Joshua (Madalon) dixit (ancora)

Joshua (Madalon) dixit (ancora)

In realtà in queste settimane mi sono chiesto se valeva la pena partecipare al dibattito surrreale che si è andato svolgendo intorno alle vicende della crisi del Governo giallo verde ed alle prospettive che si andavano profilando. Ed ho scelto di rimanere alla finestra, partendo da una piena consapevolezza espressa forse non molto chiaramente in un post “tardivo” nel quale spiegavo una parte dei motivi per cui rinunciavo a partecipare a tale dibattito compreso i “like” su Facebook.
Questo è il mio post forse laconico del 17 agosto
…segue.altro commento….

TEMPO DI RIFLESSIONI (prima di agire)

Come hanno potuto intuire le (poche-pochissime) persone che seguono il mio Blog il mio silenzio prolungato in questo mese di Agosto ha coinciso con la situazione politica di questo nostro Paese, i cui interessi appaiono sempre più lontani dalla sensibilità degli attuali provvisori governanti e dei loro sostenitori, a dispetto dei proclami reiterati sulla prevalenza nazionalistica.
Non ho in questo “tempo” dato seguito alle argomentazioni dei “molti” che sui social sono state prodotte disconoscendo la validità e la essenzialità di esse. Nessuno di noi ha in questo momento (nè tanto meno “prima” di questo momento) la possibilità di incidere sulle scelte, che appartengono alla classe politica espressa il 4 marzo del 2018. E’ pratica oziosa e velleitaria questa di dispensare consigli non avendone nè il diritto nè il dovere. E d’altra parte sarebbe vieppiù frustrante il comprendere che dei tuoi consigli nessuno di coloro cui li si dirige ne tenga conto; anche nel caso in cui ciò che si suggerisce fosse messo in pratica non sarebbe realisticamente da assegnare a coloro che sui social si esercitano al ruolo di “mosche cocchiere”.
Non parlerò dunque di cosa dovrebbero fare gli attuali gruppi parlamentari, ma nei prossimi post eserciterò il mio ruolo per ribadire ciò che “sarebbe” necessario fare “dopo”.

J.M.

…..Espongo ancora una volta il mio pensiero in merito a ciò che sta accadendo. Non meno di un paio di mesi fa nelle elezioni europee ed in quelle amministrative qui a Prato ancora una volta a noi della Sinistra è stato chiesto di turarsi il naso e votare per il Partito Democratico sventolando lo spauracchio (reale sì) di una possibile vittoria della Destra nel ballottaggio alle amministrative. Ho dichiarato che non avrei accettato il ricatto ed in definitiva anche senza il voto mio e – forse – di altri della Sinistra non c’è stata la vittoria della Destra, anche se a mio parere non c’è neanche stata quella del Centrosinistra.
Ora ci risiamo: fondamentalmente si chiederebbe una fiducia “popolare” a questa nuova “coalizione” senza alcun segno di cambiamento, di discontinuità. Non parlo del M5S, non è la forza politica (Partito o Movimento che esso sia) cui io possa riferirmi, ma del Partito Democratico che pur avendo cambiato facce che si presentavano come “rivoluzionarie” non sta dimostrando di voler analizzare le motivazioni per cui una gran parte di elettorato lo ha abbandonato. Io per primo, stanco di essere ricattato moralmente e di essere costretto a mettere sotto i piedi la mia intelligenza per favorire gli interessi di persone intellettualmente modeste ed incapaci.

Joshua Madalon

11141168_10207419083903724_6237392262227445536_n

Joshua (Madalon) dixit

di-maio-conte-zingaretti
Joshua (Madalon) dixit

Perchè Giuseppe non scrive più? Ma davvero c’è qualcuno che se lo va chiedendo? E perchè mai non me lo chiede direttamente? Penso che la risposta a quest’ultima domanda la potrei fornire io stesso: c’è chi scrive e c’è chi legge. Se il secondo è distratto non può sapere che 1) ho scritto meno ma dalla metà di agosto in modo continuato esponendo uno dei temi principali per i quali mi impegnerò in questo prossimo quinquennio e cioè la riproposizione dei Consigli circoscrizionali in numero perlomeno di cinque sul territorio pratese; 2) in pochi articoli ho espresso tutte le preoccupazioni per il futuro della nostra Democrazia anche nel caso in cui andasse avanti una proposta di Governo rosso(sbiadito, molto sbiadito)-giallino. La mia idea è che se tale progetto andasse in porto assisteremmo ad una ulteriore forma di “ricatto morale” verso il vero elettore di CentroSINISTRA, che – prima o poi – finisce per allontanarsi in modo definitivo – ed è la scelta drammatica dell’astensionismo.
Ci si aggrappa sugli specchi per dire che è tutto reso necessario per fermare la vittoria della Destra, “la peggiore” da un secolo in qua, ma non si comprende che è proprio al gioco della Destra che ci stiamo piegando, la Destra finanziaria che gongola mostrandoci la sua “benevolenza” con l’abbassamento dello spread ma in fin dei conti spingendo il Paese a scelte drammatiche che renderanno sempre più difficile l’esistenza dei deboli ed arricchiranno ulteriormente i nababbi.
Non bastano le enunciazioni, siamo stufi di sentirne ancora altre. Poche ore fa il balletto delle dichiarazioni contrapponeva i due “promessi firmatari” di un accordo.
In fondo sarebbe meglio un Governo (“del Presidente”) che porti al più presto (anche in primavera 2020) il Paese al voto. Allo stesso tempo mi augurerei che da parte della Sinistra si arrivi ad una ricomposizione unitaria di SINISTRA, partendo dal riconoscimento degli errori che hanno condotto il Partito Democratico ad essere più una formazione centrista con uno sguardo maggiormente attento verso Destra. Ho scritto “mi augurerei” con espressione di desiderio impossibile. Anche se in Politica tutto potrebbe accadere.

Joshua Madalon

Cosa erano e cosa facevano le Circoscrizioni a Prato – da un’esperienza diretta (l’intero documento)

Cosa erano e cosa facevano le Circoscrizioni a Prato – da un’esperienza diretta

Avevo promesso ieri che avrei pubblicato l’intero documento. ECCOLO!
Nelle prossime ore pubblicherò il mio intervento di apertura della legislatura 2004-2009 in Commissione Cultura

CIRCOSCRIZIONE EST DEL COMUNE DI PRATO
COMMISSIONE FORMAZIONE E CULTURA
MERCOLEDI 28 LUGLIO 2004
– riunione di maggioranza –

partecipazione
Cosa erano e cosa facevano le Circoscrizioni a Prato – da un’esperienza diretta

Proseguo nella mia disamina sulla necessità, l’utilità per un’applicazione della partecipazione democratica più coinvolgente nei prossimi anni – non bastano le proposte “amene” finora avanzate, occorrono impegni seri che possano far ripartire la democrazia partecipativa soprattutto – anche se non solo – nelle periferie. Occorre che ci si adoperi innanzitutto a chiedere una deroga a quanto stabilito dall’art. 17 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali). PRATO può aspirare ad ottenere una deroga per le innumerevoli caratteristiche emergenziali che possiede (crisi prolungata e profonda del comparto tessile, presenza di quasi 120 comunità straniere).

Al termine del mio primo mandato ed in apertura della mia riconferma svolsi un incontro di maggioranza analizzando ciò che nei primi cinque anni eravamo riusciti a realizzare nel territorio Est del Comune di Prato – La mia presenza era più o meno quella di un alieno (abitavo nella parte opposta della città – a Ovest) ma conoscevo molto bene quella parte di territorio essendo stato per un decennio abbondante docente di materie letterarie nell’Istituto Tecnico “Dagomari” di viale Borgovalsugana 63.

CIRCOSCRIZIONE EST DEL COMUNE DI PRATO
COMMISSIONE FORMAZIONE E CULTURA
MERCOLEDI 28 LUGLIO 2004
– riunione di maggioranza –

Introduzione

Cinque anni fa arrivai in Circoscrizione nel pieno di una serie di polemiche politiche ed amministrative che avevano riguardato il Piano di dimensionamento degli istituti scolastici della Provincia di Prato. Per memoria di chi non visse in diretta quel periodo vorrei ricordare che ero responsabile per i Democratici di Sinistra dell’Unità Tematica sulla Formazione e membro – poi anche Presidente – della Commissione Cultura e Formazione del Consiglio Comunale di Prato.
Proprio come tale ciò che allora era stato prospettato a noi tutti era un Piano ben diverso da quello che poi all’improvviso si volle realizzare. Da qui partirono le mie polemiche e le motivazioni che mi indussero ad uscire dai DS per confluire – per lo spirito unitario ed ulivista che mi ha sempre caratterizzato – nei Democratici per l’Ulivo con Prodi (l’Asinello): per inciso vorrei ricordare a tutti che a Prato sono stato (insieme a Fulvia Bendotti e ad Andrea Mazzoni) fra i primi a sostenere Prodi, non appena egli decise di impegnarsi nell’agone politico.
Nella nuova formazione potendo scegliere dove collocarmi decisi di impegnarmi nella Circoscrizione Est per proseguire la battaglia per il dimensionamento da un punto di vista che era condiviso ormai da una larga parte dell’opinione pubblica.
I Democratici dell’Asinello ottennero un grande successo e contribuirono in modo consistente alla vittoria della coalizione facendo eleggere due consiglieri (il sottoscritto e l’Anna Berti): a me forse anche per continuità di impegno amministrativo, oltre che per il brillante risultato, fu offerta la Presidenza della Commissione Formazione e Cultura.
In breve, dirò che nel corso di questa legislatura ho chiesto di ritornare nei Democratici di Sinistra, senza alcuna polemica, senza alcuno scontro ma semplicemente perché in tutto quel tempo continuavo a sentirmi come un pesce fuor d’acqua e non perdevo occasione per incontrare i miei “vecchi” compagni ai quali mi sentivo, non solo ideologicamente, maggiormente legato.

Ora affrontiamo in modo sintetico ma preciso quel che nei cinque anni (1999\2004) abbiamo realizzato nei settori della Formazione e della Cultura in questa Circoscrizione. Dobbiamo precisare che nei cinque anni precedenti non era stato fatto un gran lavoro, e non di certo per responsabilità degli amministratori, a causa delle difficoltà che una struttura “nuova” incontra ma soprattutto per lo scarso credito che il lavoro nelle realtà decentrate ha ricevuto da parte delle forze politiche in tutti questi anni: allo stesso tempo la carenza di risorse finanziarie aveva fatto limitare l’intervento quasi esclusivamente nei servizi essenziali.
Quindi nel 1999 abbiamo trovato una situazione abbastanza bloccata in particolare nel settore della Cultura, mentre l’impegno nel settore della Formazione di tipo primario era abbastanza consistente e particolarmente ordinato anche grazie all’impegno di alcuni funzionari come Assunta D’Angelo e qualche consigliere come Tatiana Mancuso, che per nostra particolare fortuna è ritornata ad essere nel nostro Consiglio.

…fine prima parte….

J.M.

2004-07 (lug)

6239-1

Cosa erano e cosa facevano le Circoscrizioni a Prato – da un’esperienza diretta – seconda parte

Proseguo con la pubblicazione di un mio intervento in qualità di Presidente della Commissione Formazione e Cultura della CIRCOSCRIZIONE EST DEL COMUNE DI PRATO tenuto in una riunione di maggioranza il giorno mercoledì 28 luglio 2004, più o meno quindici anni fa. Ero appena stato riconfermato alla seconda legislatura e mi apprestavo ad avviarla: lo scopo era quello di fare il punto non apologetico e autocelebrativo su quanto già fatto e su quanto volevamo fare – da questo testo emerge ancor più l’importanza delle Circoscrizioni. In queste righe (seconda parte) c’è il giusto riferimento al lavoro egregio di alcuni funzionari, come Assunta D’Angelo.

La Formazione

Anche per questo il lavoro nel settore della Formazione è stato caratterizzato da un’essenziale continuità, tranne che per qualche aspetto di cui ora si parlerà.

L’impegno della Circoscrizione nel settore della Scuola si è configurato fino a tre anni fa in un intervento diretto su alcuni progetti condivisi: la nostra struttura amministrativa seguiva passo passo (soprattutto dal punto di vista finanziario) i progetti approvati. In pratica si operava così: la Circoscrizione (il Comitato Esecutivo, la Commissione e poi il Consiglio) stabiliva in sede di Piano Programma i macro argomenti su cui far confluire l’intervento finanziario. Di norma, in tutti questi anni i macro argomenti sono stati: l’ambiente, la multicultura, la memoria, la musica, la lettura.
Da tre anni in qua, con l’avvento dell’autonomia scolastica (autonomia soprattutto finanziaria, anche se le risorse poi le dovevamo mettere anche noi), abbiamo modificato di poco la modalità di intervento, lasciando alle scuole tutta la parte amministrativa con esclusione del preventivo e del resoconto finale, anche se alla Circoscrizione interessa soltanto questo ultimo (infatti noi spesso si sono coperti solo parte dei progetti, laddove il preventivo particolarmente “sostanzioso” si riferiva a progetti che ritenevamo interessanti, lasciando alle scuole il compito di reperire altrove le rimanenti risorse necessarie).

In pratica funziona così: le diverse realtà scolastiche presenti sul nostro territorio (due Circoli Didattici, il secondo ed il settimo; una Scuola Media Statale, la “Pier Cironi”; due istituti Medi Superiori, il “Buzzi” ed il “Copernico”; alcune scuole private), attraverso dei referenti, a volte supportati dai Dirigenti Scolastici stessi, vengono invitati a presentare – di norma all’inizio dell’anno scolastico – i loro progetti riferiti in particolare agli obiettivi istituzionali sopra espressi.
Nel corso degli ultimi anni, considerando questo settore fra le priorità da mantenere intatte nel limite delle possibilità, la Circoscrizione ha fatto di tutto per confermare i budget assegnati alle diverse realtà scolastiche del territorio, senza distinguere fra pubbliche e private, anche se per la caratteristica e la mole dei progetti proposti e realizzati la maggior parte degli interventi finanziari è stata appannaggio delle scuole pubbliche. Nel prossimo futuro speriamo di poter mantenere questo nostro impegno, anche se i segnali non ci aiutano.

La Circoscrizione inoltre segue con incontri periodici sia di tipo collegiale sia individuale il percorso degli interventi con incontri con i referenti e gli operatori interni ed esterni chiamati ad operare, fin quando, di norma nelle ultime settimane di scuola, non si perviene alla realizzazione del progetto con mostre dei lavori svolti, relazioni aperte anche al pubblico esterno, performance dei gruppi degli studenti coinvolti. Molto interessante è stata in questo anno 2004 tutta la serie di interventi formativi e culturali, in parte finanziati dalla Circoscrizione, che hanno visto coinvolto il VII Circolo ed in particolare la Scuola della Castellina, che è stata intitolata a Fabrizio De Andrè.

….2……

Joshua Madalon

download (1)

cr22339a

Lo scorso 31 luglio pubblicavo la seconda parte di un mio intervento del 2004 – 28 luglio – ad apertura legislatura, la seconda nella quale ero stato riconfermato alla Presidenza della Commissione Scuola e Cultura della Circoscrizione Est del Comune di Prato. Svolgevo una disamina del lavoro svolto e stilavo una serie di impegni per il futuro quinquennio.
Utilizzo questi materiali per un duplice scopo: in primo luogo per far comprendere quanto sia necessario recuperare quell’atmosfera che non è collegata ad un semplice entusiasmo giovanile (molti tra noi avevano un’età già matura sia anagraficamente sia per le esperienze politiche ed amministrative pregresse) ma in modo particolare alle modalità “dirette” di partecipazione che si andavano realizzando; in secondo luogo per non disperdere la mia memoria in “files” o fogli cartacei indistinti buttati qua e là in una richiosa pendrive o in un polveroso cassetto.

