La società degli uomini senza capo nel XXI secolo

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La società degli uomini senza capo nel XXI secolo

A loop ripetono quello che suggerisce il loro capo “senza capo” e tutti si ostinano a ripetersi ed assomigliare al loro capo “senza capo” e così alla fine tutti sono “senza capo”. E continuano così imperterriti a diffondere idiozie, imitando il loro capo “senza capo”, quella sorta di infante imbronciato “c’’o pizzo a chiagnere” e a dirci che “è tutta colpa di quel 60% che ha rifiutato di approvare quella schifezza di “riforma costituzionale” che concentrava in modo irrevocabile i poteri del Premier, riducendo a zero la possibilità di scelta dei rappresentanti parlamentari da parte degli elettori.

Certo, il giocattolo è stato rotto ed il bimbo piange.

Sarebbe del tutto naturale se si trattasse di bambini.

Ma qui stiamo a parlare di un Premier! e di tante altre persone che dovrebbero essere mature e che invece continuano a sostenere inverosimilmente che quella del 4 dicembre è stata una scelta sciagurata che ha condizionato tutta la legislatura residua. I sostenitori di questa “idiozia” aggiungono anche che il “Rosatellum”, origine del disordine attuale post 4 marzo, non poteva essere diverso – per colpa del bicameralismo – e fanno finta di dimenticare che lo hanno strutturato in quel modo squallido e sgangherato, presupponendo di 1) dover mettere in difficoltà il M5S che viveva la sua ascesa irresistibile nei sondaggi che gli assegnavano in modo progressivo sicura vittoria nel ballottaggio; 2) poter costruire una “grande coalizione” tra PD e FI.

E, invece, è accaduto che, proprio la prosopopea del PD e del suo “capo senza capo” con i suoi “senza capo” ha fatto calare in modo sostanzioso i suffragi a quel Partito, riducendo nel contempo le aspettative di FI, mentre gli elettori premiavano con un “assegno – per ora e a scadenza – in bianco” il M5S che è stato l’unico negli ultimi anni a prospettare un cambiamento. Sarà difficile attuarlo, l’ho già scritto in più occasioni, e problematico affrontare tutti gli impedimenti al cambiamento. Sarà durissima e disperata la lotta; ma se non ci si riuscisse con questi esseri presumibilmente anch’essi “senza capo” questa società sarebbe destinata ad un più duro e rapido declino morale, inarrestabile. E’ una bella sfida per la quale per ora non si intravede la possibilità di riuscire.

Malgrado tutto questo drammatico quadro non si perde occasione di aggiungere sciocchezze a sciocchezze come quella della Ministra Fedeli che, pur dichiarando di condividere la protesta di alcune parlamentari “dem” non elette a causa di una dissennata composizione delle liste elettorali, obietta loro di non avere protestato “prima”.
Bene! Oltre che ipocrita, la Fedeli è anche incoerente con se stessa: se condivide il merito della protesta perché mai, anch’ella, non ha protestato “prima”? La verità è che quelle liste sono state approntate “in zona Cesarini” proprio perché le “proteste” eventuali fossero vane.

Così va spesso il mondo… voglio dire, così andava nel secolo decimosettimo (?) Pardòn, ed io non sono Manzoni, nel ventunesimo (!).

Joshua Madalon

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