A ruota delle dichiarazioni di Renzi dall’Annunziata (Rai 3) ed in risposta a quell’amico che mi ha inviato l’intervista che Roberto Speranza di Art.1 –MDP ha rilasciato a “Repubblica” oggi

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A ruota delle dichiarazioni di Renzi dall’Annunziata (Rai 3) ed in risposta a quell’amico che mi ha inviato l’intervista che Roberto Speranza di Art.1 –MDP ha rilasciato a “Repubblica” oggi

– Avevo già preparato questo post ma ho atteso che ci fosse una risposta da parte di Renzi: non mi aspettavo di più. Ha pienamente confermato quel che pensavo! –

Non è certo in discussione che il Partito Democratico abbia avuto nella sua “mission” iniziale la volontà di aggregare una parte dei “moderati illuminati” della società italiana! Voglio qui ricordare ancora una volta due questioni: intanto la seconda legata al fatto che sono un “fondatore” di quel Partito; la prima invece ed è la più importante è che ho contribuito a fondarlo “in prima linea” essendo, insieme alla compianta amica Tina Santini, coordinatore del Comitato – l’unico presente a Prato – per il Partito Democratico quando tanti non lo volevano perché temevano di perdere posizioni. Ed eravamo già scomodi, perchè credevamo “ingenuamente (?)” a quel che dicevamo e facevamo.
Trovo fuori luogo le affermazioni continue “non sono mai stato del PD; non l’ho mai votato!” che vengono da parte soprattutto di membri “autorevoli” a livello locale di quella molecola di Sinistra che è Campo Progressista.
Non essere stati fondatori nè esserne stati elettori non convince nessuno soprattutto in relazione alle prospettive: non esserlo stati non significa volerlo essere stati o volerlo essere in futuro.

Ed è questo che ci distingue: quelli di noi che lo hanno votato ieri, oggi non lo voterebbero più.
Soprattutto, e questo è certo, non voterebbero mai il PD a trazione “renziana” che a tutta evidenza poi non dispiace molto ai nostri interlocutori di cui sopra. Perché il PD a trazione “renziana” interpreta in modo molto lontano quell’assioma iniziale guardando non alla parte “illuminata” del Centro ma accordando credito proprio a quella parte più retriva e reazionaria della società italiana che, non trovando più sponda verso la Destra berlusconiana, proproneva e propone i suoi servigi per ottenerne vantaggi personali e per le proprie categorie.

Venendo ad oggi, e rispondendo a chi provocatoriamente posta sul mio whatsapp l’articolo di “Repubblica” di questa mattina, ritengo che faccia molto bene Speranza dell’MPD a stuzzicare Renzi ed il PD sui rischi che una divisione nel corpo della Sinistra (una parte minima della quale è nel PD; la stragrande maggioranza è nel “mare magnum” dell’astensione) possa comportare a vantaggio delle Destre. Fa molto bene a chiedere un confronto a 360° che comporti il riconoscimento che le Riforme tanto strombazzate sul Lavoro e sulla Scuola siano state contrassegnate da valori squilibratamente vantaggiosi per l’imprenditoria e per la Burocrazia e non hanno prodotto significativi pur minimi passi in avanti per i lavoratori e i maggiori fruitori della Scuola, cioè gli studenti, abbassando i livelli di Conoscenza a valori da Terzo o Quarto mondo.

Se, dunque, da parte di Renzi e del “suo” PD vi fossero segnali importanti positivi in tale direzione, ottimo l’intervento di oggi. Ma temo che non vi sia altra soluzione se non quella di mettere in piedi una solida ALTERNATIVA secca al PD che faccia da punto di riferimento di quelle migliaia e migliaia di cittadini “orfani” e “senza casa”. Se invece si vuole proseguire nell’ambiguità e nell’ipocrisia illudendo anche i propri elettori, lo si faccia pure; ma non ci si sorprenda troppo se ai commensali limitrofi venga riservato un pugno sul grugno, alla fine della corsa: nè più nè meno di quanto è già accaduto nel 2014.

Joshua Madalon

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