ASCOLTATE IL GALLO “CHE VI SUONA LA SVEGLIA” NECESSITA’ DI UN NUOVO SOGGETTO POLITICO “DI SINISTRA”

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NECESSITA’ DI UN NUOVO SOGGETTO POLITICO “DI SINISTRA”

Il quadro politico italiano in pochi mesi si è completamente modificato. Alle donne ed agli uomini che posseggono ancora valori fondamentali come la libertà, l’uguaglianza, la fratellanza (antiche icone della Rivoluzione Francese), tocca impegnarsi in prima persona per far fronte a queste “novità”. Quali sono? Un giovanotto si è presentato davanti alle elettrici ed agli elettori vestendo panni di Sinistra e, manovrando le paure e le ubbie, le arrabbiature e le incertezze, si è annidiato all’interno di una forza politica di centrosinistra proponendo via via provvedimenti che hanno sempre più avuto il sostegno di larga parte della Destra, a partire da quella berlusconiana (d’altronde, in un primo tempo vi era anche un accordo, quello “del Nazareno”; in un secondo tempo dall’interno di “Forza Italia” per motivi elettoralistici molto terra terra ma significativi per la loro esistenza quel patto è stato messo in discussione ma nei fatti molto spesso in occasioni diverse – come la Legge elettorale ed il ddl sulla Scuola – quei provvedimenti vengono sostenuti). Moltissimi sono i segnali “evidenti” di questa metamorfosi del quadro politico; soltanto negli ultimi giorni sottolineo la sortita amena del Ministro Padoan che accusa la Corte Costituzionale di “attentato agli equilibri finanziari” dello Stato; senza tacere l’altra sortita sulla necessità di un Sindacato “UNICO” portata avanti in pubblico dallo stesso Renzi (cosa sarebbe accaduto se a fare questo fosse stato un rappresentante della Destra ai tempi di Berlusconi?).
Poiché casi come questi non sono mancati in questo anno e poco più di Governo Renzi, e non dovrebbero mancare ancora se l’opinione pubblica non fa sentire la sua voce l’unica soluzione che noi cittadine e cittadini abbiamo è quella di “non votare” per i rappresentanti del PD e di chi li sostiene o potrebbe sostenerli (fino a prova contraria che personalmente vorrei avere).

Per evitare di essere frainteso credo di poter ribadire ancora una volta che non sono molto convinto dalla Sinistra – E ME NE DOLGO – e che non la voterò, pur offrendo la mia disponibilità, subito dopo le elezioni quando l’affidabilità sarà consolidata dall’evidenza, a lavorare per un vero e proprio nuovo soggetto di SINISTRA, della quale – A CONTI FATTI – il Paese ha bisogno, perché manca del tutto!

IL GALLO VI SUONA LA SVEGLIA!!!
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IL GALLO VI SUONA LA SVEGLIA!!!

TOMASO MONTANARI E COSTANZA GIALANELLA – VILLA CERILLO DI BACOLI – mercoledi’ 27 maggio ore 17.00

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TOMASO MONTANARI E COSTANZA GIALANELLA – VILLA CERILLO DI BACOLI – mercoledi’ 27 maggio ore 17.00

Tomaso Montanari ed il suo libro “ISTRUZIONI PER L’USO DEL FUTURO . Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà” edito da Minimum fax e pubblicato nel marzo del 2014 riporta sulla copertina una riflessione che a leggerla oggi può apparire nefastamente profetica: “Solo la Repubblica può permettere al patrimonio di svolgere la sua vera funzione, quella stabilita dalla Costituzione. Che non è assicurare il riletto privato di pochi, ma alimentare la virtù civile, essere palestra di vita pubblica, strumento per costruire uguaglianza e democrazia sostanziali. Una via per rimanere umani, un mezzo per rovesciare la dittatura del mercato.”
Il libro si snoda attraverso un “vocabolario differente, un alfabeto rivoluzionario: un altro modo per guardare alla funzione della cultura. Un modo che riprenda le parole e lo spirito della Costituente: e soprattutto che ne riprenda lo sguardo felicemente presbite, e cioè libero dall’angoscia del presente e capace di guardare lontano…” E la parte introduttiva da cui ho ripreso queste frasi si conclude: “..le nostre città, i nostri musei, il nostro paesaggio non contengono solo cose belle: contengono valori e prospettive che possono liberarci, innalzarci, renderci di nuovo umani, restituirci un’idea dell’uomo e un’idea di comunità che ci permettano di costruire un futuro diverso.”
Perché ho scritto “nefastamente profetica” parlando della riflessione iniziale? In effetti avendo letto il libro per intero mi riferivo ad altre parti di esso: in particolare alle conclusioni del capitolo “O” (non “zero”) “ORGANIZZAZIONE” nel quale si accenna alla Commissione per la riorganizzazione del Ministero per i Beni culturali voluta dal Ministro Massimo Bray della quale Montanari ha fatto parte, sulla quale il giudizio espresso è positivo. Quella “Sezione” si conclude tuttavia con un tragico dilemma “Mentre scrivo queste righe (sono gli ultimi giorni del 2013) – scrive Montanari – non è chiaro se Bray, o addirittura l’intero governo Letta, sopravviveranno all’avvento di Matteo Renzi, ben deciso a occuparsi in prima persona di cultura….”. Per coloro che soffrono di “amnesie” ed in questo Paese sono la maggioranza ricordo che Enrico Letta fu invitato dall’attuale Primo Ministro a “stare sereno” con una forma di “fratricidio” senza sangue che tuttavia sta producendo un appannamento della Democrazia a favore di una dittatura del mercato e dei poteri finanziari.

Tra l’altro le “imprese” dell’ex Sindaco di Firenze sono drammaticamente elencate nel precedente libro di Montanari “Le pietre e il popolo”. Ma, lo si sa, Montanari è un “talebano”: “Così, in Italia, è chiamato non chi distrugge l’arte del passato…ma chi tenta di salvarla. La posizione “ideologica” sarebbe quella di chi vuole applicare la Costituzione, non quella di chi la calpesta in nome dell’ideologia neoliberista. La stessa retorica vuole che la difesa del patrimonio culturale sia sintomo di passatismo, misoneismo, mancanza di coraggio: e che il suo sfruttamento economico sappia invece di nuovo, di moderno.” (pag.116 Z come ZENIT in “Istruzioni per l’uso”)

Immagine.Tomaso-Montanari