LAVORIAMO PER UNA VERA SINISTRA DI GOVERNO – con umiltà e costanza

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LAVORIAMO PER UNA VERA SINISTRA DI GOVERNO – con umiltà e costanza

La difficoltà che ha avuto il Partito Democratico a proporre una candidatura credibile che appartenga al nostro territorio (Prato, per la precisione) è il segno che tutte quelle che sono apparse critiche ingenerose, frutto di un rancore unilaterale, erano sempre più e sempre più concretamente – nell’andar indietro con la memoria agli ultimi tre anni – inviti alla riflessione inascoltati.
I difetti del prodotto iniziale, già denunciati con affetto da parte di tanti che vedevano nel nuovo soggetto politico la possibilità di superare metodi e pratiche che avevano caratterizzato in negativo la prima Repubblica, invece che dimunuire si andavano vieppiù moltiplicando.
Questo accadeva quindi già all’apparire del PD di Veltroni ed i suoi limiti venivano denunciati dal gruppo Democraticidavvero che si era costituito intorno alla figura di Rosy Bindi.
Alcuni di noi hanno vissuto un paradosso, creato dall’avvento del renzismo, con i suoi obiettivi di rinnovamento basati sulla rottamazione. Il personaggio appariva sostanzialmente molto simile a noi che chiedevamo un cambiamento forte, con una partecipazione dal basso che avevamo riconosciuto nella proposta di Fabrizio Barca, quella denominata “sperimentalismo democratico”. Ma a noi Renzi già allora non piaceva, ambizioso, arrogante, incapace di confrontarsi apertamente e democraticamente con chi, anche non in linea con il suo pensiero, avesse esperienze da mettere in comune.
I segnali dell’allontanamento progressivo dal PD erano sempre più forti, in misura crescente con la conseguente adesione al renzismo da parte di personaggi che nel corso del processo democratico, fatto anche di voti e di sconfitte interne (congressi) ed esterne (elezioni locali), si erano catalizzati intorno a Renzi; e di altri personaggi che avevano avuto storie molto diverse e lontane dalla Sinistra che allo stesso tempo, subodorando l’occasione propizia, si tuffavano a sostegno del nuovo leader. E lo facevano spudoratamente, contando anche su aiuti “interni” (voglio qui ricordare il caso del “registro” nel quale dovevano essere riportati tutti i dati dei certificati per la partecipazione alle Primarie: era stabilito che i registri fossero utilizzati e conservati da “responsabili” – al solito i Coordinatori – di Circolo all’interno di questi ultimi in armadi chiusi a chiave. Uno di questi registri, guarda un po’, era stato traslocato in uno studio privato il cui responsabile era uno dei sostenitori del Sindaco di centrodestra eletto nel 2009. La mia è un’asserzione confortata dall’affermazione pubblica di un ingenuo elettore): “interni” perché da quel che si evinse quel registro era stato affidato, come già accennato, ad un Coordinatore di Circolo, il quale aveva evidentemente ben pensato di affidarlo all’esterno, forse per poco o forse no. Ma questo poco importa!
Quell’episodio ha avuto un profondo significato rivelatore della deriva centrodestrista del Partito Democratico. D’altronde, come ebbe a dirmi l’attuale Segretario Provinciale, riconoscendo forse involontariamente le mie ragioni, non “condividevo più niente del PD”. E vorrei vedere!
Ora stiamo vivendo una fase significativa di trasformazione; molti hanno preso consapevolezza di quanto si è prodotto negli ultimi anni ed è venuto il momento di far sentire il proprio dissenso. Sarebbe stato meglio tutto ciò fosse avvenuto prima, con l’ascolto e con scelte ad esso conseguenti: non è accaduto e il dissenso è diventato sempre più forte, più compatto, più deciso. Ai miei amici e compagni di LeU ribadisco che non bastano loro, e soprattutto non è in assoluto opportuno che, per costituire e rafforzare LeU, sia prioritario mantenere rapporti con questo PD.

Dobbiamo essere distinti, diversi, non solo alternativi. Il PD non rappresenta più la Sinistra: noi dobbiamo invece rappresentarla; altrimenti rischiamo di essere non alternativi ma sostitutivi. E questo a me non piace proprio.

Joshua Madalon

fuochi-parco7-mb-CopiaLa mia firma

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