Ancora sui vitalizi aboliti(!?) e l’immigrazione

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Ancora sui vitalizi aboliti(!?) e l’immigrazione

L’intervento sui vitalizi è un ignobile stratagemma per soddisfare il desiderio insano, vendicativo di presunti soprusi,  di una parte della popolazione, forse anche maggioritaria (!), che ritiene in toto che chi si è impegnato nel lavoro politico lo abbia da sempre fatto in modo indegno, valorizzando i propri interessi e sottovalutando quelli del popolo da cui aveva attinto fiducia. Ovviamente, come è ormai riconoscibile in ogni azione umana di gruppo, ci sono stati casi molto limitati di indegnità conclamata e per molti la responsabilità non può essere assegnata all’individuo, dal momento in cui questo rispondeva ad una gestione politica centralistica, tipo – per fare un solo esempio – quella dell’attuale M5S. Ma la stragrande maggioranza dei parlamentari ha agito in modo straordinariamente corretto; ma, lo si sa, a far notizia e scandalo sono quei pochi che hanno puntato sulla loro carriera personale perseguendo vantaggi limitati a se stessi ed ai loro diretti protetti (ed in questo caso nessuno dei Partiti e dei movimenti può vantare primazie positive).

Sarebbe certo opportuno apportare modifiche come quelle sulla reversibilità, che non ha senso dal momento in cui i meriti di un impegno non possono essere, al pari dei demeriti, travasati sui congiunti e gli eredi. Ma interventi simili non avrebbero attratto tanti consensi: il “popolo” aveva bisogno di vedere scorrere il sangue, intendendo solo pur macabramente ciò un simbolo.

Sarà probabilmente lo stesso popolo come accade sempre nella Storia a ricredersi, allorquando concretizzerà la realtà dei fatti verificando che simili interventi non producono effetti sostanzaili: anzi!

Il rischio è che invece che vantaggi su un recupero di quegli emolumenti alle casse dello Stato si otterranno svantaggi per un esborso successivo di gran lunga maggiore. La protervia e la caparbietà hanno già dato i loro frutti con la vicenda del referendum istituzionale del 4 dicembre 2016. E non fa bene ignorare tutto questo.

Oltretutto un altro aspetto è quello degli interventi sui temi dell’immigrazione. Qui l’Italia si è infilata in un vicolo cieco, raccogliendo soltanto il sostegno dei paesi “sovranisti” che, ovviamente, sono ciascuno per la chiusura dei propri confini. Con queste prospettive è a rischio la Sicurezza. Creando ghetti in patria e chiudendo le frontiere in modo indiscriminato sarà più facile per chi ha progetti terroristici infiltrarsi, cooptando gente sempre più arrabbiata perché esclusa da un Paese che nega l’accoglienza e l’integrazione, rinchiuso sempre più in se stesso a difesa di valori che vanno sbiadendosi progressivamente a vantaggio di altri meno positivi con uno sguardo vetero-nazionalistico.

Anche la Chiesa sta facendo sentire la sua voce, attraverso figure simbolo. Svolga un ruolo civile rispondendo in particolare alle mistificazioni portate avanti da alcuni protagonisti, allorché si dicono ispirati dal Vangelo. Si sottolineino, come se si trattasse di un’eresia, queste affermazioni ignobili proprio perchè non rispondenti al vero. Cristo si apre agli ultimi, agli umili, ai poveri, ai diseredati, agli emarginati e tra questi vi sono molti di nostri connazionali ma vi è un mondo intero che bussa alle porte dell’Occidente. Per ora bussa, certo, bussa con pudore. Domani chissa!

Non facciamo prevalere l’egoismo: se ogni paese con ordine avesse aperto le porte a questa gente in proporzione agli spazi di cui dispone, avremmo avuto meno problemi e molte risorse attive legali a disposizione. Si è preferito lucrare sulle paure irrazionali, riferendosi a pochi casi, piuttosto che corrispondere a criteri logici realisticamente possibili.

C’è chi, come il Sindaco di Riace, ha mostrato la strada, prendendosi gli improperi beffardi del leader della Lega, che fondamentalmente ha agito come un “piccolo cane” di fronte ad un presunto pericolo: abbaiando.

 

Joshua Madalon

 

 

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