Il tema di questa terza parte ha un profondo riferimento alla necessità di attivare una conservazione dei materiali scritti contemporanei.


chiuda-in-su-di-una-mano-della-donna-che-collega-un-pendrive-sul-calcolatore_39704-1084

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 3

3.

A causa delle ristrettezze finanziarie alcuni obiettivi comunque non sono stati realizzati: ci riferiamo soprattutto alla volontà espressa di conservare tutta la documentazione della maggior parte degli interventi da noi finanziati nelle scuole, allo scopo di costruire un punto di riferimento certo per gli operatori ed i fruitori che verranno. Per realizzare questo obiettivo (Archivio – Banca Dati delle produzioni scolastiche) occorrono risorse umane e finanziarie, che porterebbero comunque ad un sicuro risparmio negli anni futuri, soprattutto con la creazione di competenze specifiche all’interno degli operatori scolastici, che potrebbero sostituire anche solo in parte gli operatori extrascolastici, dei quali finora non abbiamo quasi mai fatto a meno: in ogni caso ogni anno noi invitiamo gli operatori scolastici a conservare possibilmente nella maniera più compatta possibile la memoria del loro lavoro.

Nel lavoro comune con le Istituzioni scolastiche del territorio vanno ricordati anche alcuni momenti straordinariamente importanti, come il mercatino di solidarietà che si svolge a ridosso delle festività natalizie sotto i portici della Circoscrizione e soprattutto la festa di fine anno, dedicata alla musica, che si svolge nei giardini della Scuola Media “Pier Cironi”: l’allestimento di queste iniziative viene programmato con incontri ai quali partecipano anche i genitori dei bambini e dei ragazzi coinvolti. La Circoscrizione vorrebbe intervenire anche in altre occasioni, come ad esempio il Carnevale, ma per motivi diversi, non ultimo quelli legati alle risorse, non è stato mai avviato un percorso in tal senso (nell’ultimo anno abbiamo contribuito all’iniziativa della Tenda di Mezzana). Un altro momento di rilevante importanza è stata la redazione del Calendario di Fine Anno, realizzato con alcuni bambini ed alcune maestre della Scuola “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Mezzana, che hanno allo stesso tempo partecipato alla collana “Mediateca della Memoria” di cui poi si dirà nella parte riservata alla Cultura.

Un obiettivo importante che la Circoscrizione ha cercato di realizzare, e per ora c’è riuscita solo in minima parte, è l’apertura al territorio di un Punto lettura (meglio sarebbe una vera e propria Biblioteca, ma questo è un sogno possibile se cambiano i tempi ed aumentano le risorse) a Mezzana, vista la disponibilità ampia da parte della Direzione Didattica del II Circolo e di alcuni operatori, all’interno di Progetti Lettura. Di questo argomento abbiamo già parlato con il nuovo Assessore alla Cultura ed abbiamo già sentito il Direttore della Biblioteca “Lazzerini” Franco Neri. In altre Circoscrizioni (penso in particolare alla Circoscrizione Ovest) sono stati avviati interventi in tal senso con il Bibliobus itinerante o con la costruzione di nuovi Punti lettura.

….3…..

Joshua Madalon

download

mappa-sezioni-sovrapposte

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 4

Nel corso della legislatura precedente si è lavorato molto con i bambini ed i ragazzi (quarta e quinta elementare, prima, seconda e terza media) all’interno di progetti come il Consiglio Circoscrizionale dei Ragazzi (CCR): questo progetto coinvolgeva tutte le cinque circoscrizioni, ma era particolarmente attivo qui da noi, anche per il contributo attivo ed operativo di alcuni consiglieri, prima interni poi esterni come la Tatiana Mancuso. Abbiamo nella parte finale della legislatura deciso di svincolare la nostra Circoscrizione dal progetto complessivo, impegnandoci in un’operazione di rivalutazione, che ha già dato interessanti risultati: si sono svolte le elezioni nelle classi, si sono poi svolte le elezioni del Presidente e degli altri organi istituzionali, sono stati scelti i principali argomenti su cui impegnarsi: l’alimentazione, la sicurezza all’interno degli edifici scolastici, l’urbanistica (grande è stato il coinvolgimento delle giovani generazioni nell’intervento di Urbanistica Partecipata che si è svolto a Mezzana), la cura e la conoscenza del territorio e dell’ambiente.

Fra gli interventi voluti dalla Circoscrizione nel corso della legislatura che si è chiusa notevole è stato l’impegno nel settore dell’Educazione degli Adulti (EDA) che si è espresso in modo particolare con un Progetto finanziato dalla Comunità Europea, nel quale abbiamo potuto dimostrare il nostro ruolo guida, essendo impegnati in diverse iniziative pur con tantissimi partners, la maggior parte dei quali da noi espressamente coinvolti. Abbiamo dato vita ad alcuni Circoli di Studio, proprio con l’obiettivo di conoscere meglio il nostro territorio (Mezzana, il Cantiere, la Cementizia, Gonfienti) con le sue trasformazioni nel corso degli ultimi decenni. Da questa attività abbiamo ricavato materiali interessantissimi che sono a disposizione degli studiosi e dei cittadini semplicemente curiosi di sapere qualcosa di più sul loro territorio.
Nell’espletamento del Progetto abbiamo costruito un rapporto molto stretto con la Circoscrizione di Bagnoli – Napoli, le cui trasformazioni territoriali negli ultimi due decenni sono un elemento di riflessione sul declino delle aree industriali e la loro riconversione. Noi speriamo ancora una volta di poter studiare quelle trasformazioni soltanto in maniera accademica, sapendo che dalle diverse crisi cicliche, che la nostra area ha subito, siamo sempre (finora) riusciti a risollevarci. Ben tuttavia è abbastanza importante capire che una diversificazione, senza che si parli di abbandono, rispetto al settore del tessile, soprattutto in chiave turistico-ambientale, è oggi quanto mai opportuna. Il rapporto con la realtà napoletana ha visto un doppio impegno istituzionale con la visita nostra a Napoli nel luglio 2003 e quella dei nostri amici napoletani nel settembre dello stesso anno: poi i nostri impegni elettorali hanno rallentato i contatti, che andranno ripresi.

Nel settore dell’EDA la Circoscrizione ha avviato un rapporto molto stretto sancito da un’apposita ampia – e necessariamente generica – Convenzione con il “Buzzi”; abbiamo già realizzato due corsi di base di Lingua Inglese e di Informatica ed abbiamo già finanziato altri due corsi, sempre di base, per l’ultimo trimestre del 2004. Sarebbe nostra intenzione strutturare un intervento più efficace per una più massiccia diffusione sul territorio delle conoscenze almeno di base della lingua straniera e dell’informatica, rivolgendo la nostra attenzione particolarmente alla terza età: si pensa ad un’azione di tutoraggio continuo “on line”, per la cui realizzazione sarà necessario accedere a fondi europei. Questo tipo di intervento potrebbe essere esportato in tutta la città.

Un intervento complessivo sul territorio andrà realizzato anche con l’apporto dell’altro Istituto Medio Superiore presente sul nostro territorio, il Liceo “Copernico”, con il quale stiamo avviando i primi passi per arrivare ad una Convenzione abbastanza simile a quella già stabilita con il “Buzzi”. Il Liceo “Copernico” peraltro ha già avanzato una serie di proposte che riguardano sia le problematiche giovanili sia la possibile acquisizione da parte degli adulti (si parla però soprattutto di giovani che abbiano superato la maggiore età ed abbiano bisogno di particolari competenze) di conoscenza delle nuovissime tecnologie informatiche.

Va ricordato inoltre che in alcuni interventi di carattere formativo vi è una sottile linea di confine con altri settori, in particolare con quello delle attività sociali: è il caso del “punto ascolto per il disagio”, che si rivolge preventivamente verso i ragazzi delle scuole medie, e che si vorrebbe allargare alle scuole medie superiori, così come altri progetti che riguardano i più piccoli (18 mesi – 3 anni).

Allo stesso tempo forte è la contiguità fra gli interventi di tipo formativi e quelli relativi ai settori dell’ambiente, dello sport e della cultura. Ora andiamo a delineare il lavoro fatto nel settore della Cultura.

….4…..continua con il mio intervento come Presidente della Commissione Scuola e Cultura della Circoscrizione Est del Comune di Prato sui temi culturali (28 luglio 2004)

Joshua Madalon

39398635_267482104075778_5607259201416986624_n

partecipazione

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 5

La Cultura

– introduzione –

In questo settore all’avvio della scorsa legislatura poco era stato realizzato: ci si era per lo più limitati a riempire i contenitori normali (il Natale e l’Estate) più qualche piccolo intervento (ad esempio il librettino “prezioso” sul Magnolfi). Anche se a rilento (immaginate di essere voi, adesso, a dover presiedere questa Commissione e a dover prevedere delle scelte) sia per il fatto che era stato già programmato tutto fino ad ottobre sia per il fatto che, come ora (ma di certo un po’ meglio), c’erano scarsissime risorse a disposizione, cominciai ad orientarmi, tenendo ben presente
sia il programma di Governo dell’Ulivo sia quello dell’Asinello, che avevo redatto personalmente per questa Circoscrizione. Forte dei contatti, tanti, costruiti nel corso degli anni (dal 1982 ad allora) nell’attività politica e culturale a Prato ed in Toscana (sono stato nella Direzione nazionale dell’Unione Circoli Cinematografici dell’ARCI – UCCA, socio fondatore del Cinema “Terminale” e responsabile per alcuni anni prima nel PCI poi nel PDS e nei DS sia della Commissione Cultura sia di quella che si occupava di Formazione e, poi, membro della Commissione Cultura del Comune di Prato dal 1994 al 1998 e nel 1999 Presidente di essa; ho collaborato con la CGIL di Prato nel realizzare alcuni documentari – fra i quali quello su “Giovanna” – ed ho realizzato con diverse scuole medie superiori film e documentari) avviai immediatamente un contatto con le più importanti Istituzioni culturali pratesi – il “Pecci” ed il “Metastasio” – per chiederne ed offrir loro la massima collaborazione. Fra i primi Consigli Circoscrizionali ne organizzai uno proprio sull’importanza della politica culturale svolgendolo in una delle sale del Centro “Pecci”.

– le realizzazioni –

Nei cinque anni che sono alle nostre spalle la Circoscrizione Est ha svolto un ruolo di capofila, essendo stato a noi affidato il Coordinamento dei Presidenti delle Commissioni Cultura delle cinque Circoscrizioni.

Va ricordato che nel novembre del 1998, sotto la spinta di molti amministratori attenti alle politiche del decentramento, soprattutto nell’ambito delle scelte culturali, si svolse a Villa Fiorelli un Convegno – Seminario dal titolo “La Cultura nelle Circoscrizioni: un’occasione per la città”. Da quel convegno emerse, fra le altre cose, la necessità di creare un Coordinamento delle Commissioni Cultura il più ampio possibile. Il lavoro di Coordinamento non è stato facile, soprattutto per il fatto che non è contemplato ancora all’interno del regolamento per il Decentramento ed invece a nostro parere andrebbe addirittura allargato anche agli altri settori principali (Sociale, Urbanistica, Sport, Ambiente, Lavori pubblici).

Occorre dire tuttavia che, nel lavoro di Coordinamento, chi ha raccolto maggiori opportunità è stata proprio la nostra Circoscrizione, anche perché sul nostro territorio insiste il Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” dove alcune iniziative “comuni” si sono svolte. Si pensi al lavoro “straordinario” che le Circoscrizioni hanno svolto per la Festa della Toscana sin dal 30 novembre 2000, allorquando fu istituita per la prima volta: il programma di quella giornata si inserì come momento principale di conoscenza, per le scuole medie superiori e per la città, delle tematiche su cui la stessa scelta del 30 novembre era stata incardinata (l’abolizione della pena di morte voluta dal Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, con la promulgazione, il 30 novembre del 1786, del nuovo Codice Criminale): ne è parziale testimonianza la Raccolta degli Atti del Convegno che si svolse al “Pecci”.

…5…

Joshua Madalon

Spiaggia

circoscrizione-est

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 6

6.

Da quell’anno il 30 novembre è rimasta una delle date fondamentali in cui le Circoscrizioni, ma soprattutto la nostra, preparano delle iniziative: quest’anno l’argomento, molto interessante come sempre, è “Bambini in guerra ed in pace”.

Fra gli obiettivi che la Circoscrizione si era data all’inizio della legislatura vi era quello della ulteriore valorizzazione del territorio, sia utilizzando alcuni spazi già a disposizione sia creandone di nuovi. E’ stata data grande importanza dunque ai luoghi deputati canonicamente alla socializzazione (Circoli, Parrocchie, Associazioni, Scuole) e si sono cercati nuovi spazi soprattutto nelle piazze dei diversi borghi da cui è formato il nostro territorio (si pensi al Cantiere, a Gonfienti, alla Castellina, allo spazio Tenda a Mezzana): i risultati, anche se bisognerà migliorare, sono molto interessanti, ed in questa legislatura occorrerà consolidare l’utilizzazione di questi luoghi e valorizzarne qualche altro (si pensi a Pizzidimonte, ma anche ai Giardini di via Picasso a Mezzana ed ai Giardini di pertinenza della Scuola Media “Pier Cironi”, così come previsto dai progetti di Urbanistica Partecipata, di cui già prima si è detto). In effetti il lavoro della Circoscrizione ha coinvolto anche una parte del territorio che non era mai stato interessato: si parla di alcune Ville signorili (“Giardini segreti”) come la Rospigliosi, la Gherardi e la Rucellai; allo stesso tempo è stato utilizzato lo splendido spazio antistante i locali dell’Interporto a Gonfienti laddove c’era l’antico Mulino Ginori – Aldobrandini.

Grande spazio è stato dato ad un lavoro di recupero della memoria; si è cercato il coinvolgimento dei cittadini, si è avviato un lavoro di ricerca che, nel primo anno (il 2000), si è dedicato in particolare ai centenari. Il primo prodotto, che ha avuto anche il ruolo di essere promozionale è stato quello dedicato ad Eugenio Tinti (E.T.) che ha conosciuto tre secoli; poi ne sono venuti degli altri (Giovanna, costruito con il contributo del Sindacato CGIL, la Fiera, in collaborazione con le maestre ed i bambini della Scuola “Carlo Alberto Dalla Chiesa” nell’ambito del lavoro scolastico da noi finanziato, quello sui testi scolastici del Fascismo, con la collaborazione di alcuni insegnanti del Liceo “Livi” e di tanta tanta gente comune) e già ce ne sono alcuni che incalzano. Anche per rimanere in questo ambito la Circoscrizione è stata molto attenta a partecipare alla Giornata della Memoria – 27 gennaio, organizzando incontri con gli studenti, in particolare con quelli che ogni anno riescono ad andare a visitare i luoghi dove si svolse la tragedia delle deportazioni e dell’annientamento nel periodo della seconda guerra mondiale. E’ un impegno concreto che va mantenuto, affinché davvero la memoria continui ad avere un filo diretto con le nuove generazioni.

Alle giovani generazioni, nel complesso di questo termine, la Circoscrizione ha voluto dare molta attenzione: non è stato facile, anche perché la differenza generazionale fra noi e loro è notevole. Importante in questa legislatura, che per fortuna si prospetta meglio rispetto a quella precedente, è unire le forze giovanili presenti per costruire un progetto strategico che, partendo dalle magre risorse a nostra disposizione, ma puntando nel contempo ad utilizzare tutto quanto sia possibile a costo zero (si pensi a tutta l’esperienza di Officina Giovani, si pensi alla disponibilità di spazi cui la Circoscrizione può accedere), ponga le basi per una politica culturale a misura dei giovani. Molto importante è il confronto con realtà, come ad esempio quella del Centro “Michele Ventrone” a S.Giusto (circoscrizione Centro), dove le politiche giovanili hanno trovato, pur tra difficoltà e contrasti, terreno fertile per esprimersi.

….6….

Joshua Madalon

39234774_522706524851377_4094333546649354240_n

s-l600

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 7


7.
Un altro settore nel quale la Circoscrizione ha operato con ruolo di primo piano nella città è stato quello della produzione culturale sia di racconti (“Giallo come un li…bro” era stato preceduto da una serie di incontri culturali sul libro giallo) sia di fumetti, sia di poesie. Interessanti sono stati i raduni periodici dei poeti pratesi, durante i quali ciascuno di loro leggeva alcune poesie; allo stesso tempo, la Circoscrizione ha dato vita ad una collana di poesie al femminile “Poesia sostantivo femminile” che ogni anno vengono lette in diretta in una serata organizzata nell’ambito della Festa della Donna. Queste iniziative che si sono ormai consolidate, sia per i costi esigui sia per la valenza sociale e culturale sia per la grande partecipazione che l’hanno caratterizzate in modo progressivo, rimangono di certo fra gli obiettivi principali di questa Circoscrizione.
Così come, superando qualche difficoltà incontrata nel corso della precedente legislatura, andrebbe ripreso il progetto di “Poesie da viaggio”, un foglio con racconti brevi e poesie, oltre a brevi informazioni ai cittadini, da distribuire sulle LAM che attraversano il nostro territorio.

Durante la legislatura 1999\2004 la sede della Circoscrizione è stata spostata dalla sede de La Querce in via Firenze ai “Lecci” in Viale De Gasperi. Collegato alla sede anagrafico – istituzionale è lo spazio che abbiamo voluto dedicare a “don Lorenzo Milani”. La scelta di intitolarlo al priore di Barbiana è da collegare proprio alla volontà di fare di quello spazio un luogo per la formazione delle giovani generazioni, possibilmente al di fuori dei soliti vincoli, sia burocratici che ideologici, e schematismi. Era ed è ancora una vera e propria sfida, difficile da realizzarsi, ma possibile umanamente con l’impegno di noi tutti, e soprattutto dei giovani amministratori che in questa legislatura si sono affacciati alla ribalta.

Abbiamo accennato al contatto con le due grandi Istituzioni culturali pubbliche cittadine; con il Teatro Stabile c’è un rapporto di ottimo livello: al Metastasio diamo collaborazione nel periodo della campagna abbonamenti sia con un front office in Circoscrizione sia con iniziative di promozione culturale sul Cartellone. Nel corso dell’anno poi di tanto in tanto ma sempre con una precisa programmazione prepariamo incontri con le compagnie, ospitandole in luoghi della Circoscrizione (di solito Scuole o Circoli), a volte offrendo ai nostri cittadini delle vere e proprie performances. Nel corso degli ultimi mesi, insieme alle altre Circoscrizioni, abbiamo avviato un percorso di primissimo livello culturale, che prevede un lavoro di ricognizione, seguito da un tutor, collegato al tema della memoria da farsi in cinque diverse realtà (ogni Circoscrizione dovrà cercarne una all’interno del proprio territorio) e poi la rielaborazione dei risultati operata da un esperto di scrittura teatrale e la messinscena finale realizzata con il contributo diretto dei cittadini protagonisti. Il tutto dovrebbe svolgersi in una biennalità suddivisa in parti uguali nelle due fasi prima descritte. La nostra Circoscrizione, avendo svolto già un lavoro di ricognizione sulla interessantissima ed unica nel suo genere realtà del Cantiere, aveva avuto la possibilità di saltare il primo anno e diventare punto di riferimento delle altre Circoscrizioni per le modalità già attivate, preparandosi subito alla realizzazione finale. Il progetto ha ricevuto uno stop comprensibilissimo, connesso alle fasi pre elettorali che sono state, come tutti sanno, piuttosto lunghe e difficoltose. Nel corso di questi prossimi anni l’idea va ripresa soprattutto all’interno del Coordinamento delle Commissioni Cultura.

….7….
Joshua Madalon

download (5)

DCF 1.0
DCF 1.0

teatro-magnolfi-po-008

sottotettoprima2

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 8
in attesa della pubblicazione dell’intero documento
8.
Collegato al Metastasio è l’altro elemento importante nella cultura teatrale di cui la nostra Circoscrizione può andar fiera: il Teatro ed il complesso “Magnolfi”. La nostra Circoscrizione è chiamata a collaborare, con un ruolo prioritario, nella gestione culturale di questo spazio. Abbiamo già chiesto che le scuole, non solo (ma di certo “in primis”) quelle del nostro territorio, abbiano la possibilità di mettere in scena nello spazio teatrale del “Magnolfi” le loro realizzazioni teatrali e musicali. Altri spazi potranno essere fruiti temporaneamente da artisti vari, pensiamo soprattutto ai giovani; mentre soltanto con l’apertura di quello che comunemente viene chiamato il terzo lotto potremo pensare ad uno spazio all’aperto anche per la musica contemporanea. L’idea che lo spazio sia poi riservato anche alla Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” per stages e seminari, oppure ai grandi artisti internazionali qui di passaggio che vogliano progettare momenti di approfondimento culturale di grande rilevanza è assolutamente da appoggiare. Non possiamo pensare che la Cultura sia ripartita fra “bassa” ed “alta”: esiste solo una Cultura ed è quella che stimola, forma e per questi motivi diverte. Al di fuori di questa esiste l’intrattenimento ameno, che non ha altri obiettivi: occorrerebbe seguire semplicemente quell’invito che molto spesso i nostri genitori ci facevano e che, se fosse necessario, rivolgerei anch’io ai miei figli, che è quello di avere sempre come punto di riferimento per migliorare se stessi chi è più bravo, più intelligente, più capace.

CIRCOSCRIZIONE EST DEL COMUNE DI PRATO
COMMISSIONE FORMAZIONE E CULTURA
MERCOLEDI 28 LUGLIO 2004
– riunione di maggioranza –

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 8 e ultima

teatro-magnolfi-po-008

sottotettoprima2

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 8
in attesa della pubblicazione dell’intero documento
8.
Collegato al Metastasio è l’altro elemento importante nella cultura teatrale di cui la nostra Circoscrizione può andar fiera: il Teatro ed il complesso “Magnolfi”. La nostra Circoscrizione è chiamata a collaborare, con un ruolo prioritario, nella gestione culturale di questo spazio. Abbiamo già chiesto che le scuole, non solo (ma di certo “in primis”) quelle del nostro territorio, abbiano la possibilità di mettere in scena nello spazio teatrale del “Magnolfi” le loro realizzazioni teatrali e musicali. Altri spazi potranno essere fruiti temporaneamente da artisti vari, pensiamo soprattutto ai giovani; mentre soltanto con l’apertura di quello che comunemente viene chiamato il terzo lotto potremo pensare ad uno spazio all’aperto anche per la musica contemporanea. L’idea che lo spazio sia poi riservato anche alla Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” per stages e seminari, oppure ai grandi artisti internazionali qui di passaggio che vogliano progettare momenti di approfondimento culturale di grande rilevanza è assolutamente da appoggiare. Non possiamo pensare che la Cultura sia ripartita fra “bassa” ed “alta”: esiste solo una Cultura ed è quella che stimola, forma e per questi motivi diverte. Al di fuori di questa esiste l’intrattenimento ameno, che non ha altri obiettivi: occorrerebbe seguire semplicemente quell’invito che molto spesso i nostri genitori ci facevano e che, se fosse necessario, rivolgerei anch’io ai miei figli, che è quello di avere sempre come punto di riferimento per migliorare se stessi chi è più bravo, più intelligente, più capace.

CIRCOSCRIZIONE EST DEL COMUNE DI PRATO
COMMISSIONE FORMAZIONE E CULTURA
MERCOLEDI 28 LUGLIO 2004
– riunione di maggioranza –

Ritornare per conoscere e (ri)conoscere parte 4

68880598_903004283409461_2591239626073047040_n

Ritornare per conoscere e (ri)conoscere parte 4

Mary si infervora e argomenta sui limiti dei Borboni e sulla inconsistenza storica della loro potenza industriale ed economica pari o addirittura superiore ad altre contemporanee. Il signore cambia il tema e dopo aver chiesto di dove noi si sia, saputo che si viene dalla Toscana si dilunga in una storia romantica di cui era protagonista una sua zia, una di quelle storie che circolano e sono credibili perchè i percorsi del destino sono imperscrutabili e sorprendenti, una di quelle storie cui la narrativa letteraria rosa, o i fotoromanzi e la cinematografia ci ha fatto appassionare. Un amore a prima vista in un contesto borghese zeffirelliano.
Ritorniamo verso l’uscita insieme a lui che, abbandonando la parte apologetica e melò, si improvvisa guida. Ci descrive, contornate da una tipica aneddotica popolare, le vicende della Reggia dalla sua costruzione nella prima parte del Settecento fino ai giorni nostri, caratterizzati da un progressivo depauperamento. Si tratta di un abbandono storicamente decretato peraltro in primo luogo dal processo storico e contemporaneamente dalla scelta di privilegiare il sito omologo di Caserta, ispirato volutamente allo splendore di Versailles. Non ininfluente è stata certamente la vicinanza con le altre due sedi di Napoli ben più rappresentative della “grandeur” borbonica e ben più congeniali al potere aristocratico e baronale.
All’uscita il signore ci accompagna per un pezzo verso la parte più alta del corso che abbiamo percorso prima di entrare nel Bosco. Gli argomenti sono altri, molto più coinvolgenti dal punto di vista sociale ed antropologico. Il tema è quello dell’invasione degli extra e l’ispirazione è tuttavia un povero disgraziato forse più anziano di noi che parla tra sè e sè in un linguaggio locale incomprensibile che percorre quel tratto di strada chiedendo elemosina mentre sporco e lacero fuma un mezzo spinello. Extraterrestre comunitario autoctono. E’ in ogni caso un argomento che ricorre sempre più nel dibattito pubblico: è rivelatore della incapacità che le classi politiche governative hanno mostrato in campo sociale a favore di coloro che più hanno bisogno ed in quello dell’accoglienza dei migranti non economici. E si scopre che sempre più persone non sono in grado di accettare tali inadempienze: essenzialmente è una guerra tra poveri.
Poco più in su sempre sulla nostra sinistra un’insegna indica l’ingresso al Teatro comunale dedicato a i De Filippo. Deve essere uno spazio piccolo commisurato alla larghezza ed al luogo: ma molto spesso spazi piccoli riservano grandi sorprese e sono il trampolino di lancio di tante professionalità nell’ambito artistico.
Sulla sommità del corso c’è una Piazza con una rotatoria; di fronte una Chiesa, quella dell’Arciconfraternita del Ss.Sacramento a sinistra si ritorna, percorrendo la Strada statale 18 Tirrena Inferiore, verso Napoli. Noi dobbiamo procedere a destra su via Università. Salutiamo il nostro provvisorio amico e mantenendoci sulla linea d’ombra ormai molto più sottile ci avviamo. La strada è più stretta del Corso Umberto. Ma ci sembra più ampia perchè è ad una sola linea di marcia ed è dotata a tratti di dissuasori che consentono ai pedoni di essere protetti ed alle auto di non poter parcheggiare.

….4….

Joshua Madalon

2487,0,1,0,361,256,343,2,2,198,57,1,0,100,0,1969,1968,2177,190168
2487,0,1,0,361,256,343,2,2,198,57,1,0,100,0,1969,1968,2177,190168

Scherzi della Politica….nell’impasse contingente

51b787fe620f2feab9a8d1e3dfda2ad9

Scherzi della Politica

Lapalissianamente parlando,ben si sa che molte affermazioni “politiche” si sviluppano in un senso che ai “più” è incomprensibile. Non per niente, quando si parla di “classe politica” la si associa ad una “casta”. Volendo essere “terra terra” senza però abbandonare del tutto la specificità per la quale si è andata sviluppando la mia professione potrei aggiungere che si parla in modo gergale, sottintendendo e ammiccando “perchè suocera intenda”.
In queste ore si alternano dichiarazioni solitarie e collettive; i social ci hanno abituato a sentirci protagonisti anche se di fatto con quella modalità non lo potremmo mai essere: è un po’ frutto dell’illusione generata da una democrazia del web che è in pratica la “contraddizione in toto” di ciò che dovrebbe essere la comune “democrazia”.
A me sembra che si stia assistendo ad un balletto dell’ipocrisia che potrebbe produrre danni incalcolabili proprio alla tenuta democratica del Paese. Nella totale irresponsabilità delle forze politiche – tutte nessuna esclusa – finiremo per dover celebrare il funerale della nostra Repubblica.
Tutti dicono di voler lavorare “per il bene del Paese” ma nessuno vuole fare un solo passo indietro. O meglio forse Salvini lo vorrebbe anche fare ma è un iracondo accidioso aggressivo e avendo seguito il suo istinto e delirio di onnipotenza non può farlo del tutto ed infatti la sua proposta sarebbe semplicemente un escamotage per poter ritornare sulla cresta dell’onda. Di Maio dopo la pausa per San Luigi (in fondo è ancora “un figlio di famiglia”) ha difficoltà a gestire la complessità del Movimento e si appende a qualsiasi alibi per poter fare marcia indietro. Zingaretti è ancora un “generale” senza esercito e non riesce a fare grandi concessioni al rivale esterno senza doversi accollare la responsabilità o di aver ceduto troppo o di aver calato le brache davanti a pivelli della Politica come quelli del Movimento 5 stelle o aver tenuto il punto e fatto fallire l’accordo: in realtà, scopro l’acqua calda, il peso del renzismo è intatto e in fase crescente dopo la dèbacle del Referendum e del 4 marzo.
Tutti però tra poche ore dovranno rendere conto al Capo dello Stato. Rimane molto poco tempo per decidere e c’è il rischio di produrre altri danni.
A coloro che si accapigliano sui social, che in questi giorni si sono divisi tra favorevoli o contrari ad un accordo rosso-verde, consiglierei di essere più prudenti. Come scrivevo sopra, non appartiene a nessuno di “noi” la verità e non è così semplice trovare degli accordi su temi intorno ai quali ci si è quasi scannati. La società nella quale viviamo è molto diversa da quella dei rioni dei quartieri dei paesi medi e piccoli che a stento riusciamo ad amministrare. La dimostrazione sta interamente in quello specchio della vita che quotidianamente abbiamo davanti: non si riesce più a comunicare e vengono veicolati messaggi mediati allo scopo di produrre percezioni sempre più negative che invitano a contrapporre tra loro i “perdenti” che sono numericamente in netta nettissima crescita mentre i vincenti si allontanano, sdegnati da questa competizione, a difesa dei propri interessi, e si ritirano nei loro dorati “castelli”.

Joshua Madalon

Spiaggia

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 7

s-l600

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 7


7.
Un altro settore nel quale la Circoscrizione ha operato con ruolo di primo piano nella città è stato quello della produzione culturale sia di racconti (“Giallo come un li…bro” era stato preceduto da una serie di incontri culturali sul libro giallo) sia di fumetti, sia di poesie. Interessanti sono stati i raduni periodici dei poeti pratesi, durante i quali ciascuno di loro leggeva alcune poesie; allo stesso tempo, la Circoscrizione ha dato vita ad una collana di poesie al femminile “Poesia sostantivo femminile” che ogni anno vengono lette in diretta in una serata organizzata nell’ambito della Festa della Donna. Queste iniziative che si sono ormai consolidate, sia per i costi esigui sia per la valenza sociale e culturale sia per la grande partecipazione che l’hanno caratterizzate in modo progressivo, rimangono di certo fra gli obiettivi principali di questa Circoscrizione.
Così come, superando qualche difficoltà incontrata nel corso della precedente legislatura, andrebbe ripreso il progetto di “Poesie da viaggio”, un foglio con racconti brevi e poesie, oltre a brevi informazioni ai cittadini, da distribuire sulle LAM che attraversano il nostro territorio.

Durante la legislatura 1999\2004 la sede della Circoscrizione è stata spostata dalla sede de La Querce in via Firenze ai “Lecci” in Viale De Gasperi. Collegato alla sede anagrafico – istituzionale è lo spazio che abbiamo voluto dedicare a “don Lorenzo Milani”. La scelta di intitolarlo al priore di Barbiana è da collegare proprio alla volontà di fare di quello spazio un luogo per la formazione delle giovani generazioni, possibilmente al di fuori dei soliti vincoli, sia burocratici che ideologici, e schematismi. Era ed è ancora una vera e propria sfida, difficile da realizzarsi, ma possibile umanamente con l’impegno di noi tutti, e soprattutto dei giovani amministratori che in questa legislatura si sono affacciati alla ribalta.

Abbiamo accennato al contatto con le due grandi Istituzioni culturali pubbliche cittadine; con il Teatro Stabile c’è un rapporto di ottimo livello: al Metastasio diamo collaborazione nel periodo della campagna abbonamenti sia con un front office in Circoscrizione sia con iniziative di promozione culturale sul Cartellone. Nel corso dell’anno poi di tanto in tanto ma sempre con una precisa programmazione prepariamo incontri con le compagnie, ospitandole in luoghi della Circoscrizione (di solito Scuole o Circoli), a volte offrendo ai nostri cittadini delle vere e proprie performances. Nel corso degli ultimi mesi, insieme alle altre Circoscrizioni, abbiamo avviato un percorso di primissimo livello culturale, che prevede un lavoro di ricognizione, seguito da un tutor, collegato al tema della memoria da farsi in cinque diverse realtà (ogni Circoscrizione dovrà cercarne una all’interno del proprio territorio) e poi la rielaborazione dei risultati operata da un esperto di scrittura teatrale e la messinscena finale realizzata con il contributo diretto dei cittadini protagonisti. Il tutto dovrebbe svolgersi in una biennalità suddivisa in parti uguali nelle due fasi prima descritte. La nostra Circoscrizione, avendo svolto già un lavoro di ricognizione sulla interessantissima ed unica nel suo genere realtà del Cantiere, aveva avuto la possibilità di saltare il primo anno e diventare punto di riferimento delle altre Circoscrizioni per le modalità già attivate, preparandosi subito alla realizzazione finale. Il progetto ha ricevuto uno stop comprensibilissimo, connesso alle fasi pre elettorali che sono state, come tutti sanno, piuttosto lunghe e difficoltose. Nel corso di questi prossimi anni l’idea va ripresa soprattutto all’interno del Coordinamento delle Commissioni Cultura.

….7….
Joshua Madalon

download (5)

DCF 1.0
DCF 1.0

Ritornare per conoscere e (ri)conoscere parte 3

2487,0,1,0,341,256,366,2,2,182,49,0,0,100,0,1971,1968,2177,357302
2487,0,1,0,341,256,366,2,2,182,49,0,0,100,0,1971,1968,2177,357302

Ritornare per conoscere e (ri)conoscere parte 3

Il viaggiatore consapevole in possesso di buoni piedi e di vigile mente scopre molto più di quanti invece si affidano ad altri occhi, altri piedi, altri mezzi, altre menti. Su questo Blog ho costruito narrazioni, ad uso poco più che personale, basate sempre sulla conoscenza e la scoperta diretta. Anche nei viaggi da fermo, ospite temporaneo di mezzi pubblici o privati, ho raccontato degli incontri e delle “visioni” in cui mi è stata data l’occasione di imbattermi.

2487,0,1,0,343,256,379,2,2,162,57,1,0,100,0,1968,1968,2177,1884835
2487,0,1,0,343,256,379,2,2,162,57,1,0,100,0,1968,1968,2177,1884835

95740_portici_bosco_della_reggia_di_portici

107526_30_101445_ANTO1600

3.

La strada è in leggera salita. La carreggiata abbastanza ampia appare però ridotta a poco più di metà per le auto parcheggiate da ambo i sensi di marcia. Procediamo in modo previdentemente lento in fila indiana rispettosa io avanti Mary dietro. Sull’altro lato della strada un Parco giochi peraltro inaccessibile perché evidentemente chiuso; si intravedono le strutture dei giochi e quelle di un Giardino pubblico. Un cartello lo indica come Parco pubblico comunale o Parco della Reggia. E’ il 15 agosto.

Ma la “sorpresa” che ci incuriosisce di più è sulla nostra destra, laddove spunta una rientranza dimessa in modo non dissimile dai marciapiedi a tratti sconnessi con una cancellata semiaperta da indurre a chiedersi se sia possibile varcarla. Abbiamo notato di aver costeggiato un muretto sormontato da una inferriata oltre la quale si nota una vegetazione boschiva violentata da una presenza umana indiscreta e irrispettosa dell’ambiente. I commenti sono severi ma ci spingiamo a varcare l’ingresso percorrendo una via sterrata non adatta a piedi e gambe malferme. Siamo nel Bosco di Portici, il Boscoreale; non si pensava di visitarlo ma siamo all’inizio del viaggio, la curiosità è di gran lunga più forte della stanchezza che più in là potrebbe coglierci, e ci inoltriamo. Una indicazione suggerisce di andare verso una Prateria: non ne comprendiamo il senso, ma consapevoli del fatto che ci tocca percorrere un paio di chilometri chiediamo ad una ragazza che è a chiacchiera su una delle panchine intorno ad una peschiera secca se proseguendo in su si riesca ad arrivare ad un’uscita più vicina ad Ercolano. Ci dice di no, che c’è un’uscita dalla Reggia ma che è di sicuro chiusa e ci invita, però, ad andare verso la “Prateria” aggiungendo che ne vale la pena. I modi gentili della giovane donna e la nostra curiosità innata aiutano: arriviamo su un grande prato dove impunemente pascolano cani di stazza diversa in deroga alla prescrizione affissa al lato destro del varco tra le siepi che delimitano il luogo. Ecco dunque “la prateria” molto curata ed abbondantemente annaffiata di fresco. Procediamo verso il mezzo di essa: sugli sfondi a sinistra c’è il mare, a destra la struttura architettonica, discreta ed imponente allo stesso tempo, della Reggia.
Alcuni anziani siedono su panchine addossate al limitare dello spazio verde: converso con uno di loro. La Reggia è vuota, è stata saccheggiata degli arredi; c’è il rammarico dell’orgoglio tradito e lo sciovinismo tipico dei neoborbonici, osannanti il livello di civiltà di quei regnanti e del tempo che fu. C’è un attacco veemente al massone Garibaldi reo di aver consegnato il Regno delle due Sicilie ai Savoia.

