GRAMSCI e la Rivoluzione Russa – pillole di ANNIVERSARI con un articolo del 15 settembre 1917

GRAMSCI e la Rivoluzione Russa – pillole di ANNIVERSARI con due articoli del 25 agosto e del 15 settembre 1917

L’altro giorno abbiamo pubblicato un nostro post sul tema della Rivoluzione russa, analizzando alcuni aspetti collegabili al mese di settembre 1917.
Abbiamo anche accennato a Gramsci ricordando il nostro impegno a mantenere viva la memoria di quel grande uomo, politico, filosofo, storico, narratore.
Abbiamo annunciato peraltro gli incontri sul tema della Rivoluzione russa (a novembre saranno 100 anni dal suo compimento), aiutati anche dal prof. D’Orsi.
Oggi, 15 settembre 2017, vi trascriviamo due degli scritti di Antonio Gramsci pubblicati (anche se non firmati) su “Il Grido del Popolo” del 25 agosto e del 15 settembre 1917. Il primo è dedicato a due protagonisti avversari di quella Rivoluzione. Ovviamente Gramsci è a Torino e conosce solo quanto gli viene raccontato in tempi sfalsati. Poco egli sa di quanto sta avvenendo in contemporanea che è in minima parte quello che abbiamo trattato l’altro ieri su questo Blog, anche se il suo acume gli consente di comprendere pienamente quanto sta avvenendo. D’altra parte tra i suoi informatori c’è il prof. Concetto Omero cui appartiene lo stralcio riportato in partenza e riferito ad un articolo di quest’ultimo, dal titolo “Diagnosi interessata” e pubblicato su “L’Avanti!” del 10 agosto 1917.
Ricordiamo che Kerenski, dopo le “giornate di luglio” che erano state un nuovo annuncio della imminente “Rivoluzione”, il 6 agosto era diventato capo del governo.

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Lenin

Il grido del popolo

KERENSKY E LENIN

“Ecco così Kerenski mettersi da un lato contro la reazione che tenta rialzare la testa; eccolo all’opera, dall’altro lato, contro i massimalisti; ed ecco la dittatura che cerca, fra il proseguire della guerra e il desiderio di pace, il punto di appoggio nella tendenza media. Ma ecco Lenin ed i suoi fedeli lottare per la maggior conquista con quanto più è possibile imporre di rinunce ai detentori della ricchezza, non dimenticando che essendo il socialismo il punto di arrivo, occorre che le folle considerino il Governo d’oggi non come il legittimo rappresentante delle proprie aspirazioni, ma come il nuovo “migliore avversario” che ha preso il posto del peggiore avversario precedente”.

Questo lo stralcio di un articolo del prof. Concetto, stralcio di articolo che in brevi tratti fotografa chiarissimamente la situazione Russa compendiata nei suoi uomini più rappresentativi: Kerenski e Lenin. Per conto nostro aggiungiamo: forse Kerenski rappresenta la fatalità storica, certo Lenin rappresenta il divenire socialistico; e noi siamo con lui, con tutta l’anima.

LA RUSSIA E’ SOCIALISTA

Le avanguardie degli eserciti del Kaiser, comandate dal generale Korniloff, marciano su Pietrogrado, per ristabilire l “ordine”, per ripristinare la decaduta autorità, per domare la rivoluzione. I “prussiani” di Russia tentano la riscossa. Era prevedibile, è nell’ordine naturale delle cose. I questurini, mandati al fronte a combattere, ritornano con Korniloff, come gli emigrati francesi tentarono ritornare con Brunswig per punire i ribelli che avevano abbattuto la Bastiglia. I giornali borghesi che hanno accusato Lenin di ogni nefandezza per l’insurrezione massimalista del luglio che doveva servire ad accelerare il ritmo della rivoluzione, ora chiamano Korniloff “salvatore della patria” e incominciano a dire che anche Kerenski è venduto ai tedeschi.
Ma la rivoluzione russa non sarà fermata. I “prussiani” di Russia possono anche impadronirsi di Pietrogrado, possono anche per un momento sembrare i trionfatori, ma non riusciranno mai a cancellare la rivoluzione avvenuta nelle coscienze in questi sette mesi, le esperienze attraverso le quali è passato il popolo russo. La Russia è socialista; il fermento socialista ha lievitato le masse e queste, se pure potranno essere compresse momentaneamente dall’ondata reazionaria, riprenderanno il loro slancio in avanti.

(All’inizio dell’articolo si fa riferimento al tentativo (sventato) di golpe ad opera del generale Korniloff)

Nei prossimi giorni seguiranno altri post su questo tema; sono utili come “anticipazioni” degli interventi che, a cura di Altroteatro (Antonello Nave) e mio, saranno svolti il 6 ed il 13 novembre a Montemurlo.

Joshua Madalon

Foto di Agnese Morganti

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