BREVI riflessioni politiche sui risultati dell’Abruzzo e sulla Sinistra

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BREVI riflessioni politiche sui risultati dell’Abruzzo e sulla Sinistra

Non è affatto sorprendente il risultato delle regionali in Abruzzo.
Lo sarebbe di certo stato laddove la presidenza fosse stata contesa realmente ed il PD, novella Fenice, fosse risorto dalle ceneri. Ma non ve ne erano i presupposti ed il centrodestra è riuscito a fare man bassa agevolmente.
Ma accanto ad un vento in poppa per la Lega vi è stato un riconoscimento dell’appartenenza del candidato Governatore del Centrodestra che è un rappresentante neanche abruzzese di Fratelli d’Italia, formazione cui è stato assegnato un risultato al di sopra delle sue forze reali.
La coalizione di Centrosinistra era manchevole proprio della parte mancina: qualche lista civica scolorita ed un LeU che si ostina a svolgere il ruolo di forza subalterna, raggranellando più o meno quello che aveva ottenuto ale politiche del 4 marzo 2018. Ma nulla che avesse minimamente odore di Sinistra.
Il Movimento 5 Stelle subisce uno schiaffo ormai atteso, che dovrebbe fornire un segnale a quella forza politica che meno di un anno fa aveva conquistato il doppio dei consensi attuali. L’impreparazione politica, l’aggressività polemica indistinta da quella così vituperata nelle passate legislature hanno condotto a commettere errori fondamentali. L’approssimazione tagliente e cocciuta con la quale si è voluto procedere rapidamente a realizzare parti di Programma che non posseggono la garanzia di essere realizzati senza produrre sfracelli di tipo finanziario ed economico sta portando al disastro questo Governo; ed insieme ad esso rovinerà il Paese con grande giubilo della Lega, che nel caos raccoglierà frutti senza merito.
Ci si continua a riferire in modo acritico (così come hanno fatto tutti i Governi politici precedenti così aspramente denigrati)ad un Programma di Governo stilato congiuntamente da M5S e Lega. Non hanno spessore politico, mancano di una Cultura che è invece fondamentale: pensano che si possa governare un Paese nella sua complessità con le armi spuntate della passione e della volontà. Non posseggono sostanza, sono acqua fresca che rischia di imputridire.
In verità queste cose le avevamo già dette e scritte. Ora le ripetiamo a vantaggio di quanti possano condividerle anche come preoccupazione di una situazione che può rapidamente portare al collasso tutto il Paese, democratico e civile nonchè economico.
Diamo voce ad un progetto di Sinistra, sistanzialmente diverso e lontano da quello “falso” del Partito Democratico, che prosegue il suo percorso di degrado legandosi a forme padronali di lobby e conventicole economiche e finanziarie, fingendo di preoccuparsi del bene comune.
Noi non vogliamo i soliti padroni che si infiltrano per sostenerti e poi ti chiedono il “pegno”, il contraccambio. Abbiamo solo come nostri “padroni” i cittadini comuni sia quelli che avranno fiducia in noi, franca e disinteressata rispetto ai soliti canoni di riferimento, sia quelli che riconosceranno in noi gente onesta e non compromessa con quei poteri piccoli e grandi che hanno caratterizzato le modalità di produzione politica fino ad oggi.

Joshua Madalon

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