MEDIATECA DELLA MEMORIA – un’ iniziativa della Circoscrizione Est del Comune di Prato nel maggio 2001 (LA GIORNATA DELLA MEMORIA FU ISTITUITA NEL NOVEMBRE DEL 2005) la storia di E.T. Eugenio Tinti parte 1 (dopo il preambolo dello scorso 27gennaio)

MEDIATECA DELLA MEMORIA – un’ iniziativa della Circoscrizione Est del Comune di Prato nel maggio 2001 (LA GIORNATA DELLA MEMORIA FU ISTITUITA NEL NOVEMBRE DEL 2005) la storia di E.T. Eugenio Tinti parte 1 (dopo il preambolo dello scorso 27 gennaio)

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Eugenio Tinti classe 1899, uno di quelli che a giusta ragione possiamo anche chiamare “ragazzo del 99”: infatti, benchè interessato da alcuni acciacchi dovuti all’età (102 anni compiuti), ogni mattina dalla sua abitazione in Viale Montegrappa continua ad andare, con la sua andatura lenta ma anche con la postura eretta che fa invidia a tanti giovani, alla Coop di Piazza San Marco per fare le sue spese con una sosta, poi, vero il ritorno, al bar “Europa” dove incontra i suoi amici, i cosidetti “senatori” ed, a volte, càpita che con loro si accendano animate discussioni di tipo politico (e non solo) che gli rammentano la prima gioventù.
Eugenio Tinti è un testimone importante e credibile dell’intero XX secolo, peraltro possiamo dire che ha conosciuto tre secoli: anche se a volte esprime il suo pensiero con qualche lieve difficoltà (e come se ne rammarica!) ne è consapevole ed ha una gran voglia di parlare, di sè, del suo tempo, della sua storia.
Eugenio Tinti è rimasto più o meno quello che era, “un ragazzo del ‘99”: di lui ci dicono, prima di incontrarlo, quelli che da più tempo lo conoscono, che sia caparbio e deciso, un vero e proprio “Leone”, segno zodiacale che gli appartiene in modo certamente appropriato. E’ un po’ anche per questo la disperazione (espressa con amoroso affetto) di chi gli sta più vicino, la figliola Marite (diminutivo di Maria Teresa) ed il genero Lohengrin; ma è ovvio che c’entra poco l’età, perché si tratta di una persona autosufficiente ed anche un pochino esuberante con un caratterino non proprio ammorbidito dal passare degli anni e dell’accumularsi delle esperienze.
E poi, lo abbiamo già scritto, è uomo difficile da convincere, difficile che cambi le sue idee, le sue certezze. Verrebbe da chiedersi quale sia il segreto di tanta vitalità: una cosa è certa, la passeggiata quotidiana ( ne è assolutamente convinto) gli serve a mantenere in forma la circolazione. Andò a piedi anche fino al Palazzo Comunale, rifiutando sdegnosamente l’auto blu messagli a disposizione (data l’età e l’occasione) dal Sindaco, anche quando, nell’agosto di due anni fa, fu festeggiato ufficialmente per il compimento dei cento anni. Poi, vedremo in seguito quali altri segreti vitali si nascondono in un uomo così.

Eugenio Tinti non ha avuto una vita facile: due guerre mondiali una delle quali, la prima, combattuta in modo diretto; una contrapposizione chiara e forte contro il Fascismo; una fede non sempre comoda da comunista (anche in una Regione rossa come la Toscana); un lavorofaticoso e poi, come è normale per chi raggiunge la sua età, qualche piccolo acciacco ed il venir meno di tanti amici e congiunti con la conseguente malinconica solitudine, contemperata però in lui dal suo carattere forte e risoluto, che gli permette di affrontare ancora le difficoltà normali della vita.

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