3 maggio – ESTATE 2020 – parte 12 Castagneto – per la parte 11 vedi 28 febbraio

ESTATE 2020 – parte 12 Castagneto

Subito dopo aver lasciato San Vincenzo proseguiamo lungo l’Aurelia vecchia; scarso è il traffico: per fortuna. E sì, perché dopo un paio di chilometri ci si trova di fronte ad uno di quegli spettacoli della Natura inatteso.  Una famiglia di cinghiali, mamma babbo e sei piccolini transitano in fila indiana. Li vediamo abbastanza in tempo, e quasi certamente anche grazie alla bassa velocità “turistica” con cui ci si muove rallento inserendo il lampeggiante per segnalare la forzata sosta ai veicoli che seguono. Sono rapidi anche se la sfilata è davvero una bella sorpresa, che da sola varrebbe un viaggio.

Dopo altri pochi chilometri rientriamo verso la collina girando a destra per la Strada detta dell’Accattapane che porta alle falde del colle sul quale si trova Castagneto. Qui non abbiamo appuntamenti e si conta sulla possibilità di trovare qualche agenzia immobiliare aperta. Ci inoltriamo sulla strada che costeggia il fianco meridionale dell’antico borgo e poi, prima che si innesti la strada Provinciale 329 Passo di Bocca di Valle che porta verso Sassetta saliamo fino al limite alla ricerca di un parcheggio. Una impresa perché non si trova un solo posto libero. Torniamo indietro dove avevamo intravisto un varco e riusciamo a parcheggiare. Attraversiamo il Viale Giovanni Pascoli ed entriamo nel cuore di Castagneto. Adocchiamo subito un’Agenzia, che tuttavia è chiusa ma c’è una indicazione telefonica. C’è il nome di una donna. Provo a chiamare senza fortuna. Lascio tuttavia un messaggio. Proseguiamo il nostro percorso turistico fino al Palazzo Comunale dove si celebra il grande poeta che visse in questi luoghi nella sua fanciullezza. Davanti ad esso c’è una terrazza da cui si vede il Corso Vittorio Emanuele, che con la presenza di molti esercizi commerciali appare essere la parte più viva del paese. Mentre vi ci affacciamo squilla il telefono: è l’agente immobiliare che ha ascoltato il mio messaggio e ci chiede cosa si stia cercando. Un appartamento per il mese di luglio per quattro, cinque persone. Ci dice che, sì, ha qualcosa, non tanto, qualcosa che è rimasto, dice lei. Ci chiede quando lo si voglia vedere e, scoperto che siamo già sul posto, si scusa di non poter essere immediatamente da noi ma farà di tutto per arrivare tra una ventina di minuti. Noi abbiamo da girare ancora per un po’, le diciamo, e così fissiamo di vederci proprio lì dove siamo, che è un posto ovviamente ben identificabile.

A quel punto pensiamo sia opportuno accelerare perlomeno una visita panoramica e ci inerpichiamo per le stradine fino alla parte inferiore del Castello.

L’agente immobiliare è stranamente, al di là degli standard consueti, puntuale, tanto che mi chiama proprio mentre si stava pensando di tornar giù verso il Palazzo Comunale. Mi dice di non affrettarci, tanto il locale che vuole mostrarci è a due passi e tra l’altro non ha ritirato ancora le chiavi per accedervi; lo farà velocemente, dice, tanto l’Agenzia, anche quella, è proprio lì a due passi.

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