UN NUOVO ANNO SCOLASTICO STA PER COMINCIARE – una scuola molto ma molto speciale

UN NUOVO ANNO SCOLASTICO STA PER COMINCIARE – una scuola molto ma molto speciale

Vengono da 45 paesi. Sono tutte straniere. In maggioranza sono donne, ma ci sono anche rappresentanti del “sesso forte” (!). Gli uomini sono 208 e le donne 343.
Undici di questi paesi sono dell’Europa, così come altri 11 appartengono all’Asia: otto sono i paesi del Nuovo Mondo, cioè le Americhe del Nord, del Centro e del Sud. Vi è anche una rappresentante di Timor Est. E 13 paesi formano il gruppo dell’Africa. Il gruppo più sostanzioso è quello dell’Asia con una presenza massiccia di donne cinesi (il gruppo più numeroso). Siamo a Prato in Toscana a pochi chilometri da Firenze.
Qui da alcuni anni il Gruppo Volontariato Vincenziano di Prato centro organizza Corsi di Lingua e Cultura Italiana per gli stranieri. I numeri di cui sopra sono relativi alle presenze dell’ anno 2016/2017. Le classi attivate suddivise per livello di preparazione di base (A/0, A/1, A/2, B/1) sono state 19 e sono state attribuite secondo turni rigorosamente prefissati ad inizio anno scolastico a ben 31 insegnanti volontari.

Ad organizzare il tutto una straordinaria coppia di coniugi, Lina Bellandi e Dante Bisori, coadiuvati da 5 volontarie per l’accoglienza e le funzioni di segreteria.

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Da alcuni anni faccio parte di quegli insegnanti volontari che operano negli spazi della canonica di San Bartolomeo in Piazza Mercatale. Quando siamo in quel luogo non ci chiediamo per niente quale sia la religione dei nostri allievi ma ne approfondiamo gli aspetti umani, provocando il dibattito in senso maieutico partendo, soprattutto con coloro che hanno preparazione di base tra l’A/0 e l’A/doppio zero (quest’ultimo livello non esiste ma esistono invece situazioni complesse relative al livello di scolarizzazione pregressa ), da argomenti “pratici” utili alla loro vita quotidiana (rapporti con le diverse realtà istituzionali, le principali attività quotidiane, l’approccio sanitario di primo intervento, etc etc).

Ovviamente, se il ragazzo o la ragazza che hai di fronte non ha “mai” frequentato una scuola – provengono da realtà estremamente periferiche – non sa neanche mantenere la matita o la penna dirigendola sul foglio, così come fanno i nostri piccoli quando principiano a frequentare corsi o sono indotti dai genitori o altri parenti a cominciare a produrre segni significativi sui fogli; e allora hanno bisogno di maggiore cura e di un lavoro specifico.

Domani, mercoledì 13 settembre, si riuniscono tutti i docenti volontari per avviare l’organizzazione che prenderà il via nel corso di questa settimana proprio in corrispondenza con l’avvio del “normale” anno scolsatico. Lo chiamiamo “Collegio dei docenti” così come quello di una vera e propria scuola. Agli studenti vengono forniti anche dei Libri di testo ma solitamente utilizziamo fotocopie con esercizi preparati ad hoc proprio per la differenza pratica con cui dobbiamo confrontarci ( i libri di testo sono quasi sempre inadatti alle esigenze pratiche degli allievi che abbiamo ) e la cosa più utile da farsi è affidarsi all’intuizione direttamente sul campo, dimenticando quelli che sono i canoni specifici dell’insegnamento della lingua basato su grammatica e sintassi e puntando sull’interesse ed il piacere, facendo emergere da tutti la passione per il sapere e la conoscenza, anche se si parte per necessità dal basso.

Uno dei momenti più emozionanti che voglio qui ricordare è quello che accadde un giorno quando mi accorsi di avere tra le dodici persone presenti rappresentanti di ben nove paesi diversi. A parte il fatto che ogni volta che avvio un rapporto di mediazione cognitiva con ciascuno di loro mostro a tutti la carta geografica e ad uno ad uno chiedo che mostrino dov’è il loro paese, in quella occasione di cui accennavo prima chiesi a ciascuno di cantare il proprio inno nazionale. Vi assicuro che la commozione coinvolse tutti e ciascuno avvertì in quel momento di essere amato e rispettato e le differenze sociali e religiose non contarono più.

Joshua Madalon

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