14 gennaio 2021 STATI GENERALI – una variazione di CTS – parte 8 (per la parte 7 vedi 29 novembre) per mero errore ho pubblicato in anticipo la parte 9 e ultima il 26 dicembre: in un prossimo post pubblicherò entrambi i blocchi in un unico post)

STATI GENERALI – una variazione di CTS – parte 8

Cosa ci può interessare l’elenco delle iniziative programmate dall’Assessorato se non possiamo partecipare alle decisioni? Siamo o non siamo amministratori di secondo livello all’interno di un’unica città? Siamo trattati più o meno come dei giornalisti (“absit iniuria verbis”, con l’immenso rispetto per la categoria!) chiamati ad una Conferenza stampa (detto tra noi e proprio a questo proposito: molto spesso – per non dire abitualmente – anche quando partecipiamo, con le nostre idee e proposte, a rimpinguare di appuntamenti ed iniziative il Programma generale del Comune (festività natalizie e Estate), non siamo nemmeno invitati poi alle Conferenze stampa relative). Siamo dunque considerati esclusivamente dei manovali, dei portatori d’acqua senza una specifica identità.

Qualcosa di simile avviene praticamente con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione: un esempio su tutti. Tutto il complesso, consistente, rilevante per qualità e quantità, delle attività formative che è in capo alle Circoscrizioni non ha trovato spazio nei depliant informativi redatti dall’Assessorato e diffusi sul territorio per informare i cittadini. E’ stata una disattenzione o una mancanza voluta? La differenza tra l’una e l’altra è davvero poca: è il segnale di una sottovalutazione del ruolo delle Circoscrizioni, che a tutta evidenza vengono trattate con fin troppa sufficienza (ed esprimendo tale giudizio, sono cortese).

Mi rendo ben conto che per qualcuno che in tali procedimenti ha operato in buona fede (penso ai funzionari e gli istruttori che controllano il tutto) questi miei rilievi potranno apparire ingenerosi; ma vi pregherei, perlomeno, amici e colleghi amministratori, di non volerci alla fine concederci quella mera paternalistica e paziente “pacca sulle spalle” che proprio a nulla servirebbe: servono, invece, davvero fatti e atti concreti in controtendenza che permettano alle Circoscrizioni di cooperare, se possibile tutte insieme, ad un Progetto comune per tutta la città e di poter costruire progetti strutturali complessivi che non siano condizionati alla precarietà e in questo modo non siano destinati a morire quasi subito dopo aver visto la luce.

Ora, diciamocelo con infinita chiarezza, quanto è avvenuto ieri, con le dimissioni dell’Assessore alla Cultura (n.d.t.: il 12 febbraio del 2002 Giuseppe Vannucchi, grande giornalista della RAI in pensione e Assessore alla Cultura nella seconda legislatura Mattei, si dimette), che spero fortemente e sinceramente possano nel più breve tempo rientrare, esige con urgenza che si proceda ad aprire una seria riflessione su come, a livello istituzionale, ci si debba muovere per non incorrere in errori, omissioni, malintesi ed occorrano regole precise, certe, che consentano la più ampia trasparenza.

Voi, caro Sindaco, cari Amministratori, gentilissimi Dirigenti, ci dovreste far sapere una buona volta per tutte cosa volete davvero che siano le Circoscrizioni.

Noi stiamo dicendo tutto questo in un contesto, questo degli Stati Generali, creato (almeno spero e credo sia stato pensato in tal senso) appositamente per un confronto il più ampio possibile, per un dibattito propositivo, per riuscirci a dire apertamente – e pubblicamente – tutto quello che di positivo o di negativo noi quotidianamente verifichiamo; abbiamo tutti bisogno di fare qualche passo in avanti, lento se pensate e desiderate ma in ogni caso “in avanti”. La nostra preoccupazione è ovviamente quella di essere costretti, all’interno delle enormi difficoltà strutturali create dall’attuale Governo (n.d.t.: il Berlusconi 2), a fare dei passi indietro molto mortificanti.

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