Carico di Cultura e di Bellezza son ritornato da Castel di Sangro – prima giornata 24 luglio 2015

 

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<strong>Carico di Cultura e di Bellezza son ritornato da Castel di Sangro</strong>

Carico di Cultura e di Bellezza son ritornato da Castel di Sangro e di questo ringrazio in primo luogo Angela Schiavone che ha voluto, in segno dell’amicizia e spero anche di stima, farmi inserire, da perfetto “sconosciuto”, nel novero dei relatori a quell’evento; e poi ringrazio Mario Papili e Maria Santucci, splendidi organizzatori e padroni di casa di “A Sud dell’EXPO – Saperi & Sapori”. Bellezza e Cultura, un binomio eccezionale che ci ha accompagnati nelle tre giornate contribuendo ad una crescita collettiva di ciascuno dei partecipanti. Bellezza dei luoghi rappresentati in quelle immagini di “provincia” operosa dalla quale traspare la storia dei nostri piccoli borghi; bellezza esteriore ed interiore delle persone, sia relatrici e relatori così come semplici spettatrici e spettatori coinvolti e coinvolgenti. Siamo partiti con tre presenze significative per Cultura e Bellezza, esteriore ed interiore come dicevo: Maria Santucci, Ida Di Ianni ed Angela Schiavone che di per sè segnalano l’importanza della figura femminile nella Cultura contemporanea. Chi non le conosce sappia che sono tre scrittrici soprattutto di versi ed hanno una eccellente abilità nell’accompagnare lo svolgersi degli interventi, ciascuno dei quali contrassegnato da una sua peculiarità, da un proprio segno distintivo. Ed è così che, proseguendo nel primo pomeriggio di venerdì 24 luglio ascoltiamo il contributo ricco di passione e carico di riferimenti culturali originali di Matilde Iaccarino su “Il cibo e la letteratura italiana del ‘900”; ad esso fa seguito il tema dell’ “Archeogastronomia” affrontato con la solita competenza e rigore scientifico da Angela Schiavone. La conclusione di questa prima giornata tocca prima ad Angela Caruso, che con un taglio sociologico ed antropologico parla de “Il pranzo del matrimonio ed il regalo alla sposa nell’Abruzzo del ‘700”; e poi ad un orafo locale, Franco Coccopalmeri, che con una serie di slide ed un documentario ci mostra come accompagna i futuri sposi nella realizzazione delle loro fedi nuziali. Coccopalmeri è la dimostrazione evidente della straordinaria importanza della “provincia” italiana, ricca di stimoli e cuore pulsante dell’imprenditoria creativa che ci inorgoglisce ed arricchisce non solo ma soprattutto idealmente. La prima giornata si conclude con un ritrovo sulle rive di un invaso artificiale mentre la notte piena di luci naturali ci accompagna verso gli impegni della seconda giornata. A tavola si ride e si scherza e si organizzano altri nuovi e stimolanti eventi.

http://www.coccopalmeri.com/chi-siamo/

Franco

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A VOLTE IL BLOG TACE….

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A VOLTE IL BLOG TACE….

…per motivi vari. Un po’ perché non c’è tempo, un po’ perché lo strumento con cui lavoriamo non funziona ( non dimentichiamoci che opero in modo precario e pre-istorico), un po’ perché ci si vergogna di dover trattare argomenti nei quali emerge che la nostra classe politica è una delle peggiori al mondo….

Ma davvero noi ci meritiamo questa classe politica così pessima? In fondo sono i rappresentanti di noi italiani. Anche se è assai difficile rappresentare il nostro popolo se la metà di esso decide di non andare a votare con il silente consenso in-civico di coloro che dovrebbero per funzione sollecitare al voto, un voto a prescindere dai propri stretti interessi.

Destra, Centro o Sinistra, chi ci governa si comporta con tanta protervia ed arroganza calandosi troppe volte dietro il paravento dell’ipocrisia e del cinismo.

Ma davvero dobbiamo accontentarci del meno peggio, accantonando la ricerca del meglio del meglio, rincorrendo l’emergenza? Eppure c’è tanta gente onesta in giro; ma chi gestisce il Potere la teme e la mortifica oppure dopo un primo approccio “timido” e curioso ella stessa si ritrae inorridita.
Chi gestisce il Potere tende ad umiliare le intelligenze vive nel terrore celato di vedere offuscata la propria immagine e di non poter gestire il proprio tornaconto, i propri affari.

