24 maggio – Può darsi, ma…. —-1

24 maggio – Può darsi, ma…. —-1

L’altro giorno il “teatrino della Politica” ha vissuto una nuova “puntata”.

Ad una domanda  (“Cosa pensa della proposta di Enrico Letta, Segretario del PD, di intervenire sulla tassa di successione per i patrimoni superiori al milione di euro per finanziare misure in favore dell’occupazione giovanile?”) di un giornalista, Roberto Mania, de “La Repubblica” nel corso della Conferenza stampa sul Decreto Sostegni bis del 20 maggio 2021, il Premier Mario Draghi ha risposto “Non ne abbiamo mai parlato e non abbiamo guardato la proposta. Ma questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli. L’economia è ancora in una situazione di recessione e grande disoccupazione. Tutti i provvedimenti fiscali faranno parte della riforma del fisco”.

Si è sollevata, a questo punto, una polemica che ha avuto il merito di confermare alcune posizioni e rivelarne in modo lampante altre: le prime, quelle di Destra (Lega, Forza Italia) le seconde quelle di Italia Viva le cui dichiarazioni sono altrettanto secche.

https://www.ilfoglio.it/politica/2021/05/20/video/da-giorgetti-a-italia-viva-tutti-contro-letta-no-alla-tassa-di-successione–2423867/

Oltre alla Lega, con il Ministro Giorgetti che liquida tutto con una battuta, da segnalare l’intervento di Malan di Forza Italia (“Così facciamo scappare i veri capitali all’estero”!) che pone in evidenza l’inefficienza dei controlli sui movimenti di capitali ed in pratica rivela il fallimento di questa classe politica (i capitali sono scappati sempre e ciò è accaduto anche quando a governare c’erano le Destre; forse ancor di più, visto i tanti condoni da loro attivati proprio per un rientro che non si è mai verificato in modo consistente: e quest’ultimo aggettivo è un vero e proprio “eufemismo”); vergognosa ed aberrante, indegna è la chiusa di Malan sulla possibilità che “i giovani” (poi si corregge solo parzialmente con “alcuni”) possano utilizzare la “dote” proposta da Enrico Letta per acquistare droghe, visto che se ne vuole liberalizzare l’uso.

Manifesta è la posizione di “Italia Viva” sempre più omogenea al Centrodestra: “Siamo contrari a mettere nuove tasse in questa fase di recessione”.

Ho espresso anche io commentando alcuni post di sostegno alla proposta del PD alcuni dubbi. L’ho fatto soprattutto in relazione al contesto in cui tale progetto ha avuto la sua esplicitazione: una Conferenza stampa su un Decreto, che eroga sostegni alle attività che hanno subìto gravi danni dalla pandemìa. “Domanda secca, risposta altrettanto sintetica” è stato il mio saggio responso. Draghi non avrebbe potuto aggiungere molto di più, anche se quel “Tutti i provvedimenti fiscali faranno parte della riforma del fisco” lascia aperte molte soluzioni, compreso quella di un’applicazione integrale dell’art.53 della Carta costituzionale “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

Ovviamente tutti sappiamo che non è così, non lo è stato e tutto finirebbe per rimanere così come è, se – di fronte ad una crisi così ampia che ci fornisce la possibilità di rivedere gran parte dei meccanismi amministrativi pubblici, con la Riforma della Pubblica Amministrazione e le altre previste dal Recovery Fund – i nostri governanti e rappresentanti politici opponessero molte distinzioni solo allo scopo di ficcare le loro bandierine sul corpo esanime del nostro Paese.

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