8 ottobre CINEMA – Storia minima – 9 per la 8 vedi 25 settembre

CINEMA – Storia minima – 9

Una nota: non sempre si trovano i file dei film cui ci si riferisce: in questa occasione ho inserito solo brani riferiti alla maggior parte di essi.

In quello stesso anno Greta Garbo reinterpreta il ruolo di Anna Karenina, consacrandosi “Somma Diva”. La Metro Goldwyn Mayer aveva prodotto già un film muto sul personaggio tolstoiano nel 1927 con la stessa già grande ed affermata Greta Garbo. Il successo era assicurato dalla sua presenza magnetica sin dalla prima inquadratura, allorchè appare da una nuvola di fumo di una locomotiva ed attrae il conte Vronsky, interpretato da Fredric March. La regia è di Clarence Brown.
https://www.youtube.com/watch?v=eOBpLctLDtw

Anche questo film fu presentato in prima alla 3ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 30 agosto 1935 e vinse la Coppa Mussolini riservata al miglior film straniero.

Continuando a dare uno sguardo sul cinema americano che continuava ad essere punto fondamentale di riferimento da parte di molti europei, preoccupati dall’andamento delle vicende politiche del vecchio Continente, abbiamo da sottolineare come fosse sorprendente per gli effetti speciali e la cura degli ambienti scenografici l’edizione del testo shakespeariano “Sogno di una notte di mezza estate”, che fu realizzata nel 1935 da un regista teatrale austriaco, Max Reinhardt, coadiuvato da un regista tedesco, William Dieterle, entrambi poi naturalizzati statunitensi, in concomitanza della avanzata nazista in Europa.
https://www.youtube.com/watch?v=mlZ5oGibiDc&t=17s

Un contributo importante alla riuscita del film fu fornito da Bronislawa Nijinska, una ballerina russa con cittadinanza statunitense naturalizzata francese, che curò le coreografie.

Sempre negli Stati Uniti il 1935 fu l’anno nel quale vinse l’Oscar “La tragedia del Bounty” meglio noto come “Gli ammutinati del Bounty” con Clark Gable e Charles Laughton che interpretarono i ruoli rispettivamente del tenente Fletcher Christian e del capitano William Bligh, personaggi realmente vissuti e protagonisti della vicenda narrata. Il film, le cui riprese si protrassero per ben due anni, fu diretto da Frank Lloyd.
https://www.youtube.com/watch?v=S8gBappmAsU

Sempe in quell’anno George Cukor gira una delle edizioni del capolavoro dickensiano “David Copperfield”, mantendendosi molto fedele al testo si avvalse dell’interpretazione di molti bravi interpreti tra cui Lionel Barrymore ed in particolare dell’attore comico William Claude Fields. Il film ebbe un grande successo anche se non riuscì ad ottenere il riconoscimento dell’Oscar, che quell’anno come abbiamo già detto toccò a “La tragedia del Bounty”. E’ menzionato tra i migliori 1000 film mai girati.

Rimanendo negli Stati Uniti troviamo Josef von Sternberg uno dei realizzatori di origini europee ma non assimilabile a tutti gli altri di cui abbiamo trattato prima: egli infatti emigrò dall’Austria molto prima che si verificassero le condizioni per cui Lang, Murnau, Lubitsch e tanti altri erano transitati al di là dell’Atlantico, anche se una parte del suo successo si dovette all’unico film della sua carriera girato in Germania, e cioè “L’angelo azzurro”. La stessa Marlene Dietrich, protagonista di quel film del 1930 giudica quest’ultima opera, “Capriccio spagnolo” la più importante tra tutte le altre “collaborazioni artistiche” con il regista. Anche in questo caso la storia è imperniata sul personaggio di “femme fatale”, una attraente cortigiana che incanta seducente lusingatrice molti uomini, rendendoli schiavi del suo fascino.

Concludiamo questo blocco di “cinema americano” acennando solamente al nuovo film capolavoro della famiglia Marx, il primo sotto l’ègida della Metro Goldwyn Mayer. Vi presero parte solo tre dei cinque: Harpo, Groucho e Chico. Si tratta di “Una notte all’Opera”.

Fine parte 9

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