MI FANNO SORRIDERE

2487,0,1,0,256,282,653,1,3,24,23,0,1,146,72,2246,2225,2258,149855
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MI FANNO SORRIDERE

Mi fanno sorridere e mi inducono alla tenerezza coloro, donne ed uomini, che in questi ultimi tempi assumono atteggiamenti pieni di saggezza nello spiegare che la riforma della Costituzione così come ci viene propinata è la migliore “possibile” nel garantirci risparmio e governabilità. E così quando io scrivo che “forse” vi sarà risparmio ma non è poi così sicuro (la riduzione del numero dei senatori è contemperata dal fatto che non diminuiranno le spese per i loro viaggi, le diarie e le permanenze in sede romana: a ciò si potrebbe obiettare che i senatori non avranno gli stessi impegni di ora e ne avranno ben più sui loro territori, essendo sindaci e consiglieri regionali), visto che non saranno bloccate le spese per Palazzo Madama, qualcuno risponde che “non entro nel merito” e lo ripete, senza minimamente mettere in discussione quel che scrivo. Ed allo stesso modo quando rilevo che, per rispettare (ma si sa la Costituzione non è abituata ad essere rispettata) gli impegni che toccherebbero al nuovo Senato delle autonomie, i senatori (sindaci e consiglieri regionali) dovrebbero essere stanziali, per cui delle due l’una: o la loro funzione sarà esclusivamente rappresentativa con un “vulnus” ancora più profondo nel cuore della Democrazia oppure l’approvazione delle leggi che competono a quel ramo del Parlamento rischierà di subire molti rallentamenti.
Mi fanno sorridere e mi spingono ad interrogarmi seriamente quelle persone, donne ed uomini, che ritengono di poter conoscere il mondo della Politica soltanto perché leggono il quotidiano o spiluccano sui siti web qua e là o frequentano saloni di barbieri e di parrucchieri. E mi fanno sorridere quando si inalberano ritenendosi “alla pari” di coloro i quali la Politica l’hanno praticata dal di dentro per anni ed anni, organizzando (o semplicemente partecipando a) seminari e convegni, correndo e soffrendo per chilometri e chilometri per campagne elettorali ed amministrando per anni parte della “cosa pubblica” senza interruzione di sorta. Mi ricordano le centinaia di tifosi che si impegnano, pur non essendo titolati come allenatori (ma ne hanno diritto ed io non mi spertico a negarglielo), a mettere su la Nazionale di calcio, e ci bevo su!
Mi fanno sorridere e mi sollecitano a risponder loro tutte le persone che si ostinano a sottolineare che “però la Riforma ha degli aspetti positivi anche se….” e mi permetto di ricordar loro che anche la comune minestra, composta da ottime vedrure del nostro orto potrebbe essere irrimediabilente rovinata ed immangiabile se – per una distrazione – le si aggiunge un pezzettino di prosciutto irrancidito o del formaggio ammuffito.

E così mi fanno sorridere tutte/i coloro che vorrebbero sterilizzare i sostenitori del NO ed in primo luogo quelli che del PD hanno fatto – o ne fanno ancora – parte insistendo come delle piattole sul fatto che la loro contrapposizione sia esclusivamente pregiudiziale verso Renzi. Ed io rispondo loro: “e se pure così fosse?” La sfiducia verso l’attuale PdC comporta anche una sfiducia su ciò che egli difende, specialmente quando è contrassegnata da una diminuzione del livello democratico diretto a vantaggio di quello indiretto ed un abbassamento verso il minimo storico del livello di partecipazione attiva.

Care amiche ed amici di cui sopra stampatevelo bene in testa: non vi voglio convincere. Ma allo stesso tempo, le mie convinzioni credo siano molto chiare (forse per qualcuno non è così, ma poiché mi sono ripetuto, penso abbia la “testa dura”).

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