ANTE E POST – un avvio di percorso (DE VITA NOVA)- intro 4 e fine

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ANTE E POST – un avvio di percorso (DE VITA NOVA) – intro 4 e fine

Notte insonne, di angosce irrisolte, di grandi attese e di profonde incertezze. A chi appaio sicuro e deciso obietto che non può conoscermi; non sono mai stato pienamente a difesa delle mie idee, consapevole della parzialità di esse. Molti non sanno, non possono saperlo, che nutro profondi dubbi “storici” su quel che sarebbe stato il mio ruolo sociale e politico fossi vissuto nella prima parte del secolo scorso. Ma quando mi ritrovo a sentirmi accusato di “parzialità” da parte di elementi la cui Cultura è molto diversa e lontana – inevitabilmente, perché è nella realtà delle cose – dalla mia, appaio imperioso offensivo ed arrogante. E, questo, mi fa sentir male. La certezza assoluta alberga nell’animo degli idioti.
Ecco, dunque, i motivi della mia insonnia. Acuiti da uno scontro sociale intenso e forse inatteso, inopportuno. Ma tant’è! Le accuse reciproche sono pesanti ed incidono sulla vita di amicizie consolidate. Accuse incrociate, fondamentalmente insensate: ciascuno ha diritto ad essere portatore di una porzione di verità, costituita attraverso le personali esperienze di vita.
La sveglia è crudele – avevo ripreso sonno – ma necessaria: e non sono mai stato un dormiglione. Come sempre tutte le altre mattine, carico la moka, accendo il gas e poi corro a mettere ordine nella mia persona e nelle mie carte. Bevo il primo dei caffè mattutini e poi mi reco a lavarmi: non ho bisogno di asciugare i capelli nè di pettinarli, per fortuna! Mia moglie dorme tranquilla. Io esco. La giornata sarà lunga e piena di buone sorprese.
“Mi puoi chiamare fascista” pensavo tra me e me, mentre andavo a piedi alla Sezione elettorale “mi puoi chiamare comunista, declinando tali addebiti in vario e multiforme modo. Ed io posso pensare e fare altrettanto, ma nessuno di noi avrebbe l’intera ragione. E, poi, ci penserà il popolo. Così sia.” mi sono detto mentre camminavo quella mattina; ed è così che è stato!
Sono passati alcuni giorni nei quali ho scelto il silenzio – il mio Blog è rimasto vuoto – proprio perché “storicamente” ritengo che l’espressione popolare debba essere rispettata anche se occorre considerarla come una delle tante tappe della nostra breve esistenza.
Ed ora andiamo a disintossicarci con un bagno di umile Cultura. Dove sono le mie allieve, i miei studenti? Signore e signori, andiamo a cominciare.

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