Chi gestisce il Potere è attratto da meccanismi che lo condizionano: è su questi che bisogna agire per modificarli.
Bisogna inevitabilmente rendere molto – ma molto – meno appetibile l’impegno politico di tipo governativo ed amministrativo.
Chi si occupa di amministrare, di governare lo deve fare nell’assoluto disinteresse personale, o meglio il proprio interesse “particolare” deve sciogliersi all’interno di quello generale.
Su questi argomenti si potrebbe legiferare “ex post”, cioè da oggi in poi: si parla tanto di “risparmi” con la spending review ma ovviamente coloro (funzionari, amministratori, grand-commis in generale ma anche quegli operatori di base con stipendi e pensioni d’oro) che verrebbero coinvolti in modo diretto oppongono resistenza. Lo si faccia per tutti quelli che da ora in poi saranno assunti o nominati; lo stesso avvenga per chi accede a cariche amministrative, ma lo si faccia non a chiacchiere: due – solo due – mandati per tutti – tutti! – con riconoscimento ai fini pensionistici “doppi” per gli alti compiti cui si è chiamati. Poi, fine, si ritorna nel mondo del lavoro arricchiti dalla bella esperienza!

Perché ho scritto oggi? Sono giorni, lo dicevo all’avvio, che taccio. Ma gli eventi “politici” (le virgolette vogliono segnalare il degrado di questo settore) mi hanno coinvolto emotivamente (con nausea ed accenno di vomito) sono molti. Ne accennerò a due forse i principali.
In primis i tagli alla Sanità con motivazioni che nascondono cinismo ed ipocrisia: se si impedisce ad un medico di prescrivere analisi ed esami ad una platea sempre più “anziana” si agisce anche sulle “pensioni” (meno esami ed analisi maggiore è la possibilità che il paziente veda degenerare i propri acciacchi e si avvii sulla strada della tomba); invece di colpire davvero chi commette reati, falsificando in combutta soprattutto con strutture private analisi ed esami, ce la si prende con chi ha davvero bisogno, maggiore bisogno. Non si ha la “forza” di colpire i “potenti” che ti gestiscono semmai fette di elettorato e ce la si prende con i più deboli, ringhiando e minacciando sfracelli generici e generali contro la categoria dei medici di base. VERGOGNA! cosa che io provo e che non è nemmeno considerata come possibile da questa classe politica così pessima.
In secundis l’affaire Azzollini. VERGOGNA! e doppiamente VERGOGNA! con un PD, che mi è sempre più lontano, che prima agisce e poi con IPOCRISIA attraverso qualche “faccetta pulita” finge di pentirsene. Eh sì, è la conferma che ci si trovi di fronte ad un deterioramento della qualità civile della classe politica, una sua degenerazione complessiva.
Ho parlato del Governo centrale, ma ai livelli locali poco di nuovo appare. Ovviamente mi muovo dove conosco; l’ipocrisia prevale e ci si arrabatta alla meno peggio. Vedasi la questione “Aeroporto nuova pista parallela all’autostrada a Peretola di Firenze”. La sua costruzione inciderà fortemente sull’equilibrio socio-ambientale- ecologico nella Piana. A Sesto per questo e per altro hanno sfiduciato il Sindaco. A Prato, niente. Poi il Ministero dell’Ambiente ha momentaneamente bloccato l’iter del progetto chiedendo ulteriori verifiche; a questo punto vi è stata la puntualizzazione da parte della Segreteria PD di Prato che ha inteso portare a proprio merito la propria “inazione o inettitudine” mostrata per non intralciare gli interessi di Renzi-Nardella-Rossi, iceberg del Potere toscano. Anche qui VERGOGNA! non si è capaci di avere spina dorsale ed autonomia!
E mi fermo qui!

IO SONO DI SINISTRA E VOGLIO PAGARE LE TASSE (QUELLE GIUSTE)!

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IO SONO DI SINISTRA E VOGLIO PAGARE LE TASSE (QUELLE GIUSTE)!

