MALDIFIUME – Simona Baldanzi – allo Spazio AUT di via Filippino 24 giovedì 23 marzo ore 21.00 – parte 2

maldifiumecopertina
MALDIFIUME – Simona Baldanzi – allo Spazio AUT di via Filippino 24 giovedì 23 marzo ore 21.00 – parte 2

“Siamo già in mezzo a te. Le increspature che fa l’acqua sembrano trine e pizzo e il tuo grande lenzuolo ha i disegni delle sponde, degli alberi, delle nuvole. Oggi rifletti più che mai, ti fai specchio per me che sto qua a prendere il vento e gli schizzi in faccia….”

Una lunga dichiarazione d’amore per le acque del fiume, ma anche per la vita che scorre sulle sue sponde o poco al di là di queste: “Maldifiume” di Simona Baldanzi è una delle ultime creature del suo ingegno tipicamente antropologico di ricerca costante sui territori antropici. Ad accompagnarla in questo viaggio una “picciol compagnia” alla quale di volta in volta si aggregano personaggi e personalità dei luoghi, a rappresentare la straordinaria e vivace ricchezza della Cultura popolare e di quella accademica, che a quei territori appartiene.

“L’Arno per mesi è diventato per me una parola detonatore di storie, riflessioni e incontri” (pag. 169).

Già dal primo capitolo si avvertono i segnali di un’illuminazione progressiva civile e militante che prende il via dall’infanzia passando per la pubertà e l’adolescenza in pochi tratti di penna; “Maldifiume” è un capolavoro di sintesi fulminante che passa da un continente all’altro, facendo rievocare sprazzi di memoria e non manca di essere, oltre al libro di viaggio che appare, un inno alla libertà delle donne e degli uomini ed una denuncia a tutte le limitazioni che a queste vengono prodotte da regimi dittatoriali e violente repressioni (riferimenti appropriati alle repressioni sudamericane dell’ultimo scorcio del secolo scorso; le più recenti figure di Giulio Regeni, Serantini, Cucchi, Aldrovandi, Uva; le stragi nazi-fasciste).
La libertà, poi, profonda della libera gente toscana, rappresentata da figure femminili protagoniste della civiltà del lavoro, pervade l’intera narrazione che solo apparentemente è rapsodica-frammentaria, ed è capace di distribuire conoscenza ed emozioni.
E poco importa che dopo poche pagine si sappia più o meno come vada a finire: è in ogni caso un viaggio esistenziale che accompagna ciascuno di noi dall’alba al tramonto, dall’infanzia alla maturità in una perenne trasformazione e rinnovamento. E’ un ciclo incessante che accompagna ciascuno di noi: è la nostra vita.

luminaria-di-san-ranieri-bancarella

“MALDIFIUME – acqua, passi e gente d’Arno” di Simona Baldanzi – edicicloeditore

C’è poi un filo che percorre l’intera narrazione: è un “laccio giallo”.

Axquario signature_2 (1)