STORYTELLING A SAN PAOLO

STORYTELLING A SAN PAOLO

Nel 2015 all’interno del Progetto “Trame di Quartiere” svolto nel Quartiere San Paolo e condotto da IRIS Toscana nell’ambito del PROGETTO PRATO della Regione Toscana alcuni di noi riuscirono a partecipare ad un Workshop di Storytelling condotto da un’esperta statunitense, Amy Irving e con l’ausilio di Massimo Bressan, Massimo Tofanelli e Sara Iacopini. In questo post una parte del procedimento lavorativo per il breve video prodotto.

PROGETTO
I bambini non attendevano altro; la neve era venuta giù molto densa e pesante di acqua e si era posata sui rami dei pini. Alle prime luci dell’alba il giardino sotto casa era tutto bianco ma a guardar meglio dall’alto della nostra casa i rami dei pini si erano piegati sotto il peso della neve.
Dopo una settimana arrivarono gli operai del Comune e senza preavviso tagliarono la gran parte dei pini ed anche due bellissime folte siepi di pitosforo; mia moglie se ne accorse soltanto al rientro dalla scuola e mi chiese di chiamare l’Assessore all’Ambiente del Comune per chiedere spiegazioni di questo modo barbarico di affrontare i problemi derivanti da una semplice anche se intensa nevicata. Ovviamente non vi era alcuna possibilità di tornare indietro; al danno della nevicata si era aggiunta la beffa della soluzione. Anche altri cittadini protestarono quando l’Assessore arrivò sul posto.
I giardini di via San Paolo accanto alla vecchia pieve erano frequentati soprattutto da persone che accompagnavano i loro cani a fare i loro bisogni; pochi i bambini che vi accedevano ma a noi sembravano ugualmente belli perché mantenevano l’ombra durante le giornate calde in Primavera ed in Estate ed alcuni anziani li frequentavano; in quel momento ci sembrò davvero di poter correre il rischio di doverne fare a meno. Ecco perché si protestava: non c’era molta fiducia nelle Istituzioni.
Forse la protesta fu tale da produrre una soluzione “positiva”: non immediatamente evidente, però!
Oggi i giardini sono ritornati ad essere frequentati come e più di prima. I vecchi alberi non ci sono più; ne sono rimasti solo due su sei, ma…
Traccia 2 – Un “piccolo gioiello nel cuore di San Paolo”
Mia moglie ed io abbiamo scelto di venire in San Paolo agli inizi degli anni Novanta perché l’appartamento in cui viviamo con i nostri due figli godeva di una vista panoramica eccezionale; di fronte c’è il Montalbano, Carmignano ed Artimino; a sinistra la vista si spinge fin verso il Duomo di Firenze; a destra la piana di Agliana e Pistoia; alle spalle i contrafforti della Calvana e poi Monteferrato e Montemurlo con la sua rocca. Non manca nemmeno la vista sul centro della città di Prato. E poi tutti i capannoni industriali, alcuni dismessi altri ancora funzionanti; e i grandi palazzoni costruiti senza troppe regole negli anni della crescita industriale ed economica che avevano visto affluire a Prato tanti immigrati prima interni poi stranieri. E poi…..
Sotto casa c’è un magnifico piccolo giardino.
Dall’alto lo osservo. E’ un luogo frequentato da diverse persone: bambini, signori e signore con i loro piccoli animali, anziani che nelle ore calde dei pomeriggi primaverili ed estivi si fermano a parlare delle loro vite e delle loro storie.
Non è stato sempre così: qualche anno fa non c’erano le siepi di rose selvatiche ed i bellissimi e rigogliosi glicini; di quel tempo sono rimasti in piedi solo tre altissimi pini, solo tre su otto.
In una notte di gennaio venne una grande nevicata; i rami dei pini si piegarono fino a toccare terra.
Il giorno dopo operai del Comune tagliarono alla base cinque pini.
La gente protestò anche perché temeva che fosse portato via quello spazio verde.
La protesta funzionò. Il giardino non solo fu salvato ma fu migliorato….
Il nostro giardino è davvero un piccolo gioiello comune.

Primo Storyboard
VIDEO
1) Una cartina topografica di San Paolo – a colori la più recente
2)Una mano indica un luogo – Zoom su di esso – I giardini accanto alla vecchia Pieve
3)Clip su giardino così come è ora
4)Nevicata – Video e foto
5)Il giardino tutto imbiancato (cercare foto adatte)
6)Operai al lavoro (cercare foto adatte)
7)Alberi tronchi (cercare foto adatte)
8)Proteste popolari (cercare foto adatte)
9) I giardini oggi (foto e clip)

SONORO (parlato)
1) San Paolo di Prato è un quartiere popolare caratterizzato da una forte immigrazione interna ed esterna

Traccia 2 – Un “piccolo gioiello nel cuore di San Paolo”
Mia moglie ed io, entrambi campani e flegrei, abbiamo scelto di venire ad abitare in San Paolo, quartiere popolare della città di Prato, agli inizi degli anni Novanta;
da casa nostra si gode di una vista panoramica eccezionale;
di fronte c’è il Montalbano, Carmignano ed Artimino;
a sinistra la vista si spinge fin verso il Duomo di Firenze;
a destra la piana di Agliana e Pistoia;
alle spalle i contrafforti della Calvana e poi Monteferrato e Montemurlo con la sua rocca.
Non manca nemmeno la vista sul centro della città di Prato.
E poi tutti i capannoni industriali, alcuni dismessi altri ancora funzionanti;
e i grandi palazzoni costruiti senza troppe regole negli anni della crescita industriale ed economica che avevano visto affluire a Prato tanti immigrati prima interni poi stranieri.
E poi…..
Sotto casa c’è un magnifico piccolo giardino.
Dall’alto lo osservo.
E’ un luogo frequentato da diverse persone:
bambini,
signori e signore con i loro piccoli animali,
anziani che nelle ore calde dei pomeriggi primaverili ed estivi si fermano a parlare delle loro vite e delle loro storie;
giovani che progettano i sogni del loro futuro, quello più vicino, quello più lontano.
Non è stato sempre così:
qualche anno fa non c’erano le siepi di rose selvatiche ed i bellissimi e rigogliosi glicini;
di quel tempo sono rimasti in piedi solo tre altissimi pini, solo tre su otto.

In una notte di gennaio venne una grande nevicata;
i rami dei pini si piegarono fino a toccare terra.
Pochi giorni dopo operai del Comune tagliarono alla base cinque pini.
La gente protestò anche perché temeva che fosse portato via quello spazio verde in una realtà povera di spazi verdi pubblici;
lo fece in modo civile ma fermo e deciso.
La protesta funzionò.
Il giardino non solo fu salvato ma fu migliorato….
Il nostro giardino è davvero un piccolo gioiello comune.

– Possibile variazione –
Sotto casa c’è un magnifico piccolo giardino.
Dall’alto lo osservo. E’ un luogo frequentato da diverse persone: bambini, signori e signore con i loro piccoli animali, anziani che nelle ore calde dei pomeriggi primaverili ed estivi si fermano a parlare delle loro vite e delle loro storie.
Non è stato sempre così: qualche anno fa non c’erano le siepi di rose selvatiche ed i bellissimi e rigogliosi glicini; di quel tempo sono rimasti in piedi solo tre altissimi pini, solo tre su otto. E non ci sono più le siepi di pitosforo.
Poi in una notte di gennaio venne una grande nevicata; i rami dei pini si piegarono fino a toccare terra.
Il giorno dopo operai del Comune tagliarono alla base cinque pini e le due siepi di pitosforo.
La gente protestò anche perché temeva che fosse portato via quello spazio verde.
La protesta funzionò. Il giardino non solo fu salvato ma fu migliorato….

Nelle prossime settimane pubblicherò il video.

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