25 ottobre – CINEMA – storia minima parte 10 – a metà degli Anni trenta (per la parte 9 vedi 8 ottobre)

CINEMA – storia minima parte 10 – a metà degli Anni trenta (per la parte 9 vedi….)


Parte 10

Riprendiamo il racconto di questo viaggio “minimo” nel Cinema attraverso gli anni Trenta. Accennavamo al film “Una notte all’Opera” in cui tre dei fratelli Marx si cimentano in una serie di gag insuperabili. Il film è considerato tra i migliori prodotti di “commedie” (l’American Film Institute lo ha inserito al 12° posto tra i cento film-commedia americane). Qui di seguito solo due brevi frammenti, non essendo disponibile online l’intero film.

Prosegue intanto in Francia la brillante carriera del giovane figlio di Auguste, Jean Renoir, che – dopo “Toni” di cui abbiamo già parlato – realizza “Le crime de Monsieur Lange”. Il film è considerato come l’opera che consacrerà definitivamente la maturazione di Renoir. Vi prenderanno parte molti esponenti del gruppo della Sinistra francese, tra cui i fratelli Prévert e Jean Paul Dreyfus. Il grande poeta Jacques Prévert partecipò direttamente alla sceneggiatura del film. Qui di seguito un piccolo stralcio del film.

Affacciandoci sulla sponda inglese dopo la prima edizione de “L’uomo che sapeva troppo” Alfred Hitchcock gira “Il club dei trentanove” o “I 39 scalini”, titolo con il quale è noto in Italia. Si tratta di un prodotto che caratterizza il grande autore che, recuperando un romanzo del 1915 dello scrittore scozzese John Buchan, riesce a tenere insieme gli ingredienti classici del terrorismo politico e dello spionaggio internazionale.

Del 1935 andando spippolando ho scoperto anche un film davvero curioso, del quale – per l’appunto – ignoravo l’esistenza. Si tratta de La nave di Satana (Dante’s Inferno) all’interno del quale c’è una interpretazione – così come si rileva dal titolo originale – dell’Inferno dantesco. Conoscevo l’edizione italiana muta del 1911 diretta da Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovani ma questa mi era del tutto sconosciuta. Ad ogni modo, va sottolineata l’interpretazione dei protagonisti, Spencer Tracy e Claire Trevor, nonchè la presenza, nella parte finale da 1h.13’30” per una quindicina di minuti, di una straordinaria giovanissima irriconoscibile Rita Hayworth, allora sedicenne, nel ruolo della ballerina. Appare nel credit cast come Rita Cansino (oltre al film in originale qui di seguito vi inserisco proprio la parte “interpretata” da Rita Hayworth).

Sempre in quest’anno – 1935 – troviamo alcune splendide interpretazioni di una giovane Katherine Hepburn, fresca del premio Oscar del 1934, tra le quali si evidenziano “Primo amore” per la regia di George Stevens e soprattutto “Il diavolo è femmina” di George Cukor.

Del 1936 ritornando a Hitchcock inarrestabile realizzatore di prodotti coinvolgenti, troviamo “Sabotage” tratto liberamente dal famoso romanzo di Joseph Conrad, “L’agente segreto”.

Ma in questo stesso anno viene realizzato uno dei più importanti film di Charlie Chaplin, “Tempi moderni”, una denuncia della disumanizzazione in corso nel mondo del lavoro, sempre più tendente al profitto. Con film denuncia come questo era inevitabile considerare Chaplin un autore interprete delle istanze socialiste.

Così come stava avvenendo in Francia con la nascita del Fronte Popolare, breve esperienza di un sogno di cui è interprete il film documentario collettivo di propaganda politica, commissionato dal Partito Comunista Francese in vista delle elezioni del 1936 e coordinato da Jean Renoir. Si tratta de “La vie est à nous”.

Ritornando a Katherine Hepburn la ritroviamo in un’egregia interpretazione del personaggio drammatico “Maria di Scozia” per la regia di John Ford.

Sempre negli Stati Uniti nel 1936 troviamo la prima opera americana di Fritz Lang che, dopo un breve esilio in Francia era emigrato definitivamente in USA. Aveva trascorso poi circa un anno per ambientarsi e nel 1936, sollecitato dalla casa produttrice che lo aveva accolto, la Metro Goldwyn Mayer, dove da poco era approdato il produttore e futuro regista Joseph Leo Mankiewicz, realizza un film di denuncia sociale, “Fury”, interpretato da uno straordinario ed ispirato Spencer Tracy.

Di questo film inseriamo solo una breve serie di spezzoni


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *