ATTENTI A QUEI DUE…e non solo!

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ATTENTI A QUEI DUE…e non solo!

Qual è il messaggio subliminale che viene inviato con la proposta da parte del nuovo Governo  di garantire una tassazione molto vantaggiosa per le classi abbienti,  e meno per le classi popolari?

Parlo di “subliminale” perché è ovvio che le classi popolari in maggioranza a reddito basso lo potranno comprendere soltanto dopo che gli effetti di tali scelte si saranno verificati. “Subliminale” significa che solo attraverso una capacità autonoma connettiva l’annuncio di quelle scelte può essere compreso.

In pratica se quella scelta per ora solo annunciata, ma tuttavia contenuta nei programmi della coalizione della Destra e travasata come “mero annuncio” in quel “contratto” siglato da M5S e Lega, fosse attivata noi ci troveremmo di fronte ad uno dei “paradossi”, delle “contraddizioni” di un Governo che utilizza la parola “popolo” fuori contesto ma con una frequenza esagerata. Quel Governo che si riconosce con chiarezza nel “populismo” (il primo Ministro lo ha esplicitato già più volte, aggiungendo la sua vocazione ad essere “avvocato del popolo”) starebbe fin da ora a preparare una delle più grosse fregature proprio per il “popolo”, creando un conflitto di classe macroscopico. Tuttavia lo ripeto: il popolo se ne accorgerà tardi, dopo che ubriacato dalle proposte di giustizia e onestà (che sono sacrosante, perdinci!) si vedrà offrir un piatto di lenticchie, costituito da qualche deduzione, in cambio di una tassazione che andrà a colpire molto leggermente il mondo delle professioni e dei plutocrati.

Le argomentazioni di Salvini appaiono un proseguimento delle politiche pietistiche e pauperistiche dei Governi  precedenti di diverso segno politico: “i ricchi paghino meno tasse” ha detto il Vice Primo Ministro “perché poi possano spendere ed investire di più”.

Era la stessa idea del Job’s Act e dei suoi atti successivi, con i vantaggi fiscali collegati ai nuovi posti di lavoro a tempo determinato. Sappiamo come  abbiamo giudicato quella scelta, noi di Sinistra, e sappiamo come è andata! Peraltro dal nuovo Governo arrivano proposte di proseguimento della linea portata avanti dal Centrosinistra. Come scrivevo ieri, qualcuno si spinge a sogghignare (lo fa con amarezza, ma lo fa!), rilevando che le politiche precedenti prima disistimate trovano oggi dei sostenitori. Ma è solo un punto di vista, che non condivido! Dall’alto della mia ”debolezza culturale” faccio notare che a tutta evidenza erano quelle “politiche” ad essere molto affini a quelle espresse dai nuovi arrivati. Personalmente ritengo che il Job’s Act sia stato un regalo alle classi più ricche in cambio di scarsissimi vantaggi per i lavoratori, mentre ritengo che ciascuno debba pagare in proporzione progressiva a ciò che guadagna.

Tra l’altro alcuni Ministri hanno ventilato l’ipotesi di non intervenire sulle clausole di salvaguardia sottoscritte dall’Italia con Bruxelles, la qual cosa farebbe lievitare l’aliquota intermedia dell’IVA nel 2019 dal 10 al 12%, e al 13% nel 2020 mentre quella ordinaria passerebbe nel prossimo anno dal 22 al 24,2% e nel 2020 al 24,9% con un notevole aggravio proprio per le tasche dei contribuenti più poveri.

Si può stare zitti e far fare quel che si vuole? Non ci penso proprio!

 

Joshua Madalon

 

 

 

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