RITORNO A CASA – terza parte

RITORNO A CASA – terza parte

“Tanto” lei pensa “non c’è nessuno di sotto!”
Ma, a quell’ora, di giorno non disturba davvero nessuno ma ci preannuncia allo stesso tempo il supplizio notturno con le sue “tacchettiate” ritmiche in un anda e rianda senza senso intorno alle tre, a volte alle quattro, del mattino, facendoci sobbalzare dal sonno.
Cosa farà mai, la benedetta? a quell’ora? Rumoreggiando lava i panni a mano (si sente lo sciabordio ed il risciacquo “accurato”), carica la lavatrice che non deve proprio essere una Whirlpool, avendo una centrifuga rumorosissima (lei di certo è una brava massaia, dal momento che utilizza questi elettrodomestici che consumano minore energia nelle ore notturne) e poi con un’ultima tacchettiata di anda e rianda stende il bucato, cosicchè noi la mattina troviamo lenzuola ed altra biancheria stesa sui fili del balcone, non solo sui suoi ma anche sui nostri, perché nel buio frequentemente lascia cadere qualcosa, che si appoggia sui nostri fili; a quel punto immagina che attenda un colpo di vento che lo sospinga giù o forse in periodi poco ventosi – poiché da quelle parti di pratica la pesca al polpo – utilizzerà la caratteristica lenza con ami multipli per ripescare il capo di biancheria “perduto”.
Ma quando come in questo caso noi ci siamo, abbiamo un grande piacere in questo inaspettato “cadeau”, perchè lo utilizziamo come merce di scambio a scopo pubblicitario. Infatti ci diciamo “Molto bene! più tardi si andrà a salutare la signora, così si renderà conto che siamo tornati!” Tocca di solito a me, l’uomo di casa, andare a rappresentare il nostro arrivo, attraverso la consegna dell’ostaggio. Con la speranza che per qualche giorno limiti il suo attivismo notturno.
E, poi, ci viene da sorridere pensando a come la descrisse nostra figlia, in modo ingenuo tipicamente infantile. poichè utilizzava scarpe rumorose, simili a zoccoli, le venne spontanea (absit iniuria verbis) linguisticamente la parola “zoccolona”. Di certo impropria nell’accezione campana ma concreta e coerente per gli effetti che ci faceva.

…fine terza parte … continua

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