GLI ISCRITTI CALANO? I CIRCOLI CHIUDONO? PER IL PD E’ NATURALE E FISIOLOGICO….

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GLI ISCRITTI CALANO? I CIRCOLI CHIUDONO? PER IL PD E’ NATURALE E FISIOLOGICO…. meno rompicoglioni in giro e tanti affari…
In verità sono ancora troppi sia gli iscritti che i voti accreditati al PD dai sondaggi, a meno che non si voglia tener conto di tantissimi delusi dal “vecchio” Centrodestra e che ora simpatizzano per il “nuovo”.
Quel che scrivo deriva da una verifica realizzata in diretta sul terreno del luogo dove risiedo; grandi simpatie sin dall’inizio della folgorante carriera di Renzi gli sono arrise da parte di personaggi della Destra, anche estrema, con i quali non avevo mai avuto a che fare e con i quali, ancor di più oggi, non ho intenzione di cooperare in alcun modo. Qualcuno non se ne è ancora accorto, qualche altro è ancora lì ad illudersi che stia in un Partito di Centrosinistra.
Io no, ma – come ben sapete – non demordo e mi occupo di “Politiche culturali”, rammaricandomi di non avere scelto prima altre soluzioni politiche.

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LIBRI DI MARE LIBRI DI TERRA a Bacoli – 20 dicembre 2015

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LIBRI DI MARE LIBRI DI TERRA a Bacoli – 20 dicembre 2015

Premio Michele Sovente IV edizione, concorso di poesia, narrativa ed illustrazioni, e under 30, organizzato dall’associazione Il Diario del Viaggiatore con il patrocinio del Comune di Bacoli all’interno della rassegna letteraria: festival libri di mare libri di terra nei Campi Flegrei 2015 VIII edizione.

Quest’anno, sperimentalmente, sono state coinvolte, per tutte le sezioni alcune scuole secondarie dei Campi Flegrei ed i giovani under 30.
Oltre 120 gli elaborati giunti da tutta Italia, la premiazione si svolgerà nella scenografica e storica Real casina borbonica al lago Fusaro, domenica 20 dicembre dalle ore 17,30 e con intermezzi musicali a cura di Angela Luongo.
La mattina in collaborazione con l’associazione Michele Sovente alle 10.30 ci sarà alla spiaggia di Torrefumo MontediProcida, una visita guidata e narrata, un omaggio al poeta flegreo tra i maggiori contemporanei della poesia neodialettale.

In questo fine settimana si svolgerà a BACOLI ( Casina vanvitelliana – Complesso borbonico del Lago Fusaro ) l’VIII Edizione di “Libri di mare libri di terra” e la iV Edizione del Premio “Michele Sovente”. Sono tra gli organizzatori degli eventi, collaborando con “Il Diario del viaggiatore” di cui è Presidente Angela Schiavone. Già lo scorso anno abbiamo cooperato per l’Edizione 2014.
Quest’anno siamo in grande ritardo (l’anno scorso gli eventi – molteplici – si svolsero a fine settembre in un periodo ancora tardo-estivo) soprattutto per le incertezze degli ambienti amministrativi. A dire il vero, non è che, al di là della partecipazione verbale, le Amministrazioni locali siano state attente nelle passate edizioni; forse occorrerà meglio chiarire che, se non vi è compartecipazione, non ha alcun senso riferirsi nemmeno nominalmente (aggiungendo i loghi) alle Amministrazioni locali che fino a questo momento (e mi riferisco in particolar modo all’Amministrazione puteolana) hanno continuato a sostenere con contributi fin troppo generosi (ben superiori alle reali necessità) sempre gli stessi soggetti, alcuni dei quali hanno continuato a vantare “chiacchiere” su “ritorni di immagine” che non si sono affatto verificati, visto che dopo anni ed anni poco o nulla si muove sul piano turistico in quella parte dei Campi Flegrei. Da questo punto di vista perlomeno l’Amministrazione di Bacoli può vantare una propria “verginità”, essendo formata da amministrazioni giovani appartenenti a gruppi civici, e dunque può essere posta alle prove. Personalmente ringrazio sia il neo-Sindaco Josi Della Ragione sia il neo Assessore alla Cultura Gennaro Di Fraia che hanno dimostrato di apprezzare il lavoro “volontario” ma di eccellente levatura qualitativa che “Il Diario del viaggiatore” ha posto in campo.

