11 marzo PACE E DIRITTI UMANI parte XXX (per la XXIX vedi 4 gennaio)

11 marzo PACE E DIRITTI UMANI parte XXX (per la XXIX vedi 4 gennaio)

Questi post vogliono fare da “corollario” utile a mantenere alta l’attenzione sui temi dei “Diritti umani” operando sulla ricorrenza “toscana” del 30 novembre.

Il 30 novembre del 1786 fu promulgato e pubblicato il “Codice Penale Leopoldino” voluto dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo d’Asburgo. Il 30 novembre del 2000 per la prima volta la Regione Toscana indisse la Festa della Toscana, collegandola a quello straordinario evento:
per la prima volta nella storia del mondo moderno venivano abolite la tortura e la pena di morte . Questi post a partire dal 6 giugno 2019 da me pubblicati riportano la trascrizione degli Atti di un Convegno molto importante che si svolse in quella occasione presso il Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” di Prato

Ritornando a questa breve riflessione iniziale, non intendendo sovrappormi alle competenze di chi interverrà dopo di me, mi soffermerò sulle motivazioni principali e gli intenti che gli organizzatori di questa iniziativa si sono proposti di prefiggersi. La Regione Toscana ha fatto molto bene a chiamare tutte le istituzioni a raccolta intorno all’idea che si celebri d’ora in avanti in questo giorno non soltanto il dato storico di partenza, ma tutto quello che da allora in poi ha potuto caratterizzare l’identità del nostro territorio come quello di una Regione di antica tradizione a difesa dei diritti e della civiltà democratica.

La Regione Toscana ha dunque raccolto l’invito di Derek Rocco Barnabei alla madre Jane, che domattina sarà qui a Prato ospite del Consiglio Comunale in seduta solenne:

“Hai una crociata da portare avanti, non ti arrendere perché lo scopo finale è abolire la pena capitale negli Stati Uniti e nel resto del mondo”

Ed infatti nel mondo intero ancora 87 sono le nazioni dove a tutt’oggi è in vigore la pena capitale, 33 in Africa, 15 in America, 22 in Asia, 4 in Europa, 13 in Medio Oriente. Questi dati sono riferiti “ovviamente” al 2000. Qui di seguito due cartine attuali con le istruzioni.

Mappa aggiornata a marzo 2019.
ROSSO: stati nei quali la pena di morte è applicata.
VIOLA (Kansas): stato in cui la pena di morte è in vigore ma applicata solo in casi eccezionali.
GIALLO: stati nei quali la pena di morte è in vigore ma non è applicata da almeno 10 anni.
BLU: stati nei quali la pena di morte è in vigore ma viene applicata una moratoria.
VERDE: stati nei quali la condanna a morte non è prevista.
La pena di morte nel mondo in 2020:
  Blu –   Abolita per tutti i crimini
    Giallo – Riservata a circostanze eccezionali (come crimini commessi in tempo di guerra)
    Arancione – Disapplicata da tempo o presenza di una moratoria
     Rosso – Utilizzata in via ordinaria
 

Per rilanciare questa campagna per l’abolizione della pena di morte nel mondo, la Regione Toscana ha aperto un link. “fai la cosa giusta”, nel suo sito istituzionale Internet, www.regione.toscana.it, attraverso il quale ognuno può dare la sua adesione.

Le firme raccolte saranno presentate il prossimo 11 dicembre 2000 durante lo svolgimento del quarto meeting sui diritti umani promosso a Firenze dalla stessa Regione Toscana.

Nel costruire questa giornata anche a Prato, abbiamo pensato a quale fossero in sintesi gli eventi da sottolineare, ed abbiamo enucleato, ispirandoci alla dichiarazione solenne del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Riccardo Nencini, e del Presidente della Giunta Regionale Toscana, Claudio Martini, il titolo “Pace e Diritti Umani”, anche perché ci è sembrato di cogliere in questi due elementi una forte interconnessione ed una impossibile separazione dell’una dagli altri e viceversa.

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