…3….

Joshua Madalon

78200047

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 6

circoscrizione-est

COSA ERANO E COSA FACEVANO LE CIRCOSCRIZIONI A PRATO – da un’esperienza diretta – parte 6

6.

Da quell’anno il 30 novembre è rimasta una delle date fondamentali in cui le Circoscrizioni, ma soprattutto la nostra, preparano delle iniziative: quest’anno l’argomento, molto interessante come sempre, è “Bambini in guerra ed in pace”.

Fra gli obiettivi che la Circoscrizione si era data all’inizio della legislatura vi era quello della ulteriore valorizzazione del territorio, sia utilizzando alcuni spazi già a disposizione sia creandone di nuovi. E’ stata data grande importanza dunque ai luoghi deputati canonicamente alla socializzazione (Circoli, Parrocchie, Associazioni, Scuole) e si sono cercati nuovi spazi soprattutto nelle piazze dei diversi borghi da cui è formato il nostro territorio (si pensi al Cantiere, a Gonfienti, alla Castellina, allo spazio Tenda a Mezzana): i risultati, anche se bisognerà migliorare, sono molto interessanti, ed in questa legislatura occorrerà consolidare l’utilizzazione di questi luoghi e valorizzarne qualche altro (si pensi a Pizzidimonte, ma anche ai Giardini di via Picasso a Mezzana ed ai Giardini di pertinenza della Scuola Media “Pier Cironi”, così come previsto dai progetti di Urbanistica Partecipata, di cui già prima si è detto). In effetti il lavoro della Circoscrizione ha coinvolto anche una parte del territorio che non era mai stato interessato: si parla di alcune Ville signorili (“Giardini segreti”) come la Rospigliosi, la Gherardi e la Rucellai; allo stesso tempo è stato utilizzato lo splendido spazio antistante i locali dell’Interporto a Gonfienti laddove c’era l’antico Mulino Ginori – Aldobrandini.

Grande spazio è stato dato ad un lavoro di recupero della memoria; si è cercato il coinvolgimento dei cittadini, si è avviato un lavoro di ricerca che, nel primo anno (il 2000), si è dedicato in particolare ai centenari. Il primo prodotto, che ha avuto anche il ruolo di essere promozionale è stato quello dedicato ad Eugenio Tinti (E.T.) che ha conosciuto tre secoli; poi ne sono venuti degli altri (Giovanna, costruito con il contributo del Sindacato CGIL, la Fiera, in collaborazione con le maestre ed i bambini della Scuola “Carlo Alberto Dalla Chiesa” nell’ambito del lavoro scolastico da noi finanziato, quello sui testi scolastici del Fascismo, con la collaborazione di alcuni insegnanti del Liceo “Livi” e di tanta tanta gente comune) e già ce ne sono alcuni che incalzano. Anche per rimanere in questo ambito la Circoscrizione è stata molto attenta a partecipare alla Giornata della Memoria – 27 gennaio, organizzando incontri con gli studenti, in particolare con quelli che ogni anno riescono ad andare a visitare i luoghi dove si svolse la tragedia delle deportazioni e dell’annientamento nel periodo della seconda guerra mondiale. E’ un impegno concreto che va mantenuto, affinché davvero la memoria continui ad avere un filo diretto con le nuove generazioni.

Alle giovani generazioni, nel complesso di questo termine, la Circoscrizione ha voluto dare molta attenzione: non è stato facile, anche perché la differenza generazionale fra noi e loro è notevole. Importante in questa legislatura, che per fortuna si prospetta meglio rispetto a quella precedente, è unire le forze giovanili presenti per costruire un progetto strategico che, partendo dalle magre risorse a nostra disposizione, ma puntando nel contempo ad utilizzare tutto quanto sia possibile a costo zero (si pensi a tutta l’esperienza di Officina Giovani, si pensi alla disponibilità di spazi cui la Circoscrizione può accedere), ponga le basi per una politica culturale a misura dei giovani. Molto importante è il confronto con realtà, come ad esempio quella del Centro “Michele Ventrone” a S.Giusto (circoscrizione Centro), dove le politiche giovanili hanno trovato, pur tra difficoltà e contrasti, terreno fertile per esprimersi.

….6….

Joshua Madalon

39234774_522706524851377_4094333546649354240_n

Ritornare per conoscere e (ri)conoscere parte 2

download (3)

Ritornare per conoscere e (ri)conoscere parte 2

Poco prima di arrivare a Pietrarsa si decide di compiere un illecito: non scendere e proseguire in deroga al biglietto di viaggio. Una sola unica stazione, meno di un chilometro. Al controllore laddove fosse apparso possiamo dire che ci eravamo distratti guardando il paesaggio. In verità il treno sosta qualche minuto ed il conduttore è là a pochi metri da noi per far ripartire il convoglio. Partito il quale, Mary ed io ci alziamo per andare in un’altra carrozza contromano rispetto alla direzione del treno. La prossima fermata è quella di Portici Ercolano. Abbamo deciso di andare a visitare il complesso archeologico della città vesuviana. Ciascuno di noi c’è stato nei tempi passati ma ci fa piacere ritornarci e, poi, oggi 15 agosto l’ingresso è libero e ci sono nuovi ritrovamenti rispetto a prima e nuove exhibition da seguire e gustare.
Pietrarsa si allontana anche se la struttura del Museo composta di alti hangar che si protendono verso il mare rimane sempre a vista mentre il porto di Portici con alcuni pescherecci alla fonda per la giornata festiva si avvicina mentre pochi bagnanti sostano sugli scogli e sulle rene sottili e qualche barca da diporto va fuori o entra.
E come previsto pochissimi minuti, meno di cinque trascorrono ed il treno si ferma nuovamente e noi scendiamo in modo furtivo. Ad essere giusti, non abbiamo commesso un vero e proprio illecito, dato che al ritorno dovendo riprendere quel treno a quella stessa stazione ci toccherà acquistare un biglietto di viaggio molto più costoso: una sorta di multa morale, una forma di contrappasso minimo. Il viaggiatore “fai da te” ha indubbiamente questi limiti.
Ad Ercolano ci eravamo stati, sì, ma arrivandoci in auto più o meno direttamente: nella cittadina eravamo già venuti da giovani per acquistare vestiario usato in un mercato molto rinomato ben prima di quello “pratese” chiamato Pugliano e Resìna dove arrivavano balle di panni usati dagli States.
Non conosciamo però quel luogo, è del tutto nuovo per noi, appena usciti fuori dalla stazione. Una chiesina marina con delle brevi scalinate sulla sinistra, a destra invece un piccolo bar e pochi avventori. Mi rivolgo ad uno di questi, un signore che mi appare vispo e attento, e gi chiedo quale direzione prendere per arrivare agli scavi. Con uno sguardo pietoso ci fa comprendere preventivamente che la distanza da percorrere è abbastanza lunga; lo fa in contemporanea con un rapido consiglio ad un gruppetto di giovani che chiedono quale supermercato sia aperto: di Ferragosto in un paesetto della cinta vesuviana è abbastanza difficile trovarne. Indica in una direzione confusa ed icerta per tutti noi un negozio cinese, mentre il gruppo bofonchia parole in un dialetto volgare indistinto. A noi, invece, il signore riserva un trattamento diverso con gesti abbastanza chiari: salire verso una piazza, girare a destra. Procedere per circa un chilometro fino ad un semaforo; a quel punto svoltare a sinistra e trovarsi proprio all’ingresso del complesso archeologico. Di solito in questi casi dopo il primo consiglio ne sortisce un altro: una sorta di “passaggio a pagamento”, una forma di taxi abusivo: non sarebbe una vera e propria sorpresa. Ma non accade. E noi procediamo, sfruttando una linea d’ombra che ci aiuta a sopportare il caldo che già si fa sentire.

….2….

Portici