Chissà quanti, come me, sono stufi di sentirsi dire che la Sinistra è favorevole alle tasse e la Destra invece no. Che cavolate sono queste? E’ come la fola della fine delle ideologie portata avanti da chi lavora esclusivamente per riuscire a fare quello che vuole e non sentirsi in colpa. Sono dei “mantra” che massmediologicamente vengono diffusi ma che non corrispondono a realtà. Io sono di Sinistra e non ho mica tanta voglia di pagare tasse in modo così abnorme per foraggiare appetiti di amministratori e loro accoliti che ne fanno cattivo uso quasi sempre personale. Allora: se Renzi annuncia che abolirà l’IMU sulla prima casa gioisco, esulto, plaudo alla proposta e, ad essere chiari, credo che tale promessa verrà anche mantenuta. E’ il contorno che non mi convince; e lo dico a ragion veduta. Da dove verranno le risorse? La guerra contro gli evasori non è ancora nemmeno stata avviata: o meglio quella contro i piccolissimi evasori o elusori è anche piuttosto crudele e rivela la profonda ingiustizia e iniquità (non vi è alcun equilibrio tra Stato e cittadino quando si tratta di “errori” formali o piccole dimenticanze). Tra i grandi evasori vi è lo stesso Stato che spesso dimentica di pagare i suoi creditori! E se la guerra contro gli evasori non si diffonde (non viene nemmeno annunciata tra il recupero di risorse possibili per coprire altre entrate come l’IMU sulla prima casa e quella agricola) si ri-parla di “spending review” e di ristrutturazione e razionalizzazione della PA, dimenticandosi ad arte che si tratterebbe di agire all’interno di un ampio sotto-governo clientelare su cui è molto difficile agire se non a chiacchiere. Mi spiego in modo banale: si vogliono tagliare emolumenti e benefit di funzionari e amministratori che a questo punto dovrebbero vedere molto ridursi l’ammontare dei loro stipendi e ammennicoli vari. E’ questo che non mi torna: credete che sia facile e possibile? Lo sarebbe se fossero oneste le affermazioni di “rivoluzioni copernicane” che il leader va facendo; ma sono gli stessi suoi sostenitori ad essere coinvolti “negativamente” (per loro) e non sarà una passeggiata. In soldoni, tutto sarebbe possibile a patto che il leader di questo temporaneo Governo si impegnasse contestualmente a rifondere i Comuni dei mancati introiti. Diversamente ci si ritroverebbe di fronte ad una partita di giro che potrebbe essere molto più onerosa per i cittadini “onesti” che sono l’asse portante dell’economia di questo Paese.

IN DEMOCRAZIA UNA VITTORIA E’ UNA VITTORIA ED UNA SCONFITTA E’ UNA SCONFITTA! MA E’ PUR SEMPRE “DEMOCRAZIA”

IN DEMOCRAZIA UNA VITTORIA E’ UNA VITTORIA ED UNA SCONFITTA E’ UNA SCONFITTA! MA E’ PUR SEMPRE “DEMOCRAZIA”

NEL QUADRO POLITICO GENERALE VI SONO DELLE PERSONE CHE SI OCCUPANO DI BENE COMUNE CHE NON SOTTOMETTONO QUEST’ULTIMO AI PROPRI INTERESSI – CHE NON SI LASCIANO ABBAGLIARE SU presunte VIE DI DAMASCO DAL POTENTE DI TURNO PER LUCRARE POSTI, POSTICINI E POSTICCHI – QUANDO DELLE CITTADINE E DEI CITTADINI OTTENGONO CONSENSI SU IDEE E PROGETTI ALTERNATIVI DEVONO TENERVI FEDE – LA COERENZA NON è NEGOZIABILE!

LE BUONE NOTIZIE PRESTO O TARDI ARRIVANO

Le buone notizie presto o tardi arrivano. Ovviamente, è un punto di vista! Il mio, ma anche quello di molte altre persone: intanto cari supporters del leader anche questa è la DEMOCRAZIA, e forse solo questa lo è davvero. Il resto, fatemelo dire, è “vecchia Politica”: quella che si basa su accordi troppo spesso sottobanco con un uso smodato del “do ut des” stretti al di là di quelle che sono posizioni ideali (se “ideologiche” vi fa schifo perchè vi serve, come è servito ai berlusconiani, chiamiamole ideali); vecchia Politica usata in modo sfacciato e disinvolto al servizio di se stessi e non del popolo, come dovrebbe essere. Le buone notizie arrivano da Sesto Fiorentino, dove il Sindaco è stato sfiduciato in modo ampio dalla gran parte di coloro che avrebbero dovuto far quadrato intorno a lei. E’ molto importante sapere che quel Sindaco è stata ed è una “pedina” essenziale del “renzismo” toscano che ha preteso di fare il bello ed il cattivo tempo su quei territori, agendo da “barbari invasori” in barba alle posizioni ambientaliste emerse in tutta la Piana tra Pistoia, Prato e Firenze. Leggasi un mio post precedente su questi temi corredato anche di video sui danni che verrebbero inferti a quei territori.

