A POZZUOLI primissimi anni Settanta del secolo scorso – il GUAP: “Il piccolo caffè” di Tristan Bernard nella rielaborazione dialettale di Enzo Saturnino (parte seconda e ultima) per la parte prima vedi 15 agosto

A POZZUOLI primissimi anni Settanta del secolo scorso – il GUAP: “Il piccolo caffè” di Tristan Bernard nella rielaborazione dialettale di Enzo Saturnino (parte seconda e ultima)

C’è poi un signore pazzo, un personaggio un po’ strano, bislacco e rivoluzionario.
Non ci sono dubbi! Lo interpreto io, ma di me preferisco che si sappia ben poco e per questo ritorno nell’anonimato del narratore.
Il figlio del giornalista “Lodicoapapà” viene reso perfettamente da quel bravo ragazzo che ho imparato pian piano a stimare e al quale devo tante scuse per il tempo che talvolta gli ho fatto perdere: sto parlando di Francesco Romeo. Le sue qualità artistiche sono poliedriche e ha fatto bene il nostro regista Enzo Saturnino a dargli fiducia. La piccola Patrizia Basile nelle sue poche battute peraltro essenziali per la costruzione di un personaggio dimostra che con il prossimo anno, varcate di certo le soglie dell’Università, potrà ben dedicarsi con una maggiore disponibilità di tempo anche all’interpretazione di ruoli più definiti e consistenti.
Nel ruolo di un “habituèe” di un locale alla moda, Rosario Testa, altro esordiente di buone speranze. La signorina Varzi con arte quasi consumata darà un’interpretazione magnifica (ve l’assicuro) di un personaggi di quelli che siamo abituati a vedere molto spesso ( e fanno tanto colore!) come quelle vecchiette bisbetiche e tutto pepe, curiose ed indiscrete.
La signorina Miriam Valli non è da meno nella resa artistica di una donna alla ricerca di un’elevazione sociale che si dà tante arie e fa un uso frequente di ipercorrettismi. La giovane Leda Pandolfi è anche lei agli esordi. Il suo ruolo le è efficacemente congeniale, pur essendo breve. Il mio augurio sincero è quello di una carriera futura colma di belle soddisfazioni. Gennaro Testa (lo ricordate come cameriere in una precedente commedia?) ha dovuto imparare velocemente una nuova lingua, straniera, per poter recitare. Ha dovuto sudare più di sette camicie ed ora darà il suo esame di fronte al pubblico. Sarà promosso? Noi tutti lo speriamo. L’amico che mi è accanto in questo momento, mentre scrivo, mi prega di non nominarlo ma vi assicuro che comunque vada nel complesso lui sarà una rivelazione nel ruolo di fattorino: parlo di R. Dolfi, pseudonimo che nasconde un cognome pressochè simile.
Osvaldo Renzi come anche Maurizio Carli sono altri pseudonimi dietro cui si nascondono noti personaggi della vita locale che debuttano con questa commedia come attori nel Teatro Puteolano. Il simpatico Gianni Pidota, peronaggio popolare della Pozzuoli bene, interpreta un ruolo per il quale merita una menzione speciale, in quanto rivela un certo spirito e dovrebbe certamente riuscire ad avere un certo successo insieme a tutta la sua personale “troupe” di comparse. Per Carlo Nasprato non ci sono parole adeguate. Il suo personaggio, fondamentale per il teatro universale, è reso in maniera ricca dal bravo Carlo che già in precedenza ha dato prova della sua abilità scenica. Non bisogna però dimenticarsi di tutti coloro che, pur lavorando per la riuscita complessiva del lavoro, saranno nascosti dietro le quinte nel momento dell’attuazione. Intendo riferirmi agli scenografi Peppino La Mura e Giancarlo Tegazzini, che durante tutto il periodo delle prove hanno preparato numerosi bozzetti, tra i quali sono stati scelti i due che serviranno come scene del nostro lavoro. I bozzetti per i costumi sono stati disegnati dal caro amico Enzo Maiorano, che si è molto adoperato come gli altri suoi amici e collaboratori sia alla riuscita tecnica della commedia sia alla promozione pubblicitaria. Le luci e gli arredamenti sono curati rispettivamente dal signor Conte e dal professor Mirabella.
Sperando di potervi e poterci divertire interrompiamo questa “breve” panoramica sui protagonisti del lavoro augurando a tutti voi di poter trascorrere una buona serata in nostra compagnia e ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA RAPPRESENTAZIONE.
G.M.