ANNIVERSARI continua PILLOLE sul 1917

ANNIVERSARI continua

PILLOLE sul 1917

Tra qualche settimana insieme ad Altroteatro a Montemurlo parleremo della Rivoluzione russa. Tre date: il 6, il 13 ed il 20 novembre. Nelle prime due utilizzeremo immagini e parole; nella terza avremo la collaborazione di un grandissimo esperto, il prof. Angelo d’Orsi che torna da queste parti dopo gli incontri degli inizi di giugno quando abbiamo parlato di Gramsci.
Queste che seguono sono PILLOLE di Anniversari e cioè – seguendo il percorso segnalato dal docente torinese di Storia del pensiero politico nel suo libro “1917 L’anno della Rivoluzione” – andiamo a trattare alcuni aspetti mese per mese. Siamo a Settembre e parliamo di quel che accadde a Settembre in Russia.

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Il mese di settembre del 1917 (100 anni fa) si aprì con la conclusione di una parte importante della prima guerra mondiale, combattuta nel Baltico tra la marina tedesca e la flotta russa.
A Pietrogrado era già insediato il governo provvisorio di Kerenskij ed i bolscevichi erano stati perseguitati (alcuni imprigionati altri costretti a nascondersi per evitare la prigione). La sconfitta di Riga condizionò inevitabilmente la parabola della Rivoluzione. I bolscevichi avevano sempre percorso la strada degli accordi con la Germania e si presentavano con un atteggiamento apparentemente pacifista in senso strumentale: il malcontento generale tra i militari e i civili (in gran parte operai e contadini) portò un deciso sostegno alla Rivoluzione tanto è che nel periodo giugno-settembre di quell’anno nelle Elezioni della Duma centrale e delle dume rionali di Mosca i socialisti rivoluzionari passarono da 58 a 14 membri, i Cadetti da 17 a 30; i menscevichi da 12 scesero a soli 4 membri, mentre i bolscevichi salirono da 11 a 47.
I socialisti rivoluzionari attraversavano un momento di grande difficoltà e sbandamento dovuto a forti divisioni interne, che portarono di lì a poco (il 25 ottobre) ad una scissione tra Socialisti rivoluzionari di Sinistra vicini e solidali con i bolscevichi e Socialisti rivoluzionari di Destra più simili ai menscevichi e per questo il Partito originario aveva già pagato caro in termini di voti e seggi tali scelte.
I Cadetti erano i membri del Partito Democratico Costituzionale che in in russo era “Конституционная Демократическая партия” e dalle iniziali K D emerse il nuovo nome. Si trattava di un partito di ispirazione liberale e si riferiva prevalentemente a quella parte della borghesia liberale che pur considerando importante la forma costituzionale privilegiava una matrice monarchica. Il successo relativo ma provvisorio nel periodo Giugno – Settembre è certamente dovuto al ruolo che questa parte ricopriva all’interno del Governo provvisorio panrusso, sorto dopo la caduta dello zar Nicola II e guidato da Kerenskji.
I menscevichi erano parte importante del Partito Operaio Socialdemocratico Russo e si erano progressivamente distinti dai bolscevichi guidati Da Lenin in modo netto relativamente al ruolo da svolgere in un futuro Governo. Per i menscevichi era importante partecipare al parlamento borghese allo scopo di educare progressivamente le masse per condurle poi alla Rivoluzione. I bolscevichi erano invece in pieno disaccordo su questo punto e forzarono la mano subito dopo il settembre. Tra menscevichi e bolscevichi le differenze anche relativamente alla guerra erano molto forti, essendo i primi sempre stati ambigui tra una opposizione morbida ed una difesa sostanziosa della guerra come “difesa della rivoluzione”.

Joshua Madalon

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