SCHIZOFRENIA ALLO STATO IMPURO

SCHIZOFRENIA ALLO STATO IMPURO

Ho ascoltato J-AX ieri argomentare su alcuni aspetti della vicenda che sta attirando l’attenzione dei media in questi ultimi giorni.
Intanto, riflettiamo sul fatto che i media in gran parte ormai supini in copia conforme alle farneticazioni semplicistiche e volgari di alcuni personaggi della commedia dell’arte contemporanea non si limitano a seguirne le mosse mediatiche ma le sostengono essenzialmente.
E riflettiamo anche sul fatto che sono sparite dall’attenzione dei media alcune vicende chiaramente illegali come quella dei 49 milioni di euro indebitamente entrati nelle casse della Lega, all’interno della quale è stato cresciuto il signor Maramaldo e tanti altri come lui. Su quella vicenda il rapporto con la magistratura è stato tutto rose e fiori e dunque nulla da obiettare, tanto – “campa cavallo” – un po’ alla volta finirà tutto in cavalleria (per l’appunto).
E riflettiamo anche sulle capacità mentali di questa gente che schizofrenicamente si richiama ai valori cristiani nel mentre si gira dall’altra parte sdegnosa quando si tratta di aiutare chi ha bisogno. Questa gente che si propone di distruggere con le ruspe degli insediamenti umani e si dà da fare per liberare immobili pur illegalmente occupati, a parte che non appartengano a sodali quali gli attivisti di Casa Pound romani.
E, per ritornare ai discorsi di J-AX, ne riprendo un tratto all’ingrosso: quando sottolinea come, guardando un film, ci si appassioni a difendere le ingiustizie e, poi, troppe volte ce ne si dimentica quando dalla finzione si passa ad una realtà.
Alcune vicende potrebbero servire anche a distogliere l’attenzione dai fatti più seri (a proposito non è che la disoccupazione come la “povertà” debellata da Di Maio sia ai minimi livelli: è che in questa parte dell’anno ci sono maggiori bisogni di piccoli lavoretti: in pratica sono quei lavori pagati a quattro euro l’ora per quattro ore dichiarate e ventiquattro lavorate), come la necessità di intervenire sui conti correnti e le cassette di sicurezza della gente per bene (quella non per bene sa perfettamente dove custodire i propri risparmi); ed è andata anche male al Governo il braccio di ferro con la Sea Watch che ha portato a Lampedusa un po’ alla volta nel corso dei giorni da tutto il mondo decine e decine di osservatori, che hanno avuto molto tempo per accorgersi in diretta che il flusso dei “visitatori” africani era costante, tanto che mentre tenevano fermi sulla nave i 42 a terra ne arrivavano a centinaia, senza tanti clamori.
Ho scritto nei giorni scorsi alcuni brevi commenti nei soliti dibattiti social. Quello che sta accadendo e che è accaduto negli anni, nei mesi e nelle settimane scorse è semplicemente un movimento naturale di uomini alla ricerca di un luogo migliore. Se vengono qui è perchè non stanno bene dove nascono e dove dovrebbero vivere: ci sono guerre, epidemie, carestie, una natura ostile. La società occidentale, la nostra, ha contribuito a depredare quelle popolazioni, le ha sottomesse, umiliate e mortificate, schiavizzate. Ora in qualche modo forse inconsapevole vengono qui a chiedercene conto. E’ gente in gran parte onesta disponibile a contribuire alla crescita della nostra civiltà, che a tutta evidenza è apprezzata. Frapporre un muro di odio è incomprensibile. Allo stesso modo, e per oggi chiudo, il messaggio del Maramaldo apparentemente diretto all’Europa (“li faremo andare dove vogliono senza procedere al riconoscimento”) appare essere un twitter ai malavitosi che approfittano proprio degli irregolari sans papier per lavoretti vari nei periodi più intensi della raccolta di alcuni vegetali nelle campagne del Sud.

Joshua Madalon

miles gloriosus