IO VOTO NO – VERITA’ E BUGIE – BUGIE E VERITA’

IO VOTO NO – VERITA’ E BUGIE – BUGIE E VERITA’

MA COME SI PUO’ PERMETTERE CHICCHESSIA – A PARTIRE DAL PRIMO CITTADINO ITALIANO – DI ACCUSARE IL PROPRIO AVVERSARIO COSI’ COME OGGI HA PER L’APPUNTO FATTO RENZI CON LANDINI DI NON AVER LETTO LA PROPOSTA REFERENDARIA?
MOLTI UTILIZZANO LA STESSA TECNICA DENIGRATORIA IMITANDO (O ESSENDO IMITATI DA?) IL PREMIER! COME SI POSSONO PERMETTERE?
IL PROSSIMO CHE ME LO DICE SE HA IL CORAGGIO DI FARLO IN DIRETTA – E NON SU QUESTE PAGINE MEDIATICHE – GLI TIRO UN PUGNO. LO GIURO!

CI SONO ALTRI OTTIMI MOTIVI PER DIRE NO SCENDENDO – COME PIACE AI FEDELI SERVITORI DI RENZI – NEL MERITO!
ANCORA OGGI – MA QUESTA BOUTADE DEGNA DI UN CLOWN INVETERATO L’AVEVO GIA’ ASCOLTATA IN ALTRE OCCASIONI – HA RIBADITO CHE I NUOVI SENATORI (per svolgere l’attività prevista dall’art.70) SI DOVRANNO RECARE A ROMA UNA-DUE VOLTE AL MESE.
ORA DELLE DUE L’UNA: O NON SA DAVVERO COSA E’ SCRITTO (e non ci posso credere!) OPPURE CI STA PRENDENDO PER I FONDELLI – TANTO VALEVA (e forse alcuni di noi l’avrebbe anche votata) DIRE CHE IL SENATO E’ ABOLITO DEL TUTTO. MA INVECE C’E’ ED HA COMPITI COSTANTI E MOLTO VARI!!!

ALLORA PER ORA SI VOTA NO! POI SE QUALCUNO DELLA MAGGIORANZA AVRA’ CAPITO QUALI SONO STATI GLI ERRORI CHE NOI EX PD O COMUNQUE DI SINISTRA ABBIAMO PIU’ VOLTE SOTTOLINEATO SI RIPRENDA A TRATTARE UNA RIFORMA SERIA DELLA COSTITUZIONE CHE ABOLISCA – SUL SERIO – IL BICAMERALISMO PERFETTO, RIDUCA POSTI (o come piace a Renzi POLTRONE) ED ABBATTA I COSTI DELLA PRATICA POLITICA, INDICHI METODI DEMOCRATICI UTILI AL BUON FUNZIONAMENTO LEGISLATIVO APPLICANDO SOPRATTUTTO IN TOTO LA PRIMA PARTE DELLA COSTITUZIONE – DOPO RENZI CI PUO’ ESSERE RENZI MA ANCHE QUALCUN ALTRO DI SINISTRA SE LO PERMETTERANNO I POTERI FINANZIARI!
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LO SCONTRO SI ACCENDE – E NOI VOTIAMO “NO”

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LO SCONTRO SI ACCENDE – E NOI VOTIAMO “NO”

Se proprio bisogna continuare a discutere civilmente sui temi referendari (anche in controtendenza rispetto a Renzi che intende alzare il tono dello scontro) facciamo presente che ieri, durante un nostro volantinaggio al mercato una signora ci ha aggredito verbalmente senza alcun motivo valido: nessuno l’aveva provocata in tal senso. Senza alcun motivo infatti ci ha strappato di mano il volantino, lo ha appallottolato inveendo del tutto gratuitamente contro di noi, sostenitori del NO.

Non è stato un “unicum”: altri in modo più civile ci hanno accusato di essere insieme a quell’accozzaglia di cui parla Renzi.

Ebbene: una volta per tutte! Non intendiamo svendere il nostro cervello di fronte ai ricatti della maggioranza del PD: la proposta di Riforma è inadeguata, approssimativa, bugiarda nelle sue contraddizioni.

