PAROLE : DISUGUAGLIANZE di J.M.
Non può essere considerato un vezzo, nè tanto meno una modalità ipocrita da parte della Sinistra, quella con la “S” maiuscola non quella snob che tanto spesso si mette in mostra e finisce prima o poi per cadere in contraddizione. Mi riferisco alle argomentazioni umanitarie, “umanistiche”, che spingono a sentirsi tutti “uguali”, a lavorare per abbattere le disuguaglianze sempre crescenti; temi che vengono discussi nei consessi partitici e sindacali ma che poi rimangono lì e finiscono per aggravare piuttosto che portare a soluzione la realtà economica delle classi più deboli. Ma, lo ripeto, affinché queste mie parole non appaiano altro “esercizio retorico”, non credo sia un vezzo o un puro lavacro delle coscienze la volontà di discutere; in realtà poi ci si ferma di fronte a muri insormontabili che spingono alla rinuncia nel procedere. Era già enormemente difficile affrontare le disuguaglianze nella metà del secolo scorso, quando ero ragazzo e l’economia si muoveva in ambiti poco più che nazionali; lo è oggi in modo drammatico di fronte ad un’economia globalizzata, fluida, liquida, sfuggente, oleosa. Tornare indietro è assolutamente improponibile; d’altra parte non dipende dalla volontà né individuale né collettiva politica e tutto potrebbe per qualche anno accadere all’interno di uno sconvolgimento apocalittico catastrofico che nessuno, proprio nessuno a partire dai più deboli, ha mai pensato di innescare.
A parte questi ultimi ragionamenti ipocondriaci di un ultrasettantenne mi piace ricordare l’impegno di Fabrizio Barca
Andate su questo sito sbilanciamoci.info o copiate questo link
http://sbilanciamoci.info/abbattere-le-diseguaglianze-la-ricetta-di-barca/
Il sito ha un sottotitolo che è
L’economia com’è e come può essere
Per un’Italia capace di futuro
Ci trovate un’articolo
Diseguaglianze, la ricetta di Barca
Rachele Gonnelli
Fabrizio Barca ha trattato da anni questi temi, partendo dalla sua esperienza di Ministro al tempo del Ministero per la coesione territoriale nel Governo Monti. Ha continuato a farlo con un Progetto di cui ho trattato in altri post.
Qui di seguito
“Ecco la triplice disuguaglianza che l’Europa deve combattere”
per il Research Magazine della LUISS (LUISS Open)
https://open.luiss.it/2017/12/01/ecco-la-triplice-disuguaglianza-che-leuropa-deve-combattere-appunti-di-fabrizio-barca-per-una-nuova-politica-di-coesione/
Segnalo anche un’intervista al quotidiano “Avvenire” del 15 dicembre 2019 dal titolo “Aggredire le disuguaglianze”.
Pur tuttavia in realtà periferiche come possono essere quelle in cui noi viviamo (Prato, ad esser precisi) abbiamo la possibilità – non dico il dovere, ma l’occasione – per poter dare dei segnali in controtendenza. E invece càpita proprio il contrario: nella corsa a mantenere posti di leadership – che sono, lo ricordo agli smemorati a-storici, provvisori e traballanti – si rischia di innalzare altri poderosi muri ed aumentare la distanza tra indigenti e garantiti. Ne abbiamo avuto la prova nella recente contesa tra l’Amministrazione comunale insieme al principale Sindacato confederale contro l’organizzazione sindacale di base Si Cobas. Anche su questo ho detto quel che pensavo: in un tempo come questo, che ci è dato di vivere, le divisioni nuocciono proprio ai più deboli. Tra gruppi, istituzioni, organizzazioni varie devono essere proprio le più forti e sensibili, sensibili e forti concordemente, a fare passi in avanti di apertura. I più deboli non possono essere ulteriormente mortificati, umiliati; devono essere sorretti – cristianamente e laicamente – ed aiutati a sollevarsi.
….a seguire: Rifondazione…..