PROVE DI DIALOGO sulla Sinistra (dal 2014 a oggi)

PROVE DI DIALOGO sulla Sinistra (dal 2014 a oggi)

Il mio blog è un luogo nel quale esercito la mia cittadinanza attiva e le mie passioni culturali. Negli ultimi tempi, deluso profondamente dalla deriva personalistica del Partito che ho consapevolmente contribuito a fondare (la consapevolezza, se si vanno a leggere le fasi che hanno contraddistinto la nascita del PD e le mie posizioni, è stata sempre caratterizzata dalla mia presenza critica: il PD nasceva per superare le criticità delle forze politiche, con il desiderio di ampliare il confronto democratico a Sinistra, e le mie battaglie sin dal 2007 si sono indirizzate verso quell’obiettivo, avendo rilevato già in anticipo molte tra le tantissime contraddizioni presenti, che avrebbero finito per mortificare l’impegno onesto di tantissimi militanti a vantaggio di poteri locali resistenti e reazionari), mi sono impegnato insieme ad altri vecchi amici e compagni a lavorare per la costruzione di una possibile Alternativa di Sinistra a partire dai nostri territori.
Trovo utile, però, ricostruire alcune fasi, senza partire da tanto lontano. Cercherò di avere il tempo per parlare delle mie esperienze nella fase di avvio del PD in altra occasione.
Nel 2014, allorquando già il mio rapporto con il PD era logorato, nell’approssimarsi della campagna elettorale per le Amministrative (il Comune di Prato era governato da una Giunta di Centrodestra) alcuni di noi – io e miei amici-compagni – ci avvicinammo (invitati peraltro a farlo, avendo acclarato il nostro malessere) alla “galassia” della Sinistra che si riuniva in preparazione dell’appuntamento elettorale. Eravamo considerati, a conti fatti, portatori (non del tutto) sani di un virus particolare contratto evidentemente nell’atto fondativo del PD, per la qual cosa non ci sentivamo del tutto a nostro agio, anche se cercammo, stimolati a partecipare in modo concreto, di proporre una modalità di confronto che avevamo praticato con successo sui nostri territori, e che fu immediatamente bloccata senza tante spiegazioni, forse perchè “infetta”.
Quello che accadde dopo, e forse spiega il rifiuto di un nostro specifico contributo troppo chiaramente “alternativo”, è scritto sul web ( http://www.po-net.prato.it/elezioni/2014/ ).
Consultatelo per andare avanti, in tutti i sensi.

Di certo ricordo bene gli inviti di Diego Blasi a noi reprobi piddini per riportarci all’impegno. Ma dove? All’interno di un percorso apparentemente alternativo ma parallelo e subalterno al Partito Democratico. Infatti la Sinistra (Sinistra, Ecologia e Libertà – SEL e Federazione della Sinistra) non si pose in alternativa al PD ma ne sostenne il candidato Sindaco Biffoni.
Andate a scorrere i risultati delle due liste e troverete le risposte alla necessità di un soggetto alternativo al PD, ancor più oggi dopo le ”prove” pessime di un’Amministrazione che non ha mai nascosto il suo sguardo più attento al consenso delle Destre piuttosto che a quella parte che doveva essere naturale punto di riferimento di una forza che nasceva per rafforzare la partecipazione democratica alla ricerca di una maggiore equità sociale: la Sinistra democratica e progressista.

La recente discussione sul nome potrebbe però essere a questo punto e nuovamente (nessuno di noi auspica la ripetizione del percorso del 2014) una delle cartine di tornasole sulle paure e le contraddizioni dell’attuale Sinistra con la quale abbiamo accettato di confrontarci e nella costruzione della quale vogliamo essere partecipi e protagonisti. Segnare il territorio ideologico (troviamo che sia una vera e propria “baggianata” ad uso dei creduloni, e purtroppo ce ne sono tanti in buona fede, questa idea che le ideologie siano tramontate) è fortemente necessario per la creazione di un’identità che serve più all’esterno che all’interno. Probabilmente è molto più importante, per chi propone tale soluzione, il non inserimento del termine “Sinistra” piuttosto che per coloro che vi si oppongono ribadendo la necessità di contraddistinguersi: non si sa mai che qualche epigono-peduncolo del PD in sede di competizione elettorale non tiri fuori nella sua denominazione occasionale una pseudo appartenenza alla Sinistra!
In verità ciò che sarebbe più urgente è un progetto che, partendo dalle infinite criticità dell’azione amministrativa e dalle mancanze democratiche sui nostri territori, segni irrevocabilmente la differenza tra PD e SINISTRA.

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