ORFEO, EURIDICE LA GRANDE SOGNATRICE parte 7 e ultima

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L’INSTALLAZIONE DI LUCE E OMBRA “GRANDE SOGNATRICE” DI
FABRIZIO CORNELI
OPERA PERMANENTE DELLA CITTÀ DI PRATO

Piazza Santa Maria in Castello.
La scoperta di questa installazione è stata per me illuminante; ho
immediatamente pensato a questi due personaggi della mitologia
classica; ho pensato ad un amore “eterno” struggente; ho pensato alla
dolcezza della “morte”.

ORFEO, EURIDICE LA GRANDE SOGNATRICE parte 7 e ultima

………….
Le ultime persone attraversarono la piazza mentre lui senza mai togliere gli occhi da quel volto si accostò in un angolino e si accovacciò; avrebbe voluto che quella donna aprisse i suoi occhi e lo guardasse, gli sorridesse ed immaginò dentro di sé di poterla
nuovamente incontrare come in un sogno, in un bel sogno,
ma non riuscì a sognare se non ad occhi aperti. Scese la
notte ed il freddo portò su tutta la pianura leggeri petali di
neve; ben presto anche la piazza fu ricoperta di un manto
bianco e morbido ed Orfeo ricordò quel primo bacio e quelli
che vennero poi quella sera di tanti anni prima… e lui
rimaneva là con quel suo sogno segreto… Nessuno nei
giorni seguenti fece caso a quel vecchio signore che in un
angolo della Piazza attendeva la sera perché il miracolo
avvenisse; con la luce del giorno il volto spariva.

***************

La gente aveva sempre più fretta ed in quella piazza non
c’erano abitazioni né negozi. Arrivò la notte di Natale, la gente
era nelle case a festeggiare; nevicava e suonarono a festa le
campane del Duomo e quelle più vicine di Santa Maria delle
Carceri, ma Orfeo non le sentì. Euridice aveva aperto gli
occhi, era venuta giù ed aveva preso per mano Orfeo ed
insieme erano andati a ritroso nel tempo ripercorrendolo.
Orfeo era felice e sorrideva, Euridice lo rassicurava; poi tutto
si dissolse. Il mattino seguente un netturbino che spazzava la
neve si accorse della presenza di un vecchio signore
rannicchiato in uno degli angoli della piazza e poiché non
rispondeva agli stimoli chiamò il 118. Al calar della sera la
“grande sognatrice” in Piazza Santa Maria in Castello nel
centro di Prato si illuminò nuovamente ma non aprì mai le sue
palpebre.

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