continuo a riprodurre alcuni documenti per la storia politica del territorio – Comitato Civico Permanente di Studio ed Elaborazione Progettuale di San Paolo PRATO

degrado4

Comitato Civico Permanente di Studio ed Elaborazione Progettuale di San Paolo PRATO

Tra gli obiettivi che mi sono posto operando su questo Blog c’è quello di riportare molte delle documentazioni su quanto siamo riusciti a fare nei decenni passati – credo di poter essere considerato tra i promotori ed ispiratori di progetti – insieme a tanti altri, come Marzio Gruni, Paolo Giusti, Nicola Verde, Elda Baldacci, Livio Santini (menziono solo una piccola parte non presente nel testo che oggi ripropongo nel suo primo blocco)

La struttura che noi in primo luogo rappresentiamo è un Circolo ARCI (S.Paolo) antico nel quale trova sede un Circolo PD (Sezione Nuova San Paolo) molto giovane (vi era assai prima una sede PCI, poi PDS e poi ancora DS) ma solo da poco più di due anni si è costituito un Gruppo di persone di varia provenienza culturale ed anche territoriale con l’obiettivo di lavorare su questo territorio partendo da una critica severa nei confronti dell’apparato politico tradizionale. L’ansia di rinnovamento espressa ha fatto sì che, all’apparir del Renzi, questo Gruppo fosse accreditato, a prescindere da qualsiasi valutazione, alla sua corte. Ma non poteva essere così, in quanto il nostro obiettivo non era quello di sostituire una leadership vincente ad un’altra perdente ma molto più ambizioso e coerente con i bisogni culturali del territorio.
Questa parte di Prato – zona Ovest, zona Macrolotto Zero, Quartiere di San Paolo – ha vissuto gli anni della crisi del distretto tessile senza più quell’apporto vitale che la Politica era riuscita a dare fino alla fine degli anni Ottanta. Le crisi, che erano state cicliche ed erano state risolte con interventi straordinari dallo Stato, dagli anni Novanta ad oggi hanno prodotto uno sfilacciamento progressivo del rapporto fra Politica e territorio e dei rapporti umani, provocando quel disastro che oggi appare irrisolvibile. Anche se è vero che parlando di Politica il pensiero va a quella della Sinistra e qualcuno potrebbe obiettare che a quella si è andata sostituendo quella della Destra, occorre precisare che la Destra ha solo occupato dei “vuoti” ma non è stata in grado di fornire risposte adeguate per risolvere i drammi, sia quelli che colpiscono gli autoctoni (una congerie di provenienza disparata dal Friuli all’Emilia, alla Campania, alla Sicilia e oltre) sia quelli che riguardano le comunità straniere , in primo luogo quella cinese.
Il nucleo principale del nostro Circolo, prima della sua nascita, è apparso attivo immediatamente dopo la sconfitta del 2009: una sconfitta inattesa ma a conti fatti meritata, perché da anni la Sinistra ed il Centro che la sosteneva avevano smesso di ascoltare in modo diretto i cittadini e si era asserragliata nelle stanze delle Segreterie e nei palazzi centrali senza mai avere la consapevolezza che si era definitivamente rotto quel rapporto di fiducia che fino a pochi anni indietro era comunque il risultato di un lavoro condotto in prima linea dagli amministratori e dai militanti. Su quella sconfitta fino ad oggi il Partito più importante del Centro Sinistra pratese non ha mai voluto fare i conti. In verità quanto accadeva a Prato (dove un gruppo dirigente “giovane” arrogantemente si permetteva di dire, dopo un’analoga sconfitta a Pistoia, che “Prato non era Pistoia”!) avveniva un po’ dappertutto e questo funzionava da “pomata lenitiva” dei dolori politici di tanti di noi. Ma non era sufficiente. Occorreva lavorare, analizzare, studiare, approfondire tanti dei processi che avevano prodotto quel disastro.

….1….

img_0660