“Ja’”

“Ja’” è una forma verbale apocopata che sollecita ad essere pazienti e generosi – è tipicamente campana. Oggi pomeriggio ero in un accaldato scompartimento della Metropolitana; i condizionatori funzionavano ma i passeggeri si ostinavano a tenere tutti i finestrini aperti. Una signora sollecitava qualcuno al cellulare a venire a prenderla: forse non vi era tanto entusiasmo dall’altro capo del telefono. Si parlava anche di un auto priva di benzina: “Ja’ piglia dieci euro e mitte ‘a benzina; jaaa’ ” trascicata come aiuto a sospingere meglio l’interlocutore….

A SUD DELL’EXPO SAPERE E SAPORI – CASTEL DI SANGRO (AQ) 24, 25 E 26 LUGLIO – il mio intervento su “Cibo e Cinema – la pubblicità nel cinema – il caso Garofalo”

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A SUD DELL’EXPO SAPERE E SAPORI – CASTEL DI SANGRO (AQ) 24, 25 E 26 LUGLIO – il mio intervento su “Cibo e Cinema – la pubblicità nel cinema – il caso Garofalo”


Tratterò un tema lieve utilizzando materiale iconografico e filmografico generalmente reperito sul web al di fuori di quelli che ci sono stati concessi da Pasta Garofalo – La mia scelta è stata esclusivamente «artistica», avendo apprezzato la «qualità” altissima delle produzioni cinematografiche proposte.
Il tema principale verrà anticipato da una serie di riferimenti iconografici che partono dalla preistoria, attraversano varie civiltà (Sumeri – Egiziani – Greci – Etruschi – Romani) per arrivare al Medioevo e andare oltre (Bruegel – Caravaggio – Crespi – Manet – Monet) fino all’ultimo decennio dell’Ottocento con la nascita del Cinema (Lumiere) assaggiando qua e là qualche metro di pellicola (“Une partie de campagne” di Jean Renoir, “47 morto che parla” di Carlo Ludovico Bragaglia, “Questi fantasmi “ di Renato Castellani) insieme a foto che ricordano altri film della nostra tradizione. Inoltre verrà presentato anche un film di Jan Svankmajer cineasta visionario della Repubblica Ceca.
Si passa poi al tema della pubblicità d’autore toccando rapidamente Fellini e Barilla, Matt Bieler e Mutti (Ode al pomodoro di Pablo Neruda), Luca Guadagnino e Mulino Bianco, per arrivare a Pasta Garofalo ed alla sua produzione di filmati d’autore, di cui preferisco non accennare in questo post.

Ovviamente i materiali a disposizione sul tema sono “infiniti” e l’esposizione può variare da luogo a luogo. A Castel di Sangro (AQ) nel corso di “A Sud dell’Expo – Sapere e sapori” – 24-25 e 26 luglio tratterò quel che ho qui sopra descritto. Ho poco più di mezzora; con me porterò filmati per circa 10 ore (non intendo utilizzarli).

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“NOTTURNI A LA CARTE” e “PENELOPE MINSUNDERSTANDINGS” di BRIGIDINA GENTILE – A SUD DELL’EXPO

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Locandina

Tra qualche giorno Brigidina Gentile insieme a me e ad altre persone sarà a Castel di Sangro (AQ) alla manifestazione “A SUD DELL’EXPO- Sapere e Sapori” – Brigidina parlerà de “I cibi nella poesia” – ed il suo libro (doppio libro) sarà di certo punto di riferimento – oggi, con una prefazione a forma di lettera personale, ne voglio parlare….


