Scherzi della Politica….nell’impasse contingente

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Scherzi della Politica

Lapalissianamente parlando,ben si sa che molte affermazioni “politiche” si sviluppano in un senso che ai “più” è incomprensibile. Non per niente, quando si parla di “classe politica” la si associa ad una “casta”. Volendo essere “terra terra” senza però abbandonare del tutto la specificità per la quale si è andata sviluppando la mia professione potrei aggiungere che si parla in modo gergale, sottintendendo e ammiccando “perchè suocera intenda”.
In queste ore si alternano dichiarazioni solitarie e collettive; i social ci hanno abituato a sentirci protagonisti anche se di fatto con quella modalità non lo potremmo mai essere: è un po’ frutto dell’illusione generata da una democrazia del web che è in pratica la “contraddizione in toto” di ciò che dovrebbe essere la comune “democrazia”.
A me sembra che si stia assistendo ad un balletto dell’ipocrisia che potrebbe produrre danni incalcolabili proprio alla tenuta democratica del Paese. Nella totale irresponsabilità delle forze politiche – tutte nessuna esclusa – finiremo per dover celebrare il funerale della nostra Repubblica.
Tutti dicono di voler lavorare “per il bene del Paese” ma nessuno vuole fare un solo passo indietro. O meglio forse Salvini lo vorrebbe anche fare ma è un iracondo accidioso aggressivo e avendo seguito il suo istinto e delirio di onnipotenza non può farlo del tutto ed infatti la sua proposta sarebbe semplicemente un escamotage per poter ritornare sulla cresta dell’onda. Di Maio dopo la pausa per San Luigi (in fondo è ancora “un figlio di famiglia”) ha difficoltà a gestire la complessità del Movimento e si appende a qualsiasi alibi per poter fare marcia indietro. Zingaretti è ancora un “generale” senza esercito e non riesce a fare grandi concessioni al rivale esterno senza doversi accollare la responsabilità o di aver ceduto troppo o di aver calato le brache davanti a pivelli della Politica come quelli del Movimento 5 stelle o aver tenuto il punto e fatto fallire l’accordo: in realtà, scopro l’acqua calda, il peso del renzismo è intatto e in fase crescente dopo la dèbacle del Referendum e del 4 marzo.
Tutti però tra poche ore dovranno rendere conto al Capo dello Stato. Rimane molto poco tempo per decidere e c’è il rischio di produrre altri danni.
A coloro che si accapigliano sui social, che in questi giorni si sono divisi tra favorevoli o contrari ad un accordo rosso-verde, consiglierei di essere più prudenti. Come scrivevo sopra, non appartiene a nessuno di “noi” la verità e non è così semplice trovare degli accordi su temi intorno ai quali ci si è quasi scannati. La società nella quale viviamo è molto diversa da quella dei rioni dei quartieri dei paesi medi e piccoli che a stento riusciamo ad amministrare. La dimostrazione sta interamente in quello specchio della vita che quotidianamente abbiamo davanti: non si riesce più a comunicare e vengono veicolati messaggi mediati allo scopo di produrre percezioni sempre più negative che invitano a contrapporre tra loro i “perdenti” che sono numericamente in netta nettissima crescita mentre i vincenti si allontanano, sdegnati da questa competizione, a difesa dei propri interessi, e si ritirano nei loro dorati “castelli”.

Joshua Madalon

Spiaggia