Hanno dimenticato di aggiungere un quesito: VOLETE VOI AUTORIZZARE IL GOVERNO ITALIANO AD APPROVARE UNA NUOVA LEGGE COSTITUZIONALE CHE RENDE PIU’ FACILE LA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI GUERRA?

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VOLETE VOI AUTORIZZARE IL GOVERNO ITALIANO AD APPROVARE UNA NUOVA LEGGE COSTITUZIONALE CHE RENDE PIU’ FACILE LA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI GUERRA?

Ebbene, se approvate la proposta di Riforma costituzionale il prossimo 4 dicembre la “governabilità” consentirà ai prossimi governi una facilitazione ad intraprendere azioni di GUERRA.
L’art.78 della nuova Costituzione dirà: “LA CAMERA DEI DEPUTATI DELIBERA A MAGGIORANZA ASSOLUTA LO STATO DI GUERRA E CONFERISCE AL GOVERNO I POTERI NECESSARI”

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Nel precedente articolo, quello che si manterrebbe in vigore la dizione era: “LE CAMERE DELIBERANO LO STATO DI GUERRA E CONFERISCONO AL GOVERNO I POTERI NECESSARI”.
C’è poco da aggiungere: con il nuovo ordinamento che promanerebbe da una approvazione della Riforma ci si troverebbe di fronte ad una Camera unica che si occupi di questo argomento (“l’entrata in guerra”); non ci sarebbe più il “contrappeso” del Senato con la possibilità di maggioranze variabili e con leggi elettorali sciaguratamente simili a “Porcellum” o “Italicum” con le quali potremmo avere minoranze (più o meno aggressive ed antidemocratiche) al Potere.
Poiché c’è in vigore, e non viene fortunatamente in questa fase intaccata, la prima parte della Costituzione sono a ricordarvi cosa dice l’art.11 “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

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SE BOCCIAMO QUESTA PROPOSTA DI RIFORMA SCIAGURATA PROPORREMMO DI CASSARE COMPLETAMENTE L’ART. 78 LASCIANDO COSI’ INTATTA LA PROPOSIZIONE DELL’ART.11.

E’ DEL TUTTO EVIDENTE CHE LA PROPOSTA REFERENDARIA NON E’ PASSATA AL VAGLIO DELLE FORZE POLITICHE DI BASE (NON QUELLE EXTRA PARLAMENTARI MA QUELLE CHE AFFERISCONO ALLE ORGANIZZAZIONI POLITICHE SINDACALI E CULTURALI DEL CENTROSINISTRA).

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