MADDALUNO IN TRENO

IL SILENZIO SUGLI INNOCENTI di Luca Mariani – incontro al CIRCOLO MATTEOTTI giovedì 10 dicembre 2015 ore 21.00

IL SILENZIO SUGLI INNOCENTI di Luca Mariani – incontro al CIRCOLO MATTEOTTI giovedì 10 dicembre 2015 ore 21.00

incontro organizzato da un pool ampio di Associazioni culturali pratesi

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Ho sfogliato, leggendo, le pagine de “Il silenzio sugli innocenti” di Luca Mariani – Edizioni Ediesse e l’ho considerato un “puzzle” completato. Ciascuno di noi, di coloro che nel luglio 2011 avevano sia un’età che un metodo analitico sufficiente a comprendere osservandola la realtà, leggendo e seguendo i servizi giornalistici televisivi e le varie rassegne stampa seppure attraverso Internet, ciascuno di noi – scrivevo – ha potuto conoscere in larga parte – pur se incomprensibile ad un genere che vuole dirsi “umano” – questa vicenda, così tragica e assurda da apparire incredibile anche per alcuni “osservatori” non sempre distratti o malevolmente disposti a favore di analisi oggettive separate dalle proprie barriere ideologiche.
Forse il tema principale che aleggia su tutto il vasto reportage è proprio quello dell’obiettività giornalistica; argomento davvero fondamentale, utilissimo per quanti vogliano accostarsi sia per mera curiosità che per studio alla pratica del cronista e del commentatore.
La lettura di alcune pagine serve infatti a far comprendere come la massa di pregiudizi sia personali che collettivi allontani troppo spesso l’analisi giornalistica dalla realtà, dalla verità.
La costruzione dell’impianto del libro procede come un reportage giornalistico di ampio respiro (Luca Mariani è infatti soprattutto un giornalista dell’AGI – Agenzia Giornalistica Italia) che elenca in primo luogo le vicende “umane” del protagonista – Anders Behring Brejvik, dal 17 febbraio 1979, data della sua nascita, accompagnandone la crescita e lo sviluppo fino ad oggi, da figura anonima ed indistinta a genio del male.
Larga parte dell’analisi è dedicata a comprendere come mai in tutta la vicenda sembra quasi che sia il solo Brejvik a conoscere la vera comune identità dei giovani “socialisti” che, come tutti gli anni, si recavano nell’isola di Utoya, in uno dei maggiori laghi norvegesi ad alcuni chilometri da Oslo, per il loro tradizionale appuntamento estivo. Ed è ovvio che anche questa “amnesia” peraltro molto diffusa ha una sua specifica valenza politica ed ideologica. Ed è certo anche per questo che l’autore ha voluto proporre un sottotitolo al suo lavoro, “Verità, bugie e omissioni su un massacro di socialisti”. Per la cronaca in quel duplice atto criminale morirono 77 persone (69 giovani a Utoya e 8 ad Oslo) e vi furono centinaia di feriti alcuni dei quali gravissimi.
Dall’indifferenza di larga parte del mondo politico e giornalistico poi si passa all’odio e l’autore vi dedica largo spazio, soffermandosi soprattutto sulle dichiarazioni allucinanti di Mario Borghezio, che saranno abbastanza prontamente condannate da esponenti importanti del suo stesso Partito, la Lega, in quel periodo al Governo del nostro Paese.
La completezza dell’analisi è fornita dall’autore con due capitoli nei quali si dedica alle interviste di Roberto Fiore, leader indiscusso di Forza Nuova (capitolo settimo “Fiore: “Io e Brejvik siamo diversi”) e Riccardo Nencini, segretario del Partito Socialista Italiano (capitolo ottavo “Nencini: i socialisti le buscano dai fascisti e dai comunisti”).
Il libro si legge in modo piacevole (anche se i temi trattati sono tragici) ed è molto utile alle nostre riflessioni soprattutto in relazione ai tragici fatti recentemente avvenuti in Francia ed altrove. Da esso è stato tratto con ampia libertà di trattamento un evento teatrale che è andato in scena al Teatro “Magnolfi” di Prato lo scorso ottobre. Non ho avuto la possibilità di vederlo e quindi non ne parlo diffusamente. Ho rilevato dai riscontri amichevoli ricevuti che si tratta di un ottimo lavoro “ispirato” al testo ed alle vicende trattate “giornalisticamente” da Luca Mariani.

