22 gennaio – DA GIOVANE: LA SENSIBILITÀ AMBIENTALISTA, STORICA E CULTURALE – decima parte – 2 (Trenta più cinquanta fa “Nouvelle Vague”) – per la parte 1 vedi 22 dicembre

DA GIOVANE: LA SENSIBILITÀ AMBIENTALISTA, STORICA E CULTURALE – decima parte – 2 (Trenta più cinquanta fa “Nouvelle Vague”)

prosegue la riproposizione di un mio contributo del 1983 su alcune attività da me svolte in Toscana

Si lavora alla messa a punto di un grande Convegno sul cinema degli Anni Cinquanta (leggi “Nouvelle Vague”), corredato dalla presenza di qualche attore, qualche regista ed un gruppo di critici e dalla proiezione di opere filmiche e documentarie su questo periodo fecondo e fondamentale per la Storia del Cinema, mai del tutto studiato ed approfondito complessivamente.

In particolare sarà opportuno poter visionare gran parte di quelle opere che furono fonte ispiratrice degli Autori della Nouvelle Vague. Di questo scriveremo semmai in altra occasione in maniera più particolareggiata.

Ma l’interesse per il cinema francese non è limitato a queste due occasioni (la seconda peraltro non ha trovato ancora né Enti che la finanzino né ovviamente una città che la ospiti): ve ne sono delle altre. Per questa estate del 1983 a Firenze nei giardini del Palazzo dei Congressi si potranno seguire e conoscere, oltre che approfondire, altri aspetti del cinema transalpino (una personale sarà dedicata a Brigitte Bardot, un’altra a Jacques Tati e verranno presentate opere collegate ad alcuni generi specifici di quella cinematografia come il “film noir”); e poi verso la fine del 1983 inizio del 1984 nel Mugello sarà possibile vedere parte della produzione più recente di questo cinema con personali dedicate a Patrick Dewaere, Gerard Depardieu, François Truffaut ed altri , sempre collegati al genere dei “film noir, quella produzione che ha influenzato e che certamente continuerà ad influenzare del resto il Cinema di questi Anni Ottanta.

Andiamo per ordine, cronologico e matematico (si scherza, ovviamente). Qui ci tocca parlare innanzitutto degli Anni Trenta, ci preme accennare a questa Rassegna di Empoli, che ha costituito il punto di partenza delle successive, non ancora del tutto formalizzate e peraltro da realizzare in un futuro che si attende molto prossimo.

Ad Empoli ci si era riuniti una sera dello scorso novembre presso il Circolo Unicoop per discutere intorno alla possibilità di organizzare una serie di incontri di studio sull’arte cinematografica: ci si era soffermati su alcuni aspetti del linguaggio cinematografico, intendendo però concentrarsi sulla ricerca semiologica e sulla creazione dello stesso linguaggio comune, attraverso i vari generi più popolari dello stesso nostro cinema, dal dopoguerra ai giorni nostri. Ci si era in quella occasione confrontati con le diverse idee, si era parlato del più e del meno, della scuola, di come poterla maggiormente coinvolgere nello stesso progetto per avvicinare gli studenti al Cinema ed ognuno aveva espresso le sue proposte, le sue posizioni; poi, come capita spesso, vi era stata una delega per proseguire, tenendo conto di tutte le diversità, nella stesura del piano particolareggiato dell’iniziativa.

Qualche giorno dopo doveva avvenire il “deragliamento” dalle nostre primitive intenzioni.

…parte 2….