UN NUTRITO GRUPPO DI POETE E POETI DAL NOSTRO SUD partecipa a “PASOLINI 40” silloge poetica a cura di Altroteatro Firenze e Dicearchia 2008 Prato – parte 2 – MARIA SANTUCCI e IDA DI IANNI

 

 

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UN NUTRITO GRUPPO DI POETE E POETI DAL NOSTRO SUD partecipa a “PASOLINI 40” silloge poetica a cura di Altroteatro Firenze e Dicearchia 2008 Prato – parte 2 –

Un gruppo di poete fa riferimento al Parco Nazionale d’Abruzzo tra Castel di Sangro e Cerro al Volturno. Si tratta di Maria Santucci e di Ida Di Ianni – La prima a presentarsi è Maria Santucci:

E’ nata e vive con la famiglia a Castel di Sangro (AQ), centro turistico dell’Alto Sangro.
Bibliotecaria, esperta in ricerche genealogiche e ricercatrice storica, ha redatto diversi articoli giornalistici sui Templari e sul Monachesimo in Abruzzo collaborando con numerose riviste. Si occupa della storia del suo territorio con particolare riferimento alla studio dei Tratturi ed al recupero delle tradizioni storico-culturali ed enogastronomiche ad esso collegate. Ha pubblicato articoli per le Riviste Abruzzesi “D’Abruzzo” e “Tesori d’Abruzzo”. Oltre a “Profumo di Ciclamini” la sua prima raccolta di poesie, diversi sono i testi regionali contenenti suoi versi come “Il Parnaso d’Abruzzo”, in due pubblicazioni, e “La donna nella Poesia”.
Vari i riconoscimenti di merito e premi ottenuti in diversi concorsi. In ultimo la pubblicazione dei suoi versi nella silloge “Linguaggi ed alchimie di donne” sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Presidenza della Camera dei Deputati nel Comune di Narni. Ha partecipato dal II, all’ VIII Festival della Letteratura – Saggistica – Cinema e Poesia al Femminile di Narni (TR). Per ben 10 anni a Castel di Sangro ha sostenuto organizzandola in loco la Scuola Estiva di Alta Formazione Filosofica.
“Domenico Bozzelli – Un Eroe Dimenticato” è il suo primo saggio storico breve che nasce da una sua ricerca dedicata ad un suo concittadino, che compì un gesto eroico rimasto sconosciuto. Fa parte del Movimento Artistico Letterario Femminile “La Tela del Mediterraneo” con sede in Napoli.
Promotrice di convegni storici e letterari, quest’anno ha organizzato il Convegno “A Sud dell’Expo, Saperi e Sapori” al quale hanno partecipato importanti nomi della cultura nazionale e studiosi del campo enogastronomico e della nutrizione, della musicologia, dell’oreficeria, della poesia e letteratura nonchè uno chef di fama mondiale, avvicendatisi tutti in argomenti molto variegati ed interessantissimi.
La sua ultima raccolta di poesie (70 sillogi per 70 sillabe) “Il silenzio del tempo” è del 2015, edita dalla Volturnia Edizioni.

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La seconda è Ida Di Ianni di Cerro al Volturno
Ida Di Ianni è nata e vive a Cerro al Volturno (IS).

Docente di Italiano e Latino presso i Licei, direttore editoriale della Volturnia Edizioni di Cerro al Volturno (IS), direttore editoriale e redattore della rivista molisana di arte, letteratura, storia, natura e tradizioni “altri Itinerari” (quadrimestrale alla venticinquesima uscita), giurata dal 1997 in diversi Premi nazionali ed internazionali di Poesia e narrativa, svolge attività di critica letteraria (prefazioni e recensioni librarie) ed è promotrice culturale ad ampio raggio. Ha scritto per diverse testate giornalistiche regionali e riviste letterarie molisane e nazionali.

Ha a suo attivo pubblicazioni che attengono i suoi diversi interessi: Impronte d’inverno (poesia, 1998), L’Alta Valle del Volturno – Natura, Storia e Tradizioni (in collaborazione, 1999), Sfogliando pagine (critica letteraria, 1999), Le famiglie feudali in Il Medioevo molisano attraverso torri, castelli, palazzi e fortificazioni (ricerca storica, 2001), Alta Valle del Volturno (guida turistico-culturale, in collaborazione, 2000, ristampa in edizione aggiornata 2009), Dissonanze (poesia, 2002), Vincenzo Rossi ed i canti della terra (saggio, in collaborazione, 2001), Agnone e l’Alto Molise (guida turistico-culturale, in collaborazione, 2003), Scapoli ed il Museo della Zampogna (guida turistico-culturale, in collaborazione, 2006), Gli intangibili blu (prosa-poesia, 2006), Brividi imperfetti (poesia, 2008), Ora nell’aria (poesia, 2010), Moventi (poesia, 2011), Mario Di Ianni – Un uomo, un politico (in collaborazione, biografia, 2012), Dizionario della lingua cerrese (in collaborazione, linguistica, 2012), Paillettes (poesia, 2013), Nido bianco di baci (poesia, 2014) in italiano e spagnolo e Altra partenza (poesia 2015).
Curatrice di molteplici altre opere in seno alla propria casa editrice, autrice anche di testi per documentari e presente in numerose sillogi per La stanza del poeta dell’omonima associazione culturale (Formia, LT)

Riporto un post dedicato a lei a commento di un libro di versi che Ida mi ha donato questa estate.

ALTRA PARTENZA un magnifico dono di Ida Di Ianni – poeta

Forse Ida Di Ianni sa già che ho da sempre una enorme difficoltà a confrontarmi con la poesia, essendo essa una (forse la più importante) delle forme più complesse dell’espressione artistica promanando dal profondo delle vite di coloro che la praticano. I poeti , io, li ho sempre invidiati anche se fin da bambino ed ancora ora provo a confrontarmi con loro. Per questi motivi, e per quella forza di sfida eterna che mi sostiene e muove, sono stato molto lieto per i doni che Ida, in occasione di “A sud dell’Expo” a Castel di Sangro, ha voluto concedermi: prima di tutto la sua amicizia e poi alcune delle sue “poesie” raccolte in “Altra partenza” edito da Volturnia. La poesia di Ida ha evocato in me molte delle sensazioni colte nella lettura di quella splendida antologia delle poete arabe contemporanee tradotte e commentate da Valentina Colombo, “Non ho peccato abbastanza”. La poesia e l’amore che essa in primo luogo tratta e canta assumono una funzione liberatoria da tutti i vincoli moralistici in modo limpido elegante diretto. Oltre ad essere donna si è anche madre: e nei testi ritroviamo quel filo sottile che lega queste due essenze e che non potrà mai essere posto in discussione da certe ideologie “femministe” che interpretano la parità di sesso come mero e freddo livellamento di generi. Altrove emerge una malinconia struggente del ricordo, dei passi perduti, delle occasioni lasciate e prevale il timore di non essere più in grado nemmeno di riportarle a galla della coscienza: è l’inespresso non ancora espresso che tenta di farsi strada. Ed ancora in altri versi affiorano alcuni elementi di insicurezza nel mondo che ci circonda attenuati però dalla vicinanza di una persona amata che riesce a rassicurarci. E su tutto domina l’Amore.

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