2 marzo 2018… a due giorni dalle elezioni

2 marzo 2018

Mancano due giorni scarsi alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. E probabilmente è anche il tempo di porsi qualche domanda, di rispondere a vecchi quesiti e progettare nuovi orizzonti. Chiedersi da dove stiamo venendo e dove potremmo andare: formule esistenziali naturali per tutti quelli che sentono di poter essere semprevivi, formule in ogni caso eterne che non possono avere risposte simili oltre che banalmente scontate.
In coda al “porta a porta” sotto la pioggia abbiamo incrociato un signore (si dice sia stato un “compagno”) che apparentemente ci dileggiava, al che ho risposto che “siamo giovani” (io e Manuele) ed a noi piace il contatto con le persone, anche quando alla domanda (banale) “Le dà noia se inseriamo questi volantini nelle cassette?” qualcuna ha risposto “Sì!”. Questo episodio si è verificato proprio davanti alle cassette postali di quel giovanotto (lui sì, un vero giovanotto ed un “nuovo” compagno, o meglio una nuova interpretazione dellì’essere “compagni”, ammesso che gradisca essere considerato tale) che si prendeva beffa di noi durante le tragiche “Primarie” del 2012 e del 2013, sottolineando come fossimo “vecchi” nello stile e nei metodi con cui cercavamo di aggregare, di fare proseliti: in modo particolare prendeva in considerazione l’inutilità delle “Feste” e delle discussioni in merito ai vari argomenti “perché il mondo era cambiato e noi non ce ne eravamo accorti”.
Salutando Manuele ho voluto ricordare gli epici giorni delle campagne elettorali su su per le montagne bellunesi con la mia 127 o con una 600 scassata del Partito insieme a Damiano Rech e quell’altro compagno di Sannicandro di Bari, che ho ritrovato dopo tantissimi anni non solo fisicamente ma pure nella stessa lista di Liberi e Uguali.
“Liberi e Uguali” per l’appunto, perchè? Non fosse esistita questa lista “alternativa” e competitiva probabilmente ciascuno di noi avrebbe votato solo con “rabbia” accrescendo il numero degli scontenti sbandati sans papiers oppure rinunciando ad esprimere un voto con l’assenza o in altro modo. E’ la migliore soluzione possibile? Qui siamo a un “dunque” molto significativo che a poche ore dal voto intendo ribadire. “Liberi e Uguali” – lo dico da tempo e in ogni occasione mi sia data – è un punto (d’aggregazione) di partenza: in me c’è determinazione, passione, consapevolezza della partita in gioco ma non passivo soggiacimento a vie d’uscita che non prevedano la costituzione di un Partito unico della Sinistra del quale possono “eventualmente” far parte senza avere pretese di “primazie” anche nuovi transfughi “interessati” dal PD. A Prato in vista delle elezioni amministrative comunali può accadere. In verità, come è purtroppo d’uopo nella Politica, patti chiari non ne sono stati messi in evidenza: si è detto tanto ed il suo contrario come ad esempio annunciare esiti di Centrosinistra (Bersani) insieme a esiti con il Partito unico della Sinistra (Civati, Fratoianni e Speranza, poi anche Grasso) insieme poi alla precisazione in corso d’opera da parte di Grasso che “solo nel caso di un necessario Governo di scopo” sarebbe stato possibile una partecipazione “ad hoc” di “LeU”. Apriti cielo! I detrattori si sono scatenati in netta malafede!
Comunque sia, poichè non sono più disponibile a sostenere posizioni poco chiare, non aspetterò nemmeno un millesimo di secondo (pronto a battere tutti i record) per rinunciare a condividere percorsi che ripropongano vecchie strade ormai per me deludenti.
Nelle prossime ore esplicherò altre motivazioni per cui – finora – con convinzione e fiducia ho sostenuto “Liberi e Uguali”.

Joshua Madalon

Facsimile MORI 001

Facsimile 1 Riviello 001

https://www.facebook.com/liberieuguali2018/videos/550624678640064/?fref=gs&dti=443496962353779&hc_location=group

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *