23 maggio – I CONTI NON TORNA(VA)NO parte 23 (per la parte 22 vedi 30 aprile)

I CONTI NON TORNA(VA)NO parte 23

Proseguo con la pubblicazione di una serie di interventi – quasi tutti miei – sui temi del dimensionamento degli Istituti scolastici di scuola media superiore impostato dagli amministratori locali qui a Prato alla fine dello scorso secolo. I conti non torna(va)no perché si fecero delle forzature che andarono a favorire una parte degli Istituti e imposero ad alcuni di questi trasferimenti considerevoli – da una parte all’altra “opposta” della città – in sedi del tutto inadatte: ancor oggi lo sono, anche se le Amministrazioni hanno compensato con successivi interventi “non risolutivi” ma che dal punto di vista del “risparmio” mostrano ampiamente l’evidenza della non convenienza economica di quella operazione che invece era stata pubblicizzata come tale.

I CONTI NON TORNA(VA)NO parte 23

Comincio con una comunicazione al Presidente del Consiglio Comunale che mi chiedeva di essere informato sinteticamente in preparazione della seduta nella quale l’argomento sarebbe stato dibattuto

Al Presidente del Consiglio Comunale  

Credo sia possibile attivare una sospensione dell’intera partita sul dimensionamento; avere una ulteriore opportunità di riflessione è fortemente necessario.

Le alternative a questo Piano, per migliorarlo, devono escludere un qualsiasi spostamento del “Dagomari”.

Le ipotesi formulate o sono state fatte fallire o sono state sottovalutate:

  1. Accorpamento “Dagomari”-“Gramsci”.

Si è detto che non era possibile, ma non è vero. Sembra, invece, che il Preside del “Gramsci” abbia fatto di tutto per far fallire questa ipotesi, anche allo scopo di essere “supermanager” di un Polo Tecnico (per adesso viene chiamato “coordinatore, ma le sue “lezioni” recenti stanno a dimostrare la sua reale vocazione);

  • Accorpamento “Dagomari”-“Gramsci”.

Il “Dagomari” poteva essere trasferito in Via di Reggiana, rendendo disponibili i suoi locali, nella nuovissima struttura del Terzo Lotto, con una unica Presidenza e Segreteria, che rimaneva nel “Gramsci” attuale ed alcune classi (ad esempio, le prime) nel “Gramsci” attuale, dove peraltro rimanevano tutte le classi ed i laboratori dell’Istituto Geometri.

Questa ipotesi non è stata nemmeno valutata: ti prego tuttavia di verificarla anche sulla base dei “costi”;

  • Accorpamento “Gramsci”-“Marconi”.

E’ di certo strano nella composizione, ma è previsto nel DPR di riferimento. Non è stato mai valutato, ma lo avevo proposto in una riunione con la Cardillo ed ero stato aggredito come “chi non capisce niente”. Sembra che non fosse possibile, anche perché a perdere il posto sarebbe stato il preside Rossi;

  • Dimensionamento del “Copernico” a norma di legge.

E’ quello che abbiamo sempre detto: ci vuole coraggio, ma molto meno di quanto irresponsabilmente si vorrebbe fare con il “Dagomari”. Anche perché il DPR lo prevede e le proteste sarebbero state molto meno concrete di quelle che il “Dagomari” ha presentato all’opinione pubblica in questi mesi;

  • Spostamento del Liceo di Via Baldanzi in Piazza del Collegio; spostamento del “Gramsci” in via Baldanzi e del “Copernico” in via di Reggiana: nessuno si è mosso praticamente per realizzarlo, in quanto il Convitto si sarebbe opposto;
  • Utilizzo di blocchi di pertinenza del Comune di Prato per risolvere il problema degli spazi mancanti: come ti dicevo, non vi è stata alcuna volontà di collaborazione.