Eccomi qua, Brigidina! Da quanto tempo? Perché? Era il 17 gennaio e mi inviasti il pdf del tuo libro. La difficoltà del formato (in pdf) mi ha impedito di leggerlo del tutto prima di ora (a spizzichi e bocconi lo avevo “assaggiato”) e così, per l’appunto, solo ora ne posso scrivere.
Ti ho conosciuta prima mediaticamente ed è stato sorprendente già al primo impatto. Una straordinaria vitalità espressa con gioia e grazia naturalissima emergeva dal dialogo chat che è di solito freddo e formale. Quel che appariva in quelle occasioni era una donna-bambina eternamente alla ricerca di cogliere sorprendenti emozioni, aperta alla scoperta del meraviglioso. Una donna sempre in attesa del “raggio verde” della vita, di quell’eterno attimo da afferrare al volo e conservare tutto per sè. Di te poco sapevo se non aver letto uno dei tuoi racconti in “Scrittura sottoluce” Testi del Premio dedicato a Michele Sovente (“Caponatina di Acitrezza” presentato al Concorso del 2013). E poi per me in quel finire dell’anno quando ti ho conosciuta è stato come se ti conoscessi da sempre, figlia o sorella minore. In quell’occasione, Brigidina, hai letto uno dei brani contenuti in questo libro ed io che sono “bulimico culturale” te ne chiesi una copia. “
“Profumo di limoni”, il brano che leggesti, tratta un tema di carattere antropologico che da sempre mi ha profondamente e personalmente coinvolto. A casa mia (nelle mie case) non deve mai mancare il limone. Quando ne rimangono uno o due comincio a soffrire.

Brigidina, il suo libro, me lo ha spedito rapidamente attraverso mail nel formato pdf. Di solito non ho problemi con tutti gli altri ma questo è un libro che ne contiene due con due copertine in prima ed in ultima pagina doverosamente “invertite” e ciò mi ha messo a dura prova. Due introduzioni entrambe condivisibili in tutto: la prima “Forse perché è notte” di Elena Ricciardo a “Notturni à la carte – Parole da mangiare” per la parte in prosa; la seconda di Floriana Coppola, “Corro galoppo freno salgo scendo” a “Penelope Misunderstandings” per la parte in versi. Il primo dei due libri è infatti una raccolta di pensieri e brevi racconti nei quali si mescolano vari ingredienti tutti assaporati nelle notti insonni che producono ricordi ed emozioni e che, con il favore della luna, piena o nuova che sia, ponente o calante (ieri sera vi era una magnifica falce calante!), aiutano a pensare ed a scrivere. Brigidina si lascia trasportare dai sentimenti partendo dal suo rapporto con il cibo ma poi sono le sensazioni che lei prova a prevalere e ad emergere in modo fluido ed incessante: i pensieri (siano in versi o in prosa non importa) si affollano, si accavallano ed invadono il foglio nel loro naturale ordine (“NUBI DI CARTA”: la febbre di scrivere mi prende \ ecco il fruscio che m’affascina \ della matita sulla carta bianca \ e la scrittura ricoprire \ spazi e spazi \ gioia \ esprimere il pensiero fluttuante su nubi di carta \ testimonianza di un presente che è già passato \ nella sua ansia di futuro). Brigidina si stacca con leggerezza dalla quotidianità e spicca il volo “come soltanto \ una donna può fare”. Questi ultimi versi sono inseriti in entrambe le raccolte ed acquisiscono a tutta evidenza valore simbolico universale della donna che li ha prodotti, come segno di distinzione ma allo stesso tempo come elemento di profonda sofferenza interiore attenuata dalla capacità di produrre “parole poetiche di cui cibarsi e da offrire a che riuscisse ad evidenziarne condivisione”. Nella sua personale introduzione a “Parole da mangiare” tra gli ingredienti della sua “cucina” Brigidina compila un elenco dei suoi miti, dei suoi punti di riferimento culturali e non mancano le sorprese.
Originale nella struttura come avete potuto comprendere, elegante nella forma, intrigante nella proposta, attualissimo in quest’anno di Expo, il doppio libro (“NOTTURNI A LA CARTE – PAROLE DA MANGIARE” e “PENELOPE MINSUNDERSTANDINGS”) di Brigidina Gentile è un compagno essenziale e prezioso delle notti insonni alla ricerca di se stesso e se stessi: le notti nostalgiche e malinconiche che ci aiutano a produrre.

J.M.

PROMEMORIA

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PROMEMORIA

Il movimento che si avverte nel mondo delle “sinistre” preoccupa il Segretario del maggior Partito – quello che lui stesso ostina a chiamare “Democratico” anche se poi va affermando che il tempo delle discussioni è finito ed ora occorre decidere (sottinteso: “lui” e soltanto pochi insieme a lui – se lo vorrà – devono decidere) “per il bene del Paese”.

