AGOSTO 2015 – si avviano nuovi progetti e si affinano quelli già in essere

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AGOSTO 2015 – si avviano nuovi progetti e si affinano quelli già in essere

Agosto è il mese dei progetti. Per confermare quelli in corso ed avviarne di nuovi; ma in ogni caso occorre puntare alle più ampie condivisioni. Chi mi conosce sa che lavoro per ottenere il massimo con le minime risorse; ma queste sono comunque necessarie e non si può sempre e soltanto frugarsi nelle proprie tasche, anche se ho trovato alcuni partner che hanno “condiviso e compartecipato”. Mancano all’appello gli Enti e le Istituzioni ma non ci arrendiamo. Non si costruisce nulla da soli, anche se a volte si può essere soli ritenendosi in buona compagnia. La realtà di Prato, quella che dalla città toscana riusciamo a volte ad esportare (ma quanta fatica in ambienti ormai incancreniti da preclusioni e distinzioni provinciali) è fatta da un lavoro che, anche quando parte da singoli, si avvale di un “collettivo” potente ed attivo. Altrove troviamo uno sgomitare di monadi autoreferenziali che si temono a vicenda e diventano essenzialmente improduttive o, ad esser buoni, scarsamente produttive ad uso personale o di pochissimi.
Agosto è dunque, come dicevo, il mese dei progetti (e questo del 2015 ancor di più), delle riflessioni e delle scelte. Ci attendono importanti appuntamenti anche di respiro internazionale; all’inizio di settembre sarò con Altroteatro a Ferrara. La poesia di Chiara De Luca e quella di tantissime altre personalità ed identità poetiche mondiali saranno argomento di “Alfabeto dell’invisibile”, titolo fortemente evocativo dell’affascinante mondo della “poesia”, scelto da Chiara per la raccolta delle “sue” straordinarie poesie nelle quali si respirano atmosfere pasoliniane e caproniane. E per questo evento sono qui a scrivere alcune delle “interconnessioni” necessarie. E sarò in gran bella compagnia con Alessandro Canzian (Samuele editore), Chiara De Luca (Kolìbris edizioni), Antonello Nave (Altroteatro), Antonio Lombardi (musicista), Vincenzo Santaniello (musicista), Benedetta Tosi (cantante ed attrice). Dove? Nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea venerdì 7 settembre ore 17.30. Segnatevi la data!

BAIA – 10 maggio di un anno fa

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em>“Sono i territori a dover stimolare e supportare in modo operativo la nascita l’organizzazione e lo sviluppo di un’imprenditoria culturale complessiva e diffusa che possa diventare il volano principale della “nostra” economia”

Le “nuove” passeggiate nei Campi Flegrei (dopo quaranta e più anni).

11 maggio 2014

 

Ieri (10 maggio 2014) sono stato a Baia, invitato dalla cortese Angela Schiavone, letterata poetessa ed organizzatrice di splendidi eventi, ad un percorso poetico-narrativo fra i reperti archeologici ordinati nel Museo dei Campi Flegrei dentro il Castello Aragonese che domina sul Golfo di Pozzuoli e quello di Napoli. La grandezza storica ed architettonica del luogo mi permette di disquisire sulle bellezze inequivocabili delle diverse risorse artistiche e naturali che, in queste terre, antichi e moderni viaggiatori italiani e, soprattutto, stranieri sanno di poter trovare, conoscendone ed apprezzandone il valore. Mi dico che varrebbe la pena riflettere di più su queste incommensurabili ricchezze che la Storia (Grecia, Roma, Normanni, Angioini, Aragonesi, Borboni) e la conformazione del territorio così vario (acqua di mare e di terra, fuoco, aria, pianura e collina, coste, golfi e calette) ha regalato all’area flegrea. Ero un ragazzo poco più che ventenne e scrivevo un “appello” a valorizzare ed amare questi luoghi nella loro complessità. Sono trascorsi più di quaranta anni e nuovamente (a sessanta e più anni) avverto il bisogno di affrontare questo argomento. Accenno qualcosa all’Assessore alla Cultura del Comune di Bacoli, Flavia Guardascione, ma mi riservo di riflettere, dopo la visita, con un intervento su Politicsblog. Ed è quello che sto facendo, avendo messo insieme alcuni tasselli ma soprattutto confortato da una lettera che stamani (11 maggio) Domenico De Masi noto sociologo molto attento alle tematiche culturali pubblica su “Repubblica” alla pagina XIII regionale Napoli. Il titolo è significativo del contenuto “Con la Cultura si può mangiare ma noi non ne siamo capaci” (vedi allegato). Un Blog che si occupa di Politica e di Economia del Territorio a livello nazionale non si può esimere dal partecipare ad un dibattito che, in un Paese come l’Italia con un tasso così elevato di disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è fondamentale; perché purtroppo si continua a non riconoscere che la Cultura, l’Arte, le manifestazioni sportive, la Storia, la Cura dell’Ambiente e del Territorio siano un volano forte e sicuro per il Turismo, un turismo di ogni tipo, di massa, di qualità, scolastico, della terza età, eno-gastronomico, convegnistico, termale etc etc. A dire il vero di chiacchiere ne abbiamo sentite troppo spesso a vuoto mentre sarebbe ben opportuno che fossero ricercate sui territori quelle competenze che oggi, soprattutto quelle passionalmente giovanili, sembrano essere destinate a diventare dei “vuoti a perdere” da smaltire e rottamare. Si fa tanto parlare inutilmente di far ripartire l’economia ma intanto non vi è una capacità imprenditoriale di “marketing” intorno ai siti storici e culturali ed agli eventi spesso a questi collegati; sarebbero tantissimi i “posti di lavoro” da mettere a regime e a tale scopo si potrebbero utilizzare fondi europei ed interventi regionali e statali tipo “reddito minimo garantito a progetto” riservati a gruppi di giovani e adulti che si organizzino in Associazioni o Cooperative. Ci sembra di ripercorrere in fotocopia (ma vale anche per questo elemento l’assunto di partenza) l’ affermazione del Principe di Salina, “tutto cambia perché nulla cambi”, e si assiste alla stessa tiritera su cambiamento e rinnovamento senza senso anche quando le affermazioni appaiono promettenti come quella sull’ampliamento della platea di giovani che potrebbero (è solo un annuncio – uno dei soliti in campagna elettorale – quello di cui qui si parla) accedere al servizio civile. Ma è “propaganda” ed è una delle solite “boutades” cui ci hanno abituato i leaders populisti degli ultimi venti anni; e non perché non possa essere vero, ma perché già nella fase propositiva si parla “esclusivamente” di costi, la qual cosa significa che, come è accaduto con i LSU (Lavoratori socialmente utili), le loro funzioni non sono specificate e dunque non sarà altro che un’altra operazione clientelare che non darà risultati positivi

Non credo di esprimere una riflessione originale allorquando – e qui ritorno alla visita del 10 maggio – capisci che l’iniziativa organizzata dalla mia amica Angela non è stata promossa dal punto di vista mediatica (ne avrebbe avuto un grande merito, e so di non stare ad utilizzare alcuna piaggeria: ve lo assicuro) dai funzionari del Comune di Bacoli che se ne rimpallano – mi permetto di dire in modo cialtronesco – le responsabilità: gli stessi operatori del sito (il Castello Aragonese di Baia) quando arriviamo sono sorpresi ed impreparati, ignorando non colpevolmente l’effettuazione dell’evento. Non riesco nemmeno più ad essere allibito di fronte a simili contingenze; spero sempre possa essere l’ultima: sono ottimista incallito. La visita al Castello con la sua struttura mastodontica ancora possente ed agli importantissimi reperti archeologici ben distribuiti in oltre quaranta ambienti, accompagnati da esperti ed artisti di varia professionalità (l’archeologa Flavia Guardascione che è anche Assessore alla Cultura del territorio, la responsabile del Castello Aragonese di Baia Paola Miniero, l’antropologa Sara Greco, la psicoterapeuta junghiana Cinzia Caputo, una performer e guida turistica Gabriella Romano che ha splendidamente dato vita ad Isabella d’Aragona ricevendo i visitatori, ed una danzatrice, l’allieva del Liceo Scientifico “Ettore Majorana”, Maria Patacchini) oltre che da una squisita appassionata di poesia e letteratura, la mia amica Angela Schiavone, dura oltre un paio di ore che trascorrono velocemente: non sono qui a descrivere ciò che ho visto ed ascoltato. Ovviamente ne suggerisco la visita, riportando in fondo a questo articolo indirizzi e recapiti telefonici utili allo scopo. Ma poiché il mio intendimento espresso nel corpus dell’articolo è quello di denunciare le inefficienze per poterle superare aggiungo un nuovo tassello. Uscendo dal Castello mi sono fermato alla biglietteria ed ho chiesto di avere un depliant del sito: non ve ne era traccia alcuna. C’erano quelli di Napoli, Pompei, Ercolano ma mancava qualsiasi riferimento al territorio di Baia, di Bacoli e – tout court – dei Campi Flegrei. Mi chiedo – in quell’occasione ed ora – (e vi assicuro che non mi sento e non sono uno sciovinista provinciale) che senso abbia tutto questo affannarsi inutilmente per promuovere a chiacchiere e parole scritte questi luoghi bellissimi, come sto facendo peraltro, se gli Enti e le Istituzioni politiche e culturali statali regionali e locali non sono in grado di organizzare il minimo necessario per informare, diffondere la conoscenza di questi territori che porterebbe loro ricchezza. All’incontro era presente anche Ciro Amoroso fine cultore della Storia e della Cultura dei Campi Flegrei (in allegato un video) Ho conosciuto l’Assessore Flavia Guardascione, archeologa anche molto ben preparata, e vorrei sostenerla in questo suo compito; quindi la mia critica ha caratteristiche di positività ed anche per questo non vorrei che venisse sottovalutata. Non mi dispiacerebbe che su questo Blog qualcuno dei responsabili di quel territorio rispondesse.

