chiama UTOPIA è in ogni caso il mio punto di riferimento.
Ai delusi, a coloro che si sentono umiliati, a coloro che avevano creduto ingenuamente che il “bamboccio” potesse davvero interpretare la profonda richiesta di rinnovamento, che avrebbe abolito gli sprechi, che avrebbe limitato l’arroganza dei potenti e dei plutocrati ed avrebbe redistribuito il reddito in modo da avviare un processo di riduzione delle differenze chiedo che il 31 maggio non si rinchiudano nelle loro case e che vadano a votare. Lo facciano semmai anche dichiarando quel che sceglieranno: il segreto del “voto” è un DIRITTO non un Dovere. Ed io lo dichiaro fin d’ora: SONO STATO UN ELETTORE ED UN DIRIGENTE DEL PD ma questa volta voterò “MOVIMENTO 5 STELLE” aggiungendo che esso non rappresenta “per ora” il mio punto di riferimento: è una forza politica formata da uno straordinario stuolo di brave ragazze e bravi ragazzi che tuttavia sfuggono al confronto “reale” con le problematiche; sono ancora troppo autoreferenziali molto timorosi nel concedersi ai rapporti all’interno di contesti che aprioristicamente e non sempre a ragione sentono come loro “avversi”. Così facendo non crescono se non nell'”opinione” ondivaga della gente, che ha invece bisogno di toccare con mano, di sentire il “fiato” (ben pochi, lo dovrebbero sapere, utilizzano il web che è ancora lo strumento principale della loro azione politica), di avvertire in modo empatico il sostegno dei loro interlocutori.5-stelle-550x427