Il mondo cambia, cambia la Sinistra

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Il mondo cambia, cambia la Sinistra

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2017/04/26/news/licenziato-per-furto-ma-troppo-tardi-deve-essere-riassunto-1.15249713

Sono in tanti a sapere che alcuni di noi, di certo il sottoscritto, hanno voluto che nei documenti programmatici prima e poi nel nome della nuova formazione “unita” che abbiamo avviato a creare nei mesi scorsi (ben prima che ci fossero Art.1 MdP o Campo Progressista), vi fosse la dizione “Sinistra”.
In verità nelle due occasioni in cui ci siamo incontrati sia a San Paolo che a Paperino sono stato io a formulare la proposta, votata poi a maggioranza, credo qualificata, dei presenti. Chi vi si opponeva non era certamente appartenente alla Destra o a settori moderati; credo che nei loro ragionamenti forte fosse la preoccupazione del discredito o – se vogliamo essere meno catastrofici – del pregiudizio di una larga parte dell’elettorato progressista nei confronti della Sinistra. E forse non si è mai ragionato apertamente delle ragioni di tali dubbi e probabilmente, affinchè non sia troppo tardi, è l’ora di analizzarne alcune per illuminare meglio il nostro cammino.

Su “Il Venerdì” del 12 maggio un piccolo trafiletto in fondo a destra della pagina 47 riporta un caso sul quale dovremmo poter discutere in modo aperto. Lo riassumo, prendendolo però solo come punto di riferimento: “Un dipendente di un negozio viene scoperto mentre sottrae beni dal luogo di lavoro. I titolari gli inviano la lettera di contestazione il 19 marzo 2013. Per rispondere, il dipendente ha impiegato otto giorni: la sua giustificazione è arrivata il 27 marzo. A questo punto la lettera di licenziamento della società viene spedita il 22 aprile, ben 11 giorni dopo i quindici previsti dal Contratto Nazionale di lavoro. Il giudice ha annullato il licenziamento ed ora il dipendente dovrà essere riassunto.”

Non c’è segnale di discussione sul “merito”, ma soltanto interpretazione della legge in modo rigido. Poichè certamente i Sindacati si ergeranno a difesa del lavoratore che tuttavia non si difende sui termini dell’accusa, ed è “dunque” ladro confesso, questo è un modo di essere della Sinistra? Lo chiedo perché se ne possa discutere, ma “ovviamente” la mia opinione è che chi sbaglia debba essere sanzionato ed a maggior ragione, se si interrompe il rapporto di fiducia tra l’imprenditore, l’artigiano, il privato professionista ed un suo dipendente, non sia nella maniera più assoluta possibile ascrivere alla Sinistra la difesa “tout court” ed a prescindere dal reato. Sarebbe assurdo costruire intorno all’atteggiamento illegale un’aurea antropologica che finisca per discriminare una delle due parti, semmai quella che consideriamo “non di Sinistra”, attingendo alle memorie antiche di un rapporto meramente conflittuale tra la classe borghese capitalistica e quella operaia.

Scrivo questo post anche perché, avendone pubblicato ieri un altro ed avendolo inviato in diretta su una chat, “Alternativa 19”, mi sono state rivolte benevoli critiche in relazione alla mancanza di una vera e propria volontà da parte delle forze politiche di costruire un livello di partecipazione attiva diffusa sui territori. La critica, ripeto “benevola”, rilevava che esistono Partiti e Sindacati che organizzano la partecipazione, aggiungendo che anche il nostro “A SINISTRA” ha questo scopo ed in qualche modo lo sta attivando.
Penso che sia solo in parte vero, anche perché – bisogna fare attenzione a quel che dico – una vera e propria partecipazione non pone limiti e raccoglie dubbi, perplessità, interrogativi alla ricerca di soluzioni che devono necessariamente appartenere alla Sinistra con i suoi fondamentali principi e valori ma non per questo debbono essere declinate in modo acritico ed innovativo.

Il mondo cambia, cambia LA SINISTRA! ma è pur sempre SINISTRA! senza alcuna paura di menzionarla!

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