da giovane: la sensibilità ambientalista, storica e culturale….quella politica e cinematografica – ottava parte – 9

Segnocinema 10

da giovane: la sensibilità ambientalista, storica e culturale….quella politica e cinematografica – ottava parte – 9

…Ma è ora di parlare anche dei film, e della giuria. Se in un qualsiasi altro festival quest’ultima avesse deciso, come ha fatto la giuria di Giffoni, di premiare un film come “Il principe dietro i sette oceani”, si sarebbe scatenato un putiferio di polemiche e di accuse. In effetti, tutti sono apparsi molto sorpresi dalla decisione di questa giuria, certamente però la più democratica e meno condizionabile di qualsiasi altra, formata come era da un centinaio di bambini e ragazzi provenienti da Mantova, Bari, Genova e dalla stessa Giffoni. C’erano da assegnare premi per il migliore film in senso assoluto; per il migliore film a soggetto (o di finzione); per il migliore film d’animazione; per il migliore film a medio o cortometraggio. Inoltre v’era da assegnare la medaglia del Presidente della Repubblica al film scelto dalla giuria popolare, il premio AGIS-BNL (che consiste solitamente in un premio in denaro, al distributore del film sul territorio nazionale), il premio ACEC-ANCCI (una targa e la segnalazione ai cineclub consociati per la programmazione), nonchè il Premio “Nocciola d’oro” che l’anno scorso andò a Truffaut e che, essendo riservato alla carriera, era quest’anno già destinato a Eduardo De Filippo e Ingmar Bergman.
Le giurie hanno assegnato il Grifone d’argento a “Il principe dietro i sette oceani” (RDT) di Walter Beck: una sorpresa per tutti – come già dicevo prima – perchè il film non aveva entusiasmato, essendo fondamentalmente una favola un po’ “rétro” con incantesimi e magie a far da protagonisti; forse proprio questo ha influito notevolmente sulla scelta ed i ragazzi hanno preferito a storie realistiche, molto più vicine al mondo degli adulti, un tuffo nella fantasia creativa. Infatti anche il Grifone di bronzo al miglior film d’animazione ha sconcertato il pubblico dei grandi: è stato scelto un film polacco “Le avventure del cavaliere blu” di Lecoslaw Marszalek, una specie di Ape Maia in cui si ritrovano un po’ tutti gli ingredienti di un film del genere. Leggermente più prevedibile e condivisibile la scelta degli altri due Grifoni di bronzo. L’australiano “Trascorrendo il Natale nella boscaglia” di Henry Safran , miglior film a soggetto, ha entusiasmato tutti gli spettatori con i suoi inseguimenti e la conseguente punizione, del destino e degli uomini, riservata ai cattivi, le cui avventure si concludono però in maniera non del tutto negativa e fortemente ironica; l’altro Grifone di bronzo è andato a “La nonna elettrica” (USA) di Noel Black, miglior mediometraggio nel quale viene presentata una moderna Mary Poppins, governante nonna sotto forma di robot per i bambini soli e trascurati. Il film, tratto da una storia di Ray Bradbury, è magistralmente interpretato da Maureen Stapleton che con questo lavoro ha guadagnato un Oscar. La medaglia del Presidente della Repubblica è stata assegnata a “I suoni della primavera” della Repubblica Popolare Cinese, diretto da Shi Xiaohva, che ha colpito per la freschezza della storia e dei protagonisti.

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