Nel corso della presentazione ALTROTEATRO Associazione culturale coordinata da Antonello Nave attraverso Matilde Michelozzi, Edoardo Michelozzi,Francesco Canfailla, Maria Chiara Carotenuto, Evita Milone, Giuseppe Maddaluno svolgerà momenti musicali e di letture.

reloaded – LA MUSICA CHE VOLA INTORNO di Aldo FERRARIS – lo presento insieme ad Angela Schiavone all’IPERCOOP di Quarto (Na) ore 17.30

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Aldo Ferraris. Ne avevo sentito parlare nelle mie incursioni flegree. Avevo letto i suoi versi per lui “profetici” di “Dopo un lungo viaggio”, con cui aveva partecipato al Premio Michele Sovente prima edizione 2012 ed avevo scorso il suo curriculum, così per farmene un’idea mentre preparavo l’incontro di fine dicembre 2014. Il curriculum di un poeta, di uno scrittore, autore di libri riservati al mondo dei lettori più giovani, giovanissimi. A quell’incontro alla Casina vanvitelliana sul Lago Fusaro non ci si incontrò, lui non venne; però abbiamo avviato una corrispondenza su Facebook, complici le amicizie comuni così come le passioni comuni per le iniziative culturali. Poi Aldo è arrivato da queste parti per presentare in una delle scuole elementari di Campi Bisenzio alle periferie di Prato e di Firenze, invitato da una libreria specializzata nel settore dell’editoria dedicata all’infanzia, “Il Gufo”, uno dei suoi libri (“Eugenia storia di una lavagna” – vedi immagine in evidenza) e me lo ha comunicato. Felicissimo di incontrarlo ma dispiaciuto per la concomitanza di un altro “oneroso” impegno (il workshop di “Digital storytelling”) mi sono però precipitato la sera al ristorante in coda alla cena. Aria di famiglia sin dalle poche parole che ci siamo scambiate dal “Soldano”; la serata era climaticamente tiepida ed abbiamo deciso di percorrere lentamente le stradine del Centro della città tra il Duomo ed il Palazzo Pretorio, tra San Francesco e Santa Maria in Castello con la “Bella sognatrice” di Fabrizio Corneli, tra le Carceri ed i bastioni di Federico II, tra il Metastasio e Piazza Mercatale, tra il Bisenzio ed il Cantiere. Aria di famiglia con il reciproco impegno a rivederci con maggiore tranquillità a Prato e/o a Miseno. Aldo in quell’occasione mi ha donato l’ultima sua creatura, fresca di stampa (sembra che sia tra le prime persone ad averlo); si tratta de “LA MUSICA CHE VOLA INTORNO”.

Colgo l’onore ed accolgo l’onere con curiosità. “Lo leggerò con attenzione” gli dico “Ma non subito, dato che ho impegni “urgenti” da assolvere…….”

….parte 1…. continua

“LA MUSICA CHE VOLA INTORNO” di Aldo Ferraris – Valtrend Editore – parte 2

E’ sabato 30 maggio. Sono in treno al ritorno da Pozzuoli. Domattina si vota per le Regionali in Toscana ed io abito a Prato. Ora posso leggere con calma (riesco ad astrarmi dal contesto turbolento di un vagone Smart-Italo) il libro che Aldo Ferraris mi ha cortesemente portato fino a Prato, “La musica che vola intorno”. Il formato tascabile è comodo. Compatto e graficamente curato, affascinante a prima vista. So già che la storia ha dei riferimenti con il mondo musicale; se non me ne avessero già parlato sia Aldo sia Mario Marotta, che con Mara Iovene dirige la casa Editrice Valtrend (è un suggestivo ed azzeccato acronimo di “Valorizzazione e Tutela delle Risorse Endogene”), lo avrei scoperto leggendo il sottotitolo “Una canzone per piangere, una canzone per ballare”. Sia Aldo che Mario mi hanno detto anche di più: vi è un contatto in corso con la Direzione del Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli per attivare un concorso riservato a giovani musicisti e collegato al suo libro. Che è un ottimo compagno del mio viaggio di ritorno. Aldo Ferraris è in possesso di una scrittura finemente sintetica, straordinariamente poetica semplice ma originalissima, collegata sia alle sue abilità poetiche sia alla elaborazione narrativa che egli rivolge soprattutto ai più giovani da molti anni a questa parte. La semplicità con cui procede nel “racconto” è efficacemente arricchita da una straordinaria profondità di contenuti riferiti ai più alti valori morali rappresentati da alcuni dei personaggi della storia che egli ha deciso di raccontarci. L’incipit è fulminante (“La donna ballava”), proprio a dettare il ritmo della narrazione, e scevro da inutili e spesso vuote retoriche. Le immagini si snodano in un “mattino d’inverno napoletano” e la “storia” prende vita. Non siamo in un film anche se Hitchcock ed Ozpetek potrebbero essere punti di riferimento alle loro rispettive “finestre”. Le mie note di viaggio riportano termini come “raffinata”, “gentile”, “elegante”, “fluida”, “di elevatissima sensibilità” e sono tutte riferite alla prosa spesso poetica Di Aldo Ferraris. Nei primi capitoli dove la vicenda prende vita impariamo a conoscere i due giovani protagonisti allievi del Conservatorio (Roberto frequenta lezioni di pianoforte e Chiara quelle di flauto) e li seguiamo nei loro tragitti quotidiani lungo le stradine che si snodano e si intersecano nella Napoli antica tra la loro scuola e San Pietro a Maiella, attraverso Piazza Dante, Port’Alba, Piazza Bellini. La musica con le contaminazioni e le commistioni tra classico e moderno, tra reggae, pop e blues, tra indie rock ed heavy metal, tra Pergolesi e gli Almanegretta, tra Carl Reinecke e Bob Marley, tra Skrjarbin e la musica americana della West Coast, è indiscussa protagonista. Ma il libro non è solo incentrato su questi aspetti: è un classico romanzo di formazione che segue il percorso di crescita dei due protagonisti adolescenti, che sono dotati di un carattere che li rappresenta già maturi ed adulti, così come sono entrambi consapevoli delle proprie responsabilità, al contrario di alcuni adulti.

“La musica che vola intorno” è anche un “giallo” con incursioni efficaci nel “mistero” e nell’esoterico “napoletano” assolutamente però credibili. Molto importante ed attuale è anche tutta la materia dell’integrazione e della multiculturalità in risposta alla xenofobia. E poi ci sono le canzoni una delle quali ispirata a Napoli, città di cui Aldo ha imparato ad amare, grazie all’amore, “le bellezze ed i misteri”. E l’ha imparato così bene da riuscire a coglierne nel profondo l’umanità e la cultura. L’altra canzone, ispirata dallo “Stabat Mater” di Pergolesi si collega con grande sensibilità alla “storia” narrata. Di entrambe abbiamo i versi che attendono di essere musicati. Ed è questo il senso del Concorso che si sta preparando insieme al Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli e di chiunque vorrà parteciparvi.