13 febbraio ESTATE 2020 – parte 10 (per la parte 9 vedi 20 gennaio)

Panorama dalla Rocca

La Rocca di Campiglia è una straordinaria imponente struttura altomedievale dalla quale si domina l’intero territorio della provincia di Livorno. Patrizia rimane giù con Carol e Cloe e noi saliamo su per le scale metalliche per poter osservare il vasto panorama. Fa caldo ed è quasi l’ora del pranzo; noi pensiamo di fare una rapida merenda, in qualche pizzeria. Invitiamo anche Patrizia, che declina, aggiungendo che ha fatto colazione molto tardi e che mangerà qualcosa di leggero intorno all’ora del tè. Scendiamo insieme verso il parcheggio, percorrendo una strada che è contornata da ampie siepi di lavanda fiorita che sprizza un intenso profumo. Ne strappiamo un rametto per appropriarci di quella fragranza. Patrizia si ferma in un negozietto di generi vari che sta per chiudere: non so di cosa abbia bisogno, ma ci saluta con la promessa di un “Arrivederci!”.  Ricambiamo anche con un sorriso verso le due simpatiche cagnette.

Ritorniamo verso Venturina. Prima di salire su avevamo adocchiato una pizzeria, mentre attendavamo l’arrivo della seconda proprietaria ed eravamo lungo via Indipendenza. Ci fiondiamo là direttamente ed è proprio per un pelo che la troviamo aperta. Prendiamo un paio di tranci e due birre e non potendo trattenerci al tavolo ci muoviamo sempre con l’auto verso un Parco vicino, intravisto su Google Maps. Ci sono anche dei tavoli per picnic e accanto due laghetti. L’acqua è calda e proviene dalle zone termali, il Calidario e l’Hotel delle Terme Caldana. Un posto meraviglioso pieno di vegetazione tipica – soprattutto canneti e rovi – e con una fauna molto ricca, non solo avicola ma anche ittica che si sviluppa lungo le canalizzazioni. Il clima è ottimo e si sta davvero bene. Ma abbiamo l’intento di vedere altri appartamenti. In realtà non siamo riusciti a contattare preventivamente altri proprietari o, meglio, così come già esposto nella prima parte di questo blocco dedicato all’Estate 2020 (quella del Coronavirus 19), ci abbiamo provato ma non è stato facile, anche perché gli annunci si riferiscono a portali immobiliari che non consentono un contatto diretto.

Decidiamo dunque di spostarci verso la costa, che non dista in linea d’aria più di un paio di chilometri. Ci spostiamo a naso orientandoci in modo un po’ artigianale e ci ritroviamo in mezzo ai campi senza più una certezza. Riprendiamo lo strumento elettronico che ci dia una migliore resa e così prendiamo una strada molto diritta che passa prima davanti agli Stabilimenti di produzione Petti e poi da un lato e dall’altra grandi appezzamenti di terra coltivati a pomodoro targato con lo stesso marchio.

Usciamo sulla strada provinciale principale della Principessa (il riferimento è alla Principessa di Lucca e Piombino sorella di Napoleone, Elisa Bonaparte Baciocchi). Collega San Vincenzo a Piombino. Giriamo prima a sinistra e poi a destra per entrare nella località Baratti. In realtà non abbiamo fissato alcun appuntamento né tanto meno avevamo adocchiato qualche proposta. E, poi, a Baratti non vi sono molti insediamenti abitativi: bisognerebbe salire su a Populonia, ma anche quel borgo è piccolissimo. Percorriamo un quattrocento metri e giriamo a destra per andare verso la spiaggia sulla costa che è straordinariamente incantevole, ancor più per noi, gente di mare.

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