Simili discorsi richiamano alla memoria altri momenti della Storia.

Ma oggi il mio “PROMEMORIA” si rivolge alle “sinistre” (Civati con il suo “Possibile”, Landini con la sua “Coalizione sociale”, SeL con il suo “nuovo soggetto politico”, Fassina con il “nuovo Partito”, e Cofferati) e chiede loro di dare un senso al disagio diffuso, unendo le forze, abbandonando i settarismi e le divisioni spesso collegate a desiderio di leadership personale.

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A SUD DELL’EXPO – SAPERE E SAPORI – manifestazione a Castel di Sangro 24-25 e 26 luglio

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A SUD DELL’EXPO – SAPERE E SAPORI – manifestazione a Castel di Sangro 24-25 e 26 luglio

Il prossimo 24 – 25 e 26 luglio a Castel di Sangro (AQ) negli ambienti della Biblioteca Comunale V. Balzano si svolgerà “A SUD DELL’EXPO – Sapere e Sapori”. La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale e sociale La Chimera, sotto l’alto patronato dell’Europarlamento, con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila e del Comune di Castel di Sangro, nonché con la fattiva collaborazione della Pro Loco sangrina, ed è inserita a pieno titolo nell’ambito del progetto Abruzzo Expo 2015. Essa sarà un’opportunità per confrontarsi sulla storia dell’uomo e sulla alimentazione nella sua doppia accezione di valorizzazione delle tradizioni culturali, agroalimentari e gastronomiche del nostro paese. Agli incontri parteciperanno docenti, archeologi, scrittori, chef, poeti e giornalisti e saranno animati da momenti di recitazione, eventi artistici e pause conviviali. In occasione dell’esposizione universale di Milano, in svolgimento fino al prossimo ottobre presso l’area fieristica di Rho, l’incantevole borgo abruzzese adagiato sulla destra del fiume Sangro dal 24 al 26 luglio ospiterà negli spazi della biblioteca comunale intitolata allo studioso locale Vincenzo Balzano un interessante ciclo di dibattiti sulle tematiche connesse a quel Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita che – almeno sulla carta – dovrebbe rappresentare il filo logico che tiene insieme tutto l’impianto dell’imponente kermesse milanese, fino ad oggi rimasta impressa nella memoria dei suoi visitatori sicuramente più per la forma dei suoi scintillanti padiglioni che per la sostanza dei contenuti.
Per informazioni è possibile contattare la biblioteca di Castel di Sangro all’indirizzo mail: biblioteca@comune.casteldisangro.aq.it
Di seguito il programma dell’iniziativa.
VENERDÌ 24 LUGLIO – ORE 17
Relazione introduttiva sui problemi dell’alimentazione nel mondo. L’importanza storica nella tradizione della genuinità dei cibi
Interventi
Matilde Iaccarino
Il cibo nella letteratura italiana nel ‘900
Angela Schiavone
L’archeogastronomia
Angela Caruso / Franco Coccopalmeri
Il pranzo del matrimonio ed il regalo alla sposa nell’Abruzzo del 700
SABATO 25 LUGLIO – ORE 10
Interventi
Brigidina Gentile
I cibi nella poesia
Ida Di Ianni
Il girone dei golosi di Dante Alighieri
Giuseppe Maddaluno
Il cibo e il cinema. Pubblicità d’autore e produzione di corti. Il caso Garofalo
Mimmo Grasso
Totò Expò
Erika Iacobucci
Il cibo del popolo dei Sanniti
Sessione pomeridiana – ore 16.30
Ersilia Caporale
Londra/Milano/Castel di Sangro 1851-2015. Fame e riso a sud dell’Expo
Melania Petriello
Lo scenario dell’Expo
Luigi Russi
In pasto al capitale
Maria Domenica Santucci
La sacralità e la tradizione nel cibo abruzzese
Niko Romito
Alimentazione e scuola di formazione gastronomica
Franco Cercone
La dieta mediterranea e l’uso delle erbe di campo in cucina
Wanda Marasco
Letture tratte dalle sue opere
DOMENICA 26 LUGLIO – ORE 11.30
Interventi
Andrea Del Castello
Le musiche ed il cibo nel grande cinema

Nel prossimo post qualche indicazione sul mio intervento collegato a “Cibo e Cinema – La pubblicità – Il caso Garofalo”