ALTRI TEMPI (?) 2

democrazia6

Eh sì, ti dicono “sono tutti uguali” e ti ci incazzi perché alla fine dei conti hai vissuto tante belle stagioni e tante avventure politiche entusiasmanti senza mai chiedere e, quando ti è andata bene, hai recuperato una parte delle spese (ho imparato che “il tempo è denaro” quando ho incontrato la Politica attiva, quella per la quale “se do qualcosa devo ricevere altro in cambio; e l’ho imparato tra il centro ed il Nord dell’Italia e forse non è un caso!”). Ma non bisogna chiedere, bisogna dare anche se chi è abituato a questo meccanismo del “do ut des” non lo potrà mai capire, cosicché a Prato un tipo di ringraziamento è quell’ “a buon rendere!” che è tutto dire, no?

ALTRI TEMPI (?)

….Giuliano ne aveva fatte di campagne elettorali su e giù per le montagne bellunesi e conosceva molto bene quei meccanismi ma non gli sarebbero tornati utili: ognuno, in quel 1995, era praticamente da solo, non esistevano più accordi possibili tra candidati per lo stesso incarico: tutt’al più le cordate potevano avere un consigliere comunale, un consigliere circoscrizionale e un consigliere provinciale. Lui lo sapeva, ma non tutti sembravano averlo compreso anche per ignoranza.

“La Commissione di Garanzia vuole incontrarti” a telefono la Gisella, impiegata al Partito, chiamò Giuliano.
“Vieni nel pomeriggio”
“Di che si tratta?”
“Non mi hanno detto altro. Vogliono, evidentemente te, vogliono vederti”
“Va bene, alle 17.00 va bene, allora?
“Ok alle 17.00”.
Giuliano arrivò al Partito intorno alle 16.30 e ci trovò altri candidati convocati, ma nessuno di loro conosceva il motivo per il quale erano stati lì chiamati.
Quando fu il suo turno e si trovò di fronte ai “saggi garanti” lo scoprì: “Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni, ovviamente dobbiamo mantenere l’anonimato, su alcune tue scorrettezze”
Lo sguardo di Giuliano mostrò sorpresa: in fondo non capiva di che cosa si potesse trattare e la domanda non fu necessaria. “Ti stai muovendo in modo autonomo al di fuori delle regole del Partito: scrivi lettere personali, distribuisci bigliettini che invitano a votare per te, qualcuno a cui hai telefonato ci ha mostrato una grande sorpresa perché non sei tra i designati del suo territorio” e poi minacciarono sanzioni, anche gravi: era nelle loro mani.
Giuliano però poteva essere considerato uno sprovveduto da parte di quei “vecchi saggi” ma non lo era affatto: aveva ben studiato le nuove regole e conosceva quelle precedenti e, punto per punto, confermando tutti gli addebiti, smontò le accuse e pur con rispetto, sottolineò: “Evidentemente non conoscete la nuova legge elettorale”………

continua…….

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