di Giuseppe Maddaluno

Sabato 24 maggio nuova visita guidata – siete tuttei invitatei a partecipare!

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Angela Schiavone legge una sua poesia al Castello di Baia 10 maggio 2014

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In allegato

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/05/11/con-la-cultura-si-puo-mangiare-ma-noi-non-ne-siamo-capaciNapoli13.html

 

breve video su Castello

 

Ciro Amoroso illustra i tesori del Castello

 

 

L’iniziativa di Baia è un omaggio personale alle amiche ed agli amici di Castel di Sangro

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L’iniziativa di Baia è un omaggio personale alle amiche ed agli amici di Castel di Sangro

CIBO E CINEMA – DAL MOVIMENTO NELLE IMMAGINI ALLE IMMAGINI IN MOVIMENTO – I CORTI E LA PUBBLICITA’ D’AUTORE – IL “CASO” GAROFALO

Michelangelo Emanato mi aveva chiesto lo scorso maggio di proporgli qualche iniziativa “culturale”. Di ritorno da Castel di Sangro, dove con me (a dire il vero io ero con “loro”, essendo stato “invitato” tramite Angela) erano Matilde Iaccarino, Angela Schiavone e Mimmo Grasso (oltre ad altre figure altrettanto pregevoli) ho proposto a Michelangelo di portare i “nostri” contributi flegrei dal contesto abruzzese a quello baiano. Il luogo “archeologico” di primo piano e carico di riferimenti letterari ed artistici è di indubbio fascino. In questo momento non so tuttavia chi, oltre me che con queste righe confermo il mio impegno, sarà presente. Ho in ogni caso la possibilità di variare in tante forme il mio intervento: sui rapporti tra Cibo e Cinema – con excursus su letteratura e arte – vi è una caterva di materiali, che porterò con me. Volessi poi trattare solo quello che ho chiamato “caso Garofalo” ho materiali per più di tre ore.

VENERDì 7 AGOSTO DALLE 20.30 PORTO DI BAIA – RISTORANTE “NUDIBRANKO” di Michelangelo Emanato

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reloaded di una mia denuncia risalente ad un anno fa – scrivo di Pozzuoli

reloaded di una mia denuncia risalente ad un anno fa – scrivo di Pozzuoli

reloaded – purtroppo!
Era il 25 agosto scorso ed io scrivevo di una serie di problemi evidenziati al mio arrivo – come quello di oggi 1 agosto – un anno fa. Non solo nulla è cambiato, ma è peggiorato: non venitemi a dire che io sia il “solo ed unico” bischero dallo scorso anno ad oggi a rilevare la scarsa segnaletica all’uscita della Tangenziale di via Campana verso la variante Solfatara? Immagino vi siano stati altri “denuncianti”, vi sia stato anche qualche incidentuccio o quisquilie varie…..Io ripropongo il tutto sotto forma di denuncia civile: un luogo così ricco di Storia non può essere amministrato da dilettanti allo sbaraglio.

Parlo di Pozzuoli. Ci ritorno più frequentemente e riesco a cogliere alcune piccole trasformazioni positive che tuttavia finiscono per scomparire di fronte al peggioramento (negli anni Sessanta e Settanta della mia adolescenza molti aspetti di sciatteria e maleducazione venivano già denunciati) del livello educativo soprattutto nei rapporti sociali. Alcuni di questi difetti forse appartengono al “mondo” ma dalle nostre parti si avvalgono di molti “bonus” peggiorativi. E le Amministrazioni si impegnano, con la loro assenza o con la loro presenza a facilitarne la diffusione. Comincio con un esempio: inizio Agosto, torno a Pozzuoli con l’auto (per fortuna, in autunno ci ritornerò con il treno); risparmio i lettori dall’accanirmi verso i colleghi conducenti che mi hanno accompagnato lungo la Tangenziale (un miglioramento c’è, ma è dovuto alle multe salatissime comminate ai “piloti” di Formula 01 che zigzagavano imperturbati fra gli inermi timidi conducenti rispettosi dei limiti e dei vincoli civili) ma, usciti a via Campana, imbocco la rotonda che mi fa tornare indietro verso la variante Solfatara. Che dire? Sono esterrefatto dalla grande confusione della segnaletica di fronte ad un Progetto che sicuramente ha grande valore ma che evidenzia in questa fase l’incapacità (perlomeno l’incapacità) di far interloquire amministratori e progettisti, progettisti e realizzatori: la “logica” acclarata dai fatti è che si deve procedere in una direzione che viene negata dalla segnaletica per cui procedendo si corre l’enorme rischio di incontrare una vettura di fronte che vanti i medesimi tuoi diritti. Mentre procedo a tentoni (le indicazioni sono carenti e testimoniano sciatteria ed incuria di chi deve amministrare, cui tocca il compito di verificare “scientificamente” – ma forse è chiedere troppo! – sulla carta e sul terreno le modalità di attuazione dei Progetti, ancor più in una strada ad elevato scorrimento come quella di cui si parla)….. il resto ve lo risparmio.

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VENERDI’ 7 AGOSTO ORE 20.30 PRESSO NUDIBRANKO – BAIA PORTO (CAMPI FLEGREI – NAPOLI)

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VENERDI’ 7 AGOSTO ORE 20.30 PRESSO NUDIBRANKO – BAIA PORTO (CAMPI FLEGREI – NAPOLI)

Una semplice anticipazione; scriverò più dettagliatamente domani.

Venerdì 7 agosto ore 20.30 una parte dei “flegrei” presenti nella manifestazione “A Sud dell’Expo – Saper & Sapori” organizzata a Castel di Sangro da Mario Papili – Maria Santucci con l’ausilio di Ida Di Ianni e Angela Schiavone presenteranno parte dei loro interventi al Ristorante “NUDIBRANKO” sul Porto di Baia. Il Ristorante è gestito dalla famiglia Emanato, in particolare da Michelangelo.

Saranno trattati in modo “culturale” i rapporti tra il cibo e la letteratura (Matilde Iaccarino), tra il cibo e l’archeologia (Angela Schiavone) e tra il cibo e il Cinema (Giuseppe Maddaluno).

Il Ristorante preparerà un menù particolare tutto da gustare.

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E, di nuovo, dico che LA CULTURA – solo essa – CI SALVERA’

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E, di nuovo, dico che LA CULTURA – solo essa – CI SALVERA’
Sì, certo. Contrappongo alla Cultura la politica, non quella collegabile ad una gestione dei beni comuni tesa all’ottenimento di obiettivi positivi ma quella che privilegia personalissimi interessi individuali e quelli di lobbies e gruppi di Potere visibili ed invisibili all’interno della complessa melassa finanziaria internazionale.
Quella politica aborre la Cultura, se ne serve però finchè contribuisce a far crescere il consenso e poi la allontana da sé quando i suoi sacerdoti, gli intellettuali, fanno il loro mestiere in autonomia.
Ho conosciuto la Politica, dopo aver praticato essenzialmente la Cultura, senza però mai lasciarla ma utilizzandola all’interno della pratica politica come strumento indispensabile: i miei interventi pubblici e quelli in Consiglio comunale, i miei progetti in Circoscrizione, la mia attività nel PD prima durante e dopo la sua costituzione hanno avuto come elemento fondamentale di riferimento costante la pratica della Cultura e del Pensiero, aggiungerei “libera/libero” se questo però non inducesse in errore di valutazione, facendo di me una figura di tipo anarchico. Non mi sento tale, avendo sempre inserito nei miei progetti la massima condivisione, quell’”insieme” che è una delle basi che pongo e propongo a chi incontro per lavorare.
Oggi, e da alcuni mesi, rifuggo dalla Politica praticata da personale inadeguato culturalmente ed umanamente, professionalmente sospinto, più che da un desiderio di essere “al servizio”, dalla volontà di corrispondere ad ambizioni personali non sempre oneste; perché “quantunque” fossero oneste ciò non basterebbe a superare quel “gap” qualitativo che emerge dappertutto nelle generazioni nuove e in quelle “rinnovate ad arte” sedicenti “rivoluzionarie copernicane”, alle quali invece amnca proprio il “quid” necessario a farsi accreditare come tali.
E’ un quadro abbastanza desolante, molto diffuso; anche se qualche eccezione non manca, riusciamo ad intravederla e ci viene da dire con quella che è un augurio di speranza disperata “se son rose fioriranno” ricordando però di fare attenzione sempre alle “spine”!

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