NON INTENDIAMO APPROVARLA – ascoltino le critiche che non hanno ascoltato prima e subito dopo apportino quelle modifiche necessarie “DAVVERO” a far diventare il nostro Paese una terra CIVILE.
1) IL BICAMERALISMO NON VIENE ABOLITO – i compiti del Senato sono onerosi ed impegnativi (a meno che non si stia scherzando con la DEMOCRAZIA);
2) IL RISPARMIO NON E’ SUFFICIENTEMENTE MOTIVATO : non si risparmia MAI sui costi della DEMOCRAZIA;
3) LA RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI E’ SOLO PARZIALE (l’abolizione del Senato tout court e la riduzione dei deputati, l’abbattimento dei benefit e dei vitalizi avrebbe più senso);
4) L’ACCENTRAMENTO DEI POTERI DALLE REGIONI AL GOVERNO RENDE PIU’ DIFFICILE LA PRATICA DIFFUSA DELLA DEMOCRAZIA

PER TUTTI QUESTI MOTIVI CHE NON POSSONO ESSERE SMENTITI (in quanto sono riscontrabili nella lettura del testo di riforma che si vorrebbe approvare) VOTIAMO NO!

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Un suggerimento (modesto) a Gianni Cuperlo

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Un suggerimento (modesto) a Gianni Cuperlo

Ascolti ciò che ha detto (o – meglio – non ha detto!) ieri sera Matteo Renzi a “Che tempo che fa”.
Forse sarebbe il caso di fidarsi poco di quel “venditore di fumo”!

Ha confermato proprio la “fumosità” di quel fantomatico accordo che lui ha sottoscritto. Fino a ieri sera ero convinto del fatto che si fosse giocata una partita le cui conclusioni ritenute positive avevano indotto il “rappresentante” della minoranza ad accoglierle.
Subito però si erano levate critiche relative alla “fumosità” della proposta. Qualcuno aveva dubitato e considerato “pretestuose e pregiudiziali” tali critiche, espresse in modo particolare da Speranza e Bersani.

Ieri sera Renzi su quella proposta ha glissato, non ha risposto alla domanda di Fazio.

Gianni Cuperlo forse dovrebbe rivedere la sua posizione. Se lo fa chiarisce meglio il suo ruolo; se non lo fa prosegue in questo gioco ambiguo che non è compreso né da chi è in maggioranza (che tuttavia gode della sua “adesione”) né da chi è in minoranza che lo etichetterà ancor più come un “traditore”!

BREVISSIMO PROMEMORIA PER LE ITALIANE E GLI ITALIANI ALL’ESTERO – VOTARE NO il 4 dicembre è un atto di cittadinanza attiva Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!

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BREVISSIMO PROMEMORIA PER LE ITALIANE E GLI ITALIANI ALL’ESTERO – VOTARE NO il 4 dicembre è un atto di cittadinanza attiva Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!

Le italiane e gli italiani che sono all’estero ricordino quali sono i motivi per cui hanno dovuto scegliere per rincorrere i loro sogni e valorizzare le loro competenze una sede lontana dal loro Paese.
Nulla è cambiato in questi due anni. Solo chiacchiere nient’altro che chiacchiere e legislazioni favorevoli al “gotha” dell’imprenditoria ed alle lobbie finanziarie nazionali ed internazionali. A partire dal mitico “Jobs Act” che non ha creato nulla di nuovo se non provvisorie ed illusive condizioni tutte riviste al ribasso; per non parlare della cosiddetta presunta “Buona Scuola” che ha creato solo una grande confusione.
I giovani tentano di collocarsi in Italia dalle Alpi ai Nebrodi, ma non solo trovano porte chiuse (aperte solo ai pochi raccomandati le cui competenze sono collegate al numero di amici e parenti facoltosi) ma non ottengono nemmeno ascolto: care giovani e cari giovani inviate pure curriculum ma non attendetevi di essere richiamati anche se fosse per sentirvi dire che non vi è posto per voi. Viceversa all’estero dopo poche ore dal ricevimento del vostro curriculum sarete contattati telefonicamente o per mail e da quel momento in poi se le vostre competenze sono valide le porte saranno aperte e potrete mettervi alla prova!
Bene! Ricordatelo, care giovani e cari giovani! Nulla cambia se non cambia la classe dirigente politica di questo Paese. Non servono certo per voi, per migliorare le vostre condizioni di lavoro e di studio le modifiche costituzionali. Chiedetevi come mai non siano stati applicati mai nella loro interezza gli articoli della prima parte della Costituzione italiana! E chiedete invece con forza che lo siano! Con la forza del NO a modifiche che invece stravolgerebbero in linea presidenzialistica la nostra Repubblica per dare fiato e forza ad un apparato politico corrotto e poco propenso ad ascoltare seriamente i problemi della gente comune, al netto di atteggiamenti pauperistici di mere concessioni di piccole prebende a scopo elettorale.

VOTARE NO il 4 dicembre è un atto di cittadinanza attiva

Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!

4 dicembre 2016 – Questa Riforma è da rigettare con un secco NO

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4 dicembre 2016 – Questa Riforma è da rigettare con un secco NO

Li hai guardati in volto costoro che si dicono “paladini del cambiamento”  ed accusano i sostenitori del SI  come difensori esclusivi dei propri privilegi?

Credo che sia più vicino alla verità proprio il contrario…e l’affermazione è ancor più offensiva allorquando i sostenitori della proposta referendaria si alterano di fronte a rilievi come questo mio, sentendosi da questi offesi.

Uno dei temi ricorrenti a sostegno della proposta è che si attende da troppi anni tale modifica, con la sottolineatura che verrà abolito “finalmente” il bicameralismo – verrà ridotto il numero dei parlamentari – verranno realizzati straordinari ed esorbitanti risparmi – verrà modificato il rapporto Stato/Regioni.

Proprio perché non sono veri questi tre assunti tra i quattro che appaiono sulla scheda referendaria e l’ho spiegato in altri miei post, questa Riforma è da rigettare con un secco NO.
E allora dopo averla bocciata, si proceda sul serio 1) ad abolire del tutto il bicameralismo; 2) a ridurre – oltre che con l’abolizione del Senato – il numero dei parlamentari dell’unica Camera; 3) a ridurre – in questo modo – in modo sensibile ed inequivocabile i costi della Politica; 4) a valorizzare le Regioni operose, sanzionando gli sprechi delle altre.

Occorre in particolare realizzare pienamente e correttamente senza indulgere in sofismi accademici gli articoli della prima parte della Costituzione ed evitare costruzioni barocche nella redazione dei nuovi articoli.

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NON CI RESTA CHE VOTARE NO!!!

NON CI RESTA CHE VOTARE NO

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LA VITTORIA DI TRUMP E’ UN SEGNALE INEQUIVOCABILE RELATIVO AL PERICOLO CHE CORRIAMO NOI IN ITALIA – SOPRATTUTTO SE VENISSE APPROVATO IL NUOVO IMPIANTO COSTITUZIONALE E NON SOLO PER LA LEGGE ELETTORALE “ITALICUM” LE CUI SORTI MI INTERESSAVANO RELATIVAMENTE ESSENDO INVECE LA “RIFORMA” L’ELEMENTO VERO DISCRIMINANTE VERSO LA FORMA DEMOCRATICA DELLA NOSTRA REPUBBLICA – CON IL NUOVO IMPIANTO IN NOME DI UNA GOVERNABILITA’ FRETTOLOSA MA EVIDENTEMENTE NECESSARIA A CONDIZIONARE (PIEGARE) ALLA VOLONTA’ DELLE ELITE FINANZIARIE LE SCELTE DEI FUTURI PARLAMENTARI TUTTO SARA’ POSSIBILE, IVI COMPRESO LA MODIFICA DELLA PRIMA PARTE DELLA COSTITUZIONE – QUESTO SARA’ POSSIBILE IN QUANTO AVENDO MAGGIORANZE FORTI E NUMERICAMENTE SOLIDE POTRA’ ESSERE UTILIZZATO L’ART.138 PER SIMILI NEFANDEZZE ANTIDEMOCRATICHE – NON CI RESTA CHE VOTARE NO

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DI UNA COSA SOLA SONO CONVINTO: SE PASSA IL NO POTREMO AVERE MODIFICHE CHE SONO SUGGERITE DAL POPOLO – VICEVERSA AVREMO LE MODIFICHE DECISE DALL’OLIGARCHIA

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DI UNA COSA SOLA SONO CONVINTO: SE PASSA IL NO POTREMO AVERE MODIFICHE CHE SONO SUGGERITE DAL POPOLO – VICEVERSA AVREMO LE MODIFICHE DECISE DALL’OLIGARCHIA

LA VIOLENZA VERBALE DI RENZI SOSTENUTA DALLA VIOLENZA VERBALE DEI SUOI SUPPORTER CAPEGGIATI DALL’ATTUALE SINDACO DI FIRENZE NON E’ AFFATTO INFERIORE A QUELLA DEI RIMESTATORI CHE HANNO – AD ARTE E FINANZIATI CHISSA’ DA CHI(?!) – ROVINATO LA MANIFESTAZIONE CIVILE DEI CIVILISSIMI CITTADINI A FAVORE DEL NO A QUESTA SCIAGURATA PROPOSTA REFERENDARIA.
TUTTE/I COLORO CHE SOSTENGONO GLI INSULTI URLATI NEI CONFRONTI DI PACIFICHE E CIVILI RIMOSTRAZIONI E CRITICHE TUTTE INSERITE NEL MERITO DELLA DISCUSSIONE IN ATTO E NON PROVENIENTI DA DIKTAT CENTRALISTICI ED OLIGARCHICI SARANNO COMPLICI E COLPEVOLI DI QUANTO LA STORIA DEL NOSTRO FUTURO (Sì – QUELLA DI NOSTRI FIGLI E NIPOTI, CHE NELLA PROPAGANDA DEI FAVOREVOLI SEMBRANO ESSERE COLORO CHE NE DOVREBBEVERO RICEVERE VANTAGGI) CI RISERVA.
COLGO UNA DELLE OCCASIONI CHE FAVOREVOLMENTE CI VIENE OFFERTA SU UN PIATTO D’ORO PER SOTTOLINEARE COME GLI OPPOSITORI (ED IN PARTICOLARE QUELLI INTERNI AL PD) SIANO ETICHETTATI COME DIFENSORI DEI PROPRI PRIVILEGI: VALE A DIRE CHE NESSUNO PIU’ DOPO QUESTO REFERENDUM AVRA’ PRIVILEGI DALL’ATTIVITA’ POLITICA? EH NO: CONTINUERANNO AD AVERLI COLORO CHE DIRANNO “SI’” A CAPO CHINO ASSENTENDO AL VOLERE DEL RE.
DI UNA COSA SOLA SONO CONVINTO: SE PASSA IL NO POTREMO AVERE MODIFICHE CHE SONO SUGGERITE DAL POPOLO – VICEVERSA AVREMO LE MODIFICHE DECISE DALL’OLIGARCHIA

reloaded ad uso di coloro che ritengono che la proposta referendaria possa affrontare e risolvere la pretesa lentezza delle istituzioni

reloaded ad uso di coloro che ritengono che la proposta referendaria possa affrontare e risolvere la pretesa lentezza delle istituzioni

SE NON SI CAMBIANO LE TESTE NULLA CAMBIA – REGOLE NUOVE DA GENTE NUOVA – RENZI E’ VECCHIO E VA ROTTAMATO – FACCIAMOLO CON IL REFERENDUM

Imparare a dire NO

RILEGGENDO L’ART.70

Ieri sera Renzi nell’incontro con Gustavo Zagrebelski ha detto che il nuovo Senato si riunirà ogni venti-trenta giorni per i suoi lavori.

Siete pregati di dare un’occhiata (ma avete la possibilità di leggere il tutto con la dovuta attenzione) per farvi un’idea su come sarebbe applicato questo articolo con una o due (ma sì, abbondiamo!) riunioni al mese, svolte da Sindaci e Consiglieri regionali scelti ovviamente dai Consigli regionali di appartenenza (quali garanzie vi saranno su equilibri politici con la Camera dei deputati non si sa), che dovranno occuparsi non solo dei loro territori ma anche della legislazione nazionale.

Quando si dice “scendere nel merito”!

L’articolo 70 della Costituzione è sostituito dal seguente:

«Art. 70. — La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all’articolo 71, per le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l’ufficio di senatore di cui all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma.
Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all’esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L’esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all’articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all’articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d’intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all’esame della Camera dei deputati».

BASTA UN “NO” AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE e poi ci pensiamo noi!

BASTA UN “NO” AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE e poi ci pensiamo noi!

Se vince il NO forse potremo fare una Riforma che riduca in maniera seria il numero dei parlamentari; che riduca in maniera seria i costi delle istituzioni; che sappia premiare il “merito” delle Regioni operose e sanzionare in modo serio quelle sprecone; che riesca a diffondere sui territori la pratica della Democrazia. BASTA un “NO” e poi ci pensiamo noi!