TUTTA UN’ALTRA STORIA ?

TUTTA UN’ALTRA STORIA ?

Un falso problema: lo avevo già scritto! Il “doppio incarico” Segretario-Capo del Governo di Renzi per l’opposizione interna del suo Partito, ingenua o ipocrita che sia, o ingenuo-ipocrita, è un “falso problema”! O meglio è una modalità per esplicitare il proprio “scontento”; rimane il dubbio, che è solo lievemente tale, che non si sia “politicamente” in grado di incidere in un blocco granitico che si è costituito a difesa di interessi che ben poco hanno a che vedere con quelli delle classi lavoratrici, quelle costituite da persone dipendenti o inoccupate, che non posseggono autonomie di decisione dal punto di vista economico. Un blocco dunque che si erge principalmente a difesa di interessi corporativi e di casta, industriali, imprenditori, professionisti con minime concessioni di tipo pauperistico nei confronti delle masse indistinte (gli 80 euro, i 500 euro, il posto di lavoro a reddito medio-basso e solo temporaneamente indeterminato). Diciamoci il vero: “tutta un’altra storia”; sì, tutta un’altra storia lontanissima da quella narrazione di “Sinistra” che si dice di voler incarnare.

Dall’interno del PD si blatera balbettando nella richiesta di modifiche pur lievi alla Legge elettorale offrendo il proprio consenso poi “convinto” al SI per il referendum. E’ evidente che si sta scherzando con il “fuoco”! e che se, mettiamo pure, il Renzi si convincesse (“Lui” e lui solo! Perché gli altri – e le altre – non contano un fico secco), il gioco non varrebbe la classica candela, in quanto ormai sempre più la gente – sempre di più – ha compreso quali siano i reali obiettivi, a partire da una volontà esasperata di poter “comandare” a piacimento e poter continuare nella difesa degli interessi di pochi contro quelli delle moltitudini. Perché mai a difesa del SI vanno schierandosi gli imprenditori, e proprio quelli che più di tutti stanno accumulando capitale, attingendo spesso ad una manovalanza a basso costo ed altamente ricattabile attraverso leggi che si vanno rappresentando come innovative e che lo sono in modo esclusivamente favorevole a coloro che riprendono il ruolo “padronale”?

Fabrizio Barca, che abbiamo stimato e che vorremmo ancora al fianco di coloro che in modo sofferto si sono allontanati dalla pratica “partitica” perché gli spazi – quegli spazi che insieme abbiamo conosciuto – non sono più utilizzati (i Circoli – i “luoghi ideali” – sono “fuori” da quei recinti; altrimenti non sono!), Fabrizio Barca ha compiuto un “gesto” che può avere un suo significato. Io lo interpreto così: il “renzismo” ed i suoi sacerdoti vecchi e nuovi, nuovivecchi vecchinuovi che siano, hanno fatto terra bruciata nel Partito. Molti senza una grande esperienza si sono ritrovati ad occuparsi necessariamente di “governo delle città”, altri – vecchie volpi o infide serpi – si sono riciclati nel sottogoverno o nel governo delle partecipate, che rimangono il serbatoio degli scontenti e dei “disoccupati” della Politica alla faccia dei “tagli alla spesa pubblica”. I Circoli sono inattivi o affannano a tirare avanti, dappertutto! Non c’è ricambio, e soprattutto non c’è ricambio di qualità. Questo annuncia un doppio disastro: le sconfitte della Sinistra e le vittorie dei populisti (ad intenderci tra questi ultimi c’è molta gente che pensa come noi di Sinistra – ci sono anche quelli che la pensano in modo molto diverso e lontano, ma sono soprattutto tanto “inesperti” di Governo nè più nè meno quanto lo siano le persone a noi ideologicamente più vicine).
Continuiamo a parlarne….