La crisi e l’evoluzione dell’homo sapiens o “insipiens”? ancora su “Perché voto SI al Referendum del 20 e 21 settembre 2020”

crisi4
La crisi e l’evoluzione dell’homo sapiens o “insipiens”? ancora su “Perché voto SI al Referendum del 20 e 21 settembre 2020”

Un termine “ambiguo” soprattutto nella interpretazione di persone diverse: chi è pessimista lo legge come un momento di profonda difficoltà nel quale ci si arrende, ci si ferma delusi ed ipocondriaci; in tal modo ci si rinchiude in se stessi e si attende la fine. Chi è ottimista si attrezza per riflettere, sosta e poi riprende il cammino, rafforzato dalle nuove prospettive cui guarda.
Ecco: sono in “crisi”.
Forse lo sono da tempo, così come lo è il mondo consapevole dei propri limiti e non incline alla cristallizzazione dei propri convincimenti.
Errore giovanile di quel tempo in cui apparivano utili le certezze assolute, costituite allo scopo di una rivolta generazionale che da sempre ha caratterizzato la vita umana.
Errore giovanile che con il tempo e con l’età che avanza occorrerebbe fosse superato, ma così non è. Le forme rigide e fisse come le ideologie costringono a declinare l’agire umano in modo unidirezionale e si predispongono ad una conservazione irrispettosa dell’incessante ed impietoso mutare dei tempi.
Dal punto di vista generale si va verso una indistinzione congenita che fa propendere ad un appiattimento delle coscienze. Ed invece bisogna andare “oltre”; non sarà facile perchè le incrostazioni sono indurite e costituiscono limiti insormontabili soprattutto a causa della scarsa volontà nel volersene disfare – pur attraverso un lento percorso di ricognizione e di rinnovamento – da parte di vecchi diffusori e nuovi adepti.
Continuo ad essere perplesso verso il rifiuto che l’apparato sta ponendo all’approvazione della proposta di riduzione del numero dei parlamentari.
Fatti i conti, la riduzione ci porrebbe in linea con gli altri paesi europei: se passasse il NO avrebbero verso di noi più di una ragione per credere che non vi sia la volontà di “cambiare”. Già non abbiamo, a volte a torto altre a ragione, un buon credito.
So perfettamente di non essere in linea con quanti fino a pochi giorni or sono condividevo speranze. Ciononostante nessuna giustificazione addotta da chi ritiene che votare SI non sia di Sinistra ed invece votare il contrario appartenga alla Sinistra mi convince. Tanto è che il rimescolamento è così ampio da non lasciare ombra di dubbio. Essere – per me – di Sinistra è collegato al mantenimento dei valori fondamentali rappresentati dai primi 12 articoli della Costituzione ed alla possibilità di espressione libera del proprio pensiero, ancorché rielaborato senza vincoli ideologici mortificanti.

Giuseppe Maddaluno